Il vincitore Jasper Philipsen sul podio di Bayonne © Getty Images
Professionisti

Philipsen ringrazia Van der Poel: "Fantastico avere un ultimo uomo come lui"

Le dichiarazioni dopo la terza tappa. In casa Alpecin-Deceuninck gongolano per un "leadout perfetto", Bauhaus soddisfatto del secondo posto. Jakobsen e Pedersen in top10 e delusi, il danese fa mea culpa

03.07.2023 19:02

Ecco le dichiarazioni rilasciate nel post-gara da alcuni dei protagonisti di questa terza tappa del Tour de France.

Jasper Philipsen: “Fantastico avere un ultimo uomo come Van der Poel”

“Sono felice che la giuria abbia sciolto positivamente il dubbio sulla volata. Lo sprint è stato teso, ma è normale essendo al Tour, tutti vogliono fare la volata al massimo. A livello di squadra abbiamo fatto un lavoro perfetto, dai compagni che hanno fatto l’andatura durante la tappa al leadout perfetto di Mathieu. Avere un ultimo uomo come lui è fantastico, perché sa inserirsi in ogni spazio e raggiungere ottimi picchi di velocità. Ora proveremo a bissare, con un occhio alla maglia verde.”

Phil Bauhaus: “Secondo posto grande risultato, per qualche secondo ho sperato nella vittoria”

“I miei compagni di squadra oggi hanno fatto un lavoro davvero speciale per preparare la mia volata, in particolare devo ringraziare Matej Mohoric per l’aiuto nel finale. Nonostante la squadra abbia come obiettivo principale la classifica generale mi hanno dato una grossa mano. Il finale era molto confuso, sapevo che avrei dovuto stare nelle primissime posizioni per potermi giocare la volata; per pochi secondi ho anche sperato di poter vincere, ma il secondo posto è comunque un grande risultato”.

Fabio Jakobsen: “Sono rimasto chiuso e ho perso la ruota di Mørkøv nel finale”

“Questo quarto posto è un po’ un peccato, perché oggi sentivo di avere ottime gambe. Tuttavia nel finale di tappa non ero ben posizionato, troppo lontano dalla testa del gruppo e non in un piazzamento che mi avrebbe permesso di vincere. Nell’ultimo strappetto mi sono travato un po’ chiuso e ho perso la ruota di Mørkøv, errore che la prossima volta non dovrò più commettere”.

Mads Pedersen: “Nel finale ci siamo disuniti, errore mio”

“Il finale è stato molto caotico, sin da quando il gruppo ha cominciato ad andare ai 50 km/h. Purtroppo noi della Lidl-Trek ci siamo un po’ disuniti, e io ho perso il treno dei miei compagni di squadra, probabilmente è un errore mio, mi dispiace non aver ripagato il grande lavoro del team. Non sono qui per finire nono nelle volate, ma già da domani ci potremo rifare.”

Mathieu Van der Poel: “Oggi leadout perfetto, il mio obiettivo resta una vittoria di tappa”

“Ieri avevo il solo obiettivo di salvare la gamba in vista di oggi, sapevo che essendo la prima occasione per i velocisti tutti volevano provare la volata con il massimo delle energie, e credo che abbiamo fatto un lavoro perfetto. Il mio obiettivo personale per questo Tour è una vittoria di tappa, ma nelle prime due tappe ho sentito le gambe meno brillanti del previsto. Manca ancora molto e avrò diverse occasioni, domani invece riproveremo quanto fatto oggi, ma non è detto che ogni giorno possa andare bene come oggi.”

Adam Yates: “Oggi una delle poche giornate per recuperare”

“Oggi è stata una buona giornata per recuperare, alla fine sarà uno dei pochi giorni in cui potremo farlo nell’arco di questo Tour. Il finale è comunque stato caotico, ma devo comunque ammettere che il percorso mi è sembrato ben disegnato, con strade larghe e pochi ostacoli nella carreggiata.”

Søren Waerenskjold: “Sprint caotico e con qualche cambio di direzione, peccato”

“In questa volata ero l’ultimo uomo di Kristoff, ma nel finale speravo che il mio compagno di squadra finisse il proprio lavoro un po’ dopo, invece mi sono trovato al vento troppo presto. Ci sono stati anche dei cambi di direzione bruschi nella preparazione dello sprint, peccato perché mi sentivo davvero bene.”

La crisi infinita del ciclismo tedesco
Tour de France, 4a tappa: la quiete prima della tempesta