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Tour de France, 10a tappa: fughe massicce e Massiccio Centrale

Domani si riparte con una tappa molto esigente composta solo da salita e discesa; non ci sono asperità che possano scatenare i big, per cui la tappa è destinata ad un fugone, al netto di azioni folli

10.07.2023 19:24

Dopo il giorno di riposo, domani la carovana riprende il via con una tappa nel cuore del Massiccio Centrale, dal parco di Vulcania a Issoire in 167.2 km, estremamente insidiosa (quasi 3000 metri di dislivello) e quasi completamente priva di pianura, ma da cui gli uomini di classifica probabilmente si asterranno in favore di una fuga numerosa che potrebbe comunque a suo modo regalare spettacolo. Si parte in salita con il Col de la Moréno (4.8 km al 4.7%), ascesa piuttosto semplice, seguita quasi immediatamente da quella già più impegnativa al Col de Guéry (dopo un primo tratto pedalabile di 5 km, cominciano ufficialmente i 7.8 km al 5%, di cui i primi 3 km sono al 7%). Un tratto ondulato porta ai piedi della salita forse più dura, il Col de la Croix Saint-Robert, preceduta da circa 4 km di falsopiano sensibile (3/4%) fino al traguardo volante di Le Mont-Dore, dove la strada sale più decisa per 6 km al 6.3%, con pendenze più cattive nei primi 3 km (media 7.1%). La discesa è tecnica e conduce direttamente in un tratto mangia-e-bevi di circa 30 km, aperto dalla Côte de Saint-Victor-la-Rivière (3 km al 5.9%). Il percorso diventa più lineare negli ultimi 55 km, con una lunga (ma non banale) discesa su Ardes, prima della salita finale alla Côte de La Chapelle-Marcousse (in tutto 6.5 km al 5.6%, con gli ultimi 4 km un po' più impegnativi), seguita da un'altra salitella di circa 2 km al 4%. A questo punto mancheranno 25 km al traguardo, con i primi 15 occupati da una lunga e tortuosa discesa, spezzata dal breve strappo di Ronzières (circa 1 km al 5%). Gli ultimi 10 km sono gli unici sostanzialmente pianeggianti. Da un punto di vista planimetrico va segnalato un tratto quasi rettilineo di circa 6 km che termina a 2 km dal traguardo, ma in verità molto veloce perché tutto in leggerissima discesa; da qui 3 curve portano sul rettilineo di arrivo, lungo 700 metri.

Fari puntati su…

Come detto più su, almeno che qualcuno non si inventi numeri pazzi, che già abbiamo visto sui Pirenei in abbondanza, è da attendersi una giornata più tranquilla per i big, ma comunque interessante per noi, perché il percorso è ben disegnato e può regalare spettacolo per il successo di tappa. Sono chiamati a buttarsi in fuga fin da subito nomi altisonanti come quelli di Wout van Aert (Jumbo-Visma), Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck) e Julian Alaphilippe (Soudal - Quick Step), magari in compagnia di azzurri adatti a una tappa come questa come Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) e Giulio Ciccone (Lidl-Trek). Altro nome che potrebbe nuovamente gettarsi all'attacco è quello di Neilson Powless (EF Education-EasyPost), rigenerato dal giorno di riposo e con ancora molte tappe per poter recuperare prima delle giornate campali (anche per quanto riguarda la maglia a pois) di sabato e domenica. Proprio in questa chiave lo stesso Ciccone potrebbe da domani tentare di entrare una volta per tutte nella lotta per la classifica degli scalatori. I nomi da fare potrebbero essere moltissimi altri, ma ci fermiamo qui.

Piuttosto preferiamo ricordare che la tappa all'indomani del giorno di riposo è sempre un'incognita, a maggior ragione se ad attendere i corridori c'è una frazione così difficile da interpretare che potrebbe avere un avvio tanto veloce quando usurante vista la partenza praticamente in salita. Quindi occhio ad eventuali crisi inaspettate, che potrebbero spengere i sogni di classifica per qualcuno.

Tour de France 2023, gli orari della decima tappa

La partenza ufficiale è prevista alle 13:20 e la tappa dovrebbe terminare tra le 17:15 e le 17:45. Sarà trasmessa in tv sia in chiaro su Rai 2 (dalle 14:45 alle 18:00), sia su Eurosport, Discovery+ e GCN+ (dalle 12:45 alle 18:30).

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