
Giro, l'anteprima della 10a tappa
Questo Giro sembra non cambiare copione neanche dopo il giorno di riposo: la settimana non inizia in dolcezza con una facile tappa per velocisti ma con una lunga – la più lunga con i suoi 244 chilometri – frazione adatta alle fughe da lontano. L’andatura sulla prima salita di giornata, che inizia praticamente subito, sarà estremamente elevata per i numerosi tentativi di evasione ed il gruppo rischia di arrivare estremamente sfilacciato in cima al GPM di Fonte della Creta (commosso ricordo della tragedia di Rigopiano avvenuta a gennaio 2017): c’è il rischio che qualche nome importante che abbia male approcciato il giorno di riposo possa trovarsi in seria difficoltà – remember Landa 2016? Dopo il km 100 la tappa si fa più lineare con pendenze meno marcate e qualità del manto stradale sensibilmente migliore, ma il tracciato rimane sempre vallonato ed abbastanza difficile da controllare per le poche squadre dei velocisti. L’ultima salita, quella breve verso Annifo, arriva ai 30 dal traguardo. Ultimo km molto tecnico con quattro curve ad angolo retto e una ulteriore semicurva prima del rettilineo finale.
Partenza: Penne ore 10.55
Arrivo: Gualdo Tadino ore 16.50-17.35
Sprint intermedi: Teramo km 68.8, Sarnano km 154
Gpm: Fonte della Creta (1254 m-15.7 km-5.8%-2a cat.) km 21.3, Bruzzolana (523 m-6.2 km-5.7%-3a cat.) km 61.2, Annifo (895 m-14 km-2%-4a cat.) km 213.5
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Partenza: Penne ore 10.55
Arrivo: Gualdo Tadino ore 16.50-17.35
Sprint intermedi: Teramo km 68.8, Sarnano km 154
Gpm: Fonte della Creta (1254 m-15.7 km-5.8%-2a cat.) km 21.3, Bruzzolana (523 m-6.2 km-5.7%-3a cat.) km 61.2, Annifo (895 m-14 km-2%-4a cat.) km 213.5
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