Il giorno in cui Vincenzo cambiò ritmo
Il mattinale di Francesco Dani - Bel finale per la Trek-Segafredo nella tappa di Bagno di Romagna, e in particolare promettente la pressione a cui Nibali ha sottoposto la Ineos. Oggi tutto è apparecchiato per il volatone
Com'è andata ieri
Bellissimo successo di Vendrame, che compie la rivincita dopo la sfortunata esperienza avuta a San Martino di Castrozza nel 2019. Conferma le sue grandi doti, ma soprattutto la grande versatilità fatta di un buono spunto veloce unito a grandi capacità di fondo anche su percorsi impegnativi. D'altronde già lo aveva dimostrato due anni fa, così come l'anno scorso, arrivando quinto nella tappa del triplo Sestriere. Infine, ha anche dimostrato intelligenza tattica e consapevolezza dei propri mezzi, anticipando il tratto più duro della salita finale ed evitando di fare fuori giri che potevano minare la sua volata.
Purtroppo è successo poco tra gli uomini di classifica, ma è stata comunque una tappa molto impegnativa per tutti, soprattutto a causa del velocissimo avvio sulle salite chiantigiane e del meteo ballerino. Sarebbe bastato poco per far esplodere la corsa e a dimostrarcelo ci sono un paio di momenti molto indicativi: il primo, su Monte Morello, quando dopo il tratto al 20% il gruppo si improvvisamente spezzato in più tronconi nonostante il ritmo di Filippo Ganna fosse relativamente basso; il secondo, quando sul Passo del Carnaio il gruppo si è improvvisamente ridotto ad una trentina di unità con la sola azione della Trek. E a proposito di Trek, è bello vedere come abbiano provato a movimentare la corsa nel finale, anche se forse sarebbe tornato utile Brambilla per provare qualcosa da più lontano. Soprattutto continua a crescere Vincenzo Nibali che ieri ha svolto egregiamente il ruolo di mina vagante, mettendo sotto pressione la Ineos, a partire da Gianni Moscon, caduto mentre cercava di seguire da vicino lo Squalo. Un Vincenzo Nibali brillante e protagonista, più dell'anno scorso, che ha palesato un bel cambio di ritmo nello scatto che gli ha permesso di rientrare su Ciccone per provare l'azione di coppia.
Piccolissimi segnali, che lasciano ben sperare per qualche colpo di scena nell'ultima settimana, durante la quale Ciccone e Nibali potranno fare ciascuno lo specchio per le allodole a favore del compagno.
Si merita una menzione anche Alessandro Covi, che dopo aver corso all'attacco la durissima giornata di mercoledì giunge nel gruppo dei big. Una bella dimostrazione di recupero e fondo, che mette in luce le grandi qualità di questo ragazzo.
Come andrà oggi
Si riparte dalla Romagna nel modo in cui il gruppo l'aveva lasciata una settimana prima, con un'altra tappa "biliardo". In questo caso anche il finale è di facilissima interpretazione con un rettilineo conclusivo di oltre 3 km, intervallato solo da un paio di ampie rotonde. Da notare che dopo le ultime due giornate particolarmente impegnative, si percorrono altri 200 km, a cui faranno seguito quelli della lunga e campale tappa di domani. Insomma, come nel 2020, si avvicina la fine, le distanze si allungano e la fatica si fa sentire.