
Tour de France, l'UCI annuncia l'estensione della regola dei 3 km
La zona di sicurezza sarà anticipata ai -5 in 6 tappe. Pubblicati i risultati della sperimentazione dei cartellini gialli. Sicurezza: il 29% delle cadute avvenute nel primo semestre del 2025 è colpa dei corridori
L'incolumità e la sicurezza dei corridori: un principio talvolta disatteso dai vertici del ciclismo internazionale, come dimostrano i troppi incidenti - alcuni dei quali hanno avuto conseguenze tragiche - avvenuti negli ultimi anni. Anche per questo, l'UCI ha annunciato che la norma dei 3 km sarà applicata in maniera più flessibile nel corso del Tour de France, fin dalla tappa inaugurale di Lille.
Tour de France, la zona di sicurezza sarà allargata in 7 tappe
In un comunicato stampa, l'Unione ciclistica internazionale ha spiegato che la neutralizzazione in caso di caduta e/o incidente meccanico sarà anticipata nelle 7 tappe che, almeno in teoria, dovrebbero concludersi allo sprint. Più precisamente, la zona di sicurezza scatterà ai -5 nelle tappe di Lille (sabato 5 luglio), Dunkerque (lunedì 7), Laval (martedì 8), Châteauroux (domenica 13), Valence (mercoledì 23) e Parigi-Campi Elisi (domenica 27). Nella frazione di Carcassonne - in programma per domenica 20 - la regola scatterà invece a 4 km dal traguardo. Di conseguenza, la maggior parte dei 184 corridori al via potrà decidere se sfilarsi dal gruppo principale o seguirne la scia nelle fasi risolutive. Va da sé che la neutralizzazione del tempo non avrà effetti sull'assegnazione degli abbuoni al traguardo, a meno che non si verifichi una maxicaduta: il pensiero corre alla tappa di Napoli dell'ultimo Giro d'Italia, nella quale non furono assegnati.
«Questo provvedimento», hanno spiegato i vertici di Aigle, «tiene conto dell'espansione delle isole di traffico - come le rotonde e le “orecchie” dei marciapiedi - che possono mettere in pericolo gli atleti, a maggior ragione perché le corse si concludono sempre più spesso all'interno dei centri abitati. L'estensione delle zone in cui sarà applicata questa regola consentirà di ridurre la pressione sui corridori nelle fasi di preparazione delle volate».

L'imprudenza continua a essere la principale causa delle cadute
L'imminente partenza della Grande Boucle è stata altresì l'occasione per fare il punto sul sistema dei cartellini gialli e sul nodo della sicurezza in gruppo. Dall'inizio della stagione a oggi, le giurie hanno inflitto in tutto 159 ammonizioni. Benché gli atleti abbiano prevedibilmente accumulato la maggior parte delle sanzioni (42%), i giudici hanno punito in misura più o meno analoga i direttori sportivi, i tecnici e i meccanici, che hanno infatti accumulato il 37% dei cartellini. Più indietro gli operatori dei media (15%) e gli altri motociclisti al seguito delle corse, con il 6% di ammonizioni.
Parimenti, il gruppo di lavoro dell'UCI preposto alla sicurezza ha diffuso i dati sulle 297 cadute che si sono verificate nelle gare internazionali del primo semestre del 2025. Secondo il rapporto di SafeR (SafeRoad Cycling), che ha preso in esame i 203 incidenti di cui è stato possibile accertare le cause, il 29% del totale è ascrivibile alle imprudenze dei corridori e delle cicliste. Di contro, i punti più caldi dei percorsi di gara (come i settori di pavé o i tratti di raccordo che precedono l'inizio delle salite) hanno innescato appena il 12% degli incidenti censiti da SafeR. Più contenuta, infine, la quota di episodi imputabili alle discese, all'arredo urbano, alle condizioni dell'asfalto e ai rifornimenti in corsa.