Isaac Del Toro, Stephen Williams e Luke Burns sul podio delle premiazioni © Tour Down Under
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Tour Down Under, Del Toro riempie lo schermo, Williams la bacheca

Il giovanissimo messicano ancora protagonista in Australia, ma il corridore della Free Palestine porta a casa tappa e corsa. Luca Vergallito miglior italiano

21.01.2024 08:15

Il Tour Down Under si è chiuso col tripudio di Stephen Williams, che a Mount Lofty ha conquistato l'ultima tappa coronando un primo posto in classifica che aveva già agguantato ieri a Willunga Hill. Non è mai stato particolarmente prolifico, il 27enne britannico, e il suo maximum finora era stato un successo di tappa al Tour de Suisse 2022; in altre due occasioni aveva però doppiato vittoria parziale e conquista della generale in due brevi gare a tappe, CRO Race 2021 e Arctic Race of Norway 2023. Evidente il salto di qualità di quest'anno, se, pur sceso di categoria, si porta a casa un'intera corsa del World Tour.

L'atleta della Free Palestine è stato molto bravo a rintuzzare gli attacchi che gli son venuti dai rivali di classifica, finendo con lo smontare le velleità altrui e aumentare il vantaggio sugli inseguitori (non era difficile, dato che ieri tale vantaggio era… zero: stesso tempo di Oscar Onley, quest'ultimo oggi non troppo brillante sulla rampetta conclusiva). Un modo per lui di mettere immediatamente in positivo il bilancio 2024.

È stato un Tour Down Under molto interessante per i giovani che ha lanciato: il citato Onley, il generoso Isaac Del Toro, oggi ancora un altro 21enne, quel Laurence Pithie che si è giocato la vittoria dimostrando (anzi confermando) di non essere solo uno sprinter.

In questa carrellata di estrema gioventù non troviamo l'Italia, che, in posizione un po' defilata, promuove un 26enne: Luca Vergallito, migliore azzurro in classifica all'esordio nel World Tour. Un esordio tardivo (non ci dilunghiamo sulla storia del milanese dato che è piuttosto nota) ma ugualmente promettente, dato che Vergallito è uno scalatore e si può legittimamente ipotizzare che su percorsi più esigenti rispetto a quelli australiani possa emergere ancora di più. Anche per lui, promosso dal Development Team alla prima squadra dalla Alpecin-Deceuninck, questa sarà una stagione della verità.

Tour Down Under 2024, la cronaca della sesta tappa

Sesta e ultima tappa del Tour Down Under 2024, la Unley-Mount Lofty misurava 128.2 km e si è aperta con un susseguirsi di attacchi nei primi chilometri, lungo la salita di Windy Point che portava a un Gpm di prima categoria posto a 124 km dalla conclusione. Qui è scollinato per primo (e in solitaria) Chris Harper (Jayco AlUla) davanti al leader della relativa classifica Luke Burns (Nazionale australiana) e ad Alessandro Covi (UAE Emirates).

Harper è stato ripreso ai -119 ma solo dopo altri chilometri di batti&ribatti, ai -110, hanno preso margine due coraggiosi: Stefan De Bod (EF Education-EasyPost) e Jacopo Mosca (Lidl-Trek); in breve sui battistrada si son portati prima Gil Gelders (Soudal-Quick Step), poi anche Simon Geschke (Cofidis) e Maurice Ballerstedt (Alpecin-Deceuninck), infine ai -104 António Morgado (UAE) e Franck Bonnamour (Decathlon AG2R La Mondiale), e questa era la fuga del giorno. Il più vicino in classifica, De Bod, 40esimo a 1'30" dalla maglia ocra.

Il gruppo ha lasciato fare fino a un vantaggio massimo di 3'55" per i 7, toccato ai -68, dopodiché Jayco AlUla e poi anche INEOS Grenadiers si sono aggiunte alla Free Palestine del leader Stephen Williams che aveva tirato fin lì, e così il margine ha preso a diminuire. Intanto i fuggitivi si spartivano i vari traguardi intermedi: i due sprint di Mylor (-71) e Uraidla (-48) sono stati vinti da Ballerstedt e Mosca, mentre Gelders si è preso entrambi i Gpm ai primi due passaggi da Mount Lofty (-58 e -30).

All'ingresso nell'ultimo dei tre giri del circuito finale il vantaggio dei primi sul plotone ammontava ad appena un minuto, la INEOS a questo punto ha continuato a martellare (dimostrando di credere molto nelle possibilità di Jhonatan Narváez), ma i primi hanno messo in campo tutta la loro capacità di resistenza e rilancio dell'azione e hanno mantenuto la testa della corsa fino a 4 km dalla fine, quando l'azione è stata definitivamente annullata (ultimo a essere ripreso, il giovane Morgado).

Del Toro tanta grinta, ma a finalizzare è Williams

Stephen Williams,vincitore a Mount Lofty © Tour Down Under
Stephen Williams,vincitore a Mount Lofty © Tour Down Under

A velocità sempre più sostenute si è affrontata la rampa che portava all'arrivo. Ai 1600 metri Isaac Del Toro (UAE Emirates) si è prodotto in un forcing che ha fatto abbastanza la differenza, se è vero che solo Laurence Pithie (Groupama-FDJ) e Narváez hanno subito risposto presente. Williams e Bart Lemmen (Visma-Lease a Bike) si sono accodati un attimo dopo, ai 1400 metri, mentre il messicano insisteva nella sua azione.

Quando il 20enne nato a Enseñada si è spostato un attimo, ai 1000 metri, è scattato Pithie e ha fatto un bel buchetto. Del Toro e Lemmen hanno dato subito l'impressione di poter rientrare, ma hanno temporeggiato, sicché di nuovo Narváez e Williams si son rifatti sotto. A questo punto il traguardo si avvicinava e c'era l'urgenza di chiudere sul 21enne neozelandese, sicché Del Toro ha bevuto l'amaro calice e si è accollato l'inseguimento.

In effetti Pithie è stato rimesso nel mirino. Ai 500 metri un'ennesima accelerazione di Isaac ha chiuso il gap rispetto all'oceanico, il giovane della UAE ha tenuto la prima posizione esponendosi così agli eventi. Ai 200 metri è rientrato Lemmen, ma proprio in quel momento Stephen Williams ha dato la botta definitiva, andando a dimostrare di non essere in ocra per caso: vittoria per lui su Narváez e Del Toro, paradossalmente lo stesso podio che ritroviamo nella generale (con l'ecuadoriano a 9" dal vincitore e Del Toro a 11").

Un secondo nutrito drappello, aperto da Julian Alaphilippe (Soudal), chiuso da Juan Pedro López (Lidl) e comprendente tra gli altri Christian Scaroni (Astana Qazaqstan), Luca Vergallito (Alpecin) e gli uomini di classifica Oscar Onley (dsm-firmenich PostNL) e Simon Yates (Jayco), ha chiuso a 10" dal vincitore. Il primo italiano della generale è proprio Luca Vergallito, 17esimo a 1'02" da Williams.

Sam Welsford (Bora-Hansgrohe) vince la classifica a punti con Biniam Girmay (Intermarché-Wanty) secondo (90-77 per l'ex pistard); praticamente un no contest la lotta per i Gpm, con Luke Burns (Nazionale australiana) primo a 49 e Jardi Christian van der Lee (EF) secondo a 23; miglior giovane è Del Toro con 9" su Onley e 1' su Bastien Tronchon, quest'ultimo corridore della Decathlon AG2R La Mondiale che si è aggiudicata la graduatoria a squadre.

La prossima prova del World Tour sarà la Cadel Evans Great Ocean Road Race, in programma domenica prossima (per noi: nella notte tra sabato e domenica). C'è ancora un po' di ciclismo in Australia in quest'assolato avvio di stagione.

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Giornalista in prova, ciclista mai sbocciato, musicista mancato, comunista disperato. Per il resto, tutto ok!