
Il vero Toro è De Lie: il belga doma anche la Bretagne Classic
Arnaud De Lie conquista la quarta vittoria stagionale e la trentesima in carriera, imponendosi in uno sprint dove batte addirittura Olav Kooij
Arnaud De Lie ha vinto la Bretagne Classic 2025, la prestigiosa classica francese in passato nota come Gp Plouay. Il belga ha centrato la sua seconda vittoria di rilievo in Bretagna dopo la Tro-Bro Léon dello scorso anno, ottenendo la quarta affermazione stagionale e la trentesima in carriera. De Lie ha risollevato in un mese (è di una settimana fa la vittoria su Van der Poel al Renewi Tour) una stagione fin qui al di sotto delle aspettative, imponendosi in uno sprint deciso dopo una finale movimentata e selettiva dove nessuna delle molte azioni è andata a buon fine.
Bretagne Classic - Ouest-France 2025, la cronaca della corsa
La Bretagne Classic 2025 aveva come sempre partenza e arrivo a Plouay e presentava le salite più lunghe nella prima metà, con le côtes degli ultimi 30 km ideali per lanciare attacchi. La Côte de Marta e la Côte de Lezot erano poste come trampolini di lancio ideali per gli attacchi prima del finale in Boulevard des Championnats de Monde, un falsopiano in salita. In totale erano 3900 i metri di dislivello distribuiti in 261.7 chilometri per quella che sarebbe stata la più lunga delle ottantanove edizioni della classica bretone almeno dal dopoguerra.

La fuga di giornata è partita nei primissimi chilometri di gara e, dopo circa 40 km, ha toccato il suo vantaggio massimo di 5'. I corridori protagonisti del break sono stati: Óscar Rodríguez (Ineos Grenadiers), Silvan Dillier (Alpecin - Deceuninck), Lewis Askey (Groupama-FDJ), Iker Mintegi (Euskaltel-Euskadi) e Andoni López de Abetxuko (Euskaltel - Euskadi).
Il vantaggio della fuga ha toccato il massimo di 5 minuti dopo circa 40 km. Al km 130 circa, il gruppo di testa aveva coperto metà del percorso con 1'25" di vantaggio sul resto del gruppo.
Già a 94 km dall'arrivo, al termine della parte più dura del percorso, il gruppo ha assistito a numerosi tentativi di attacco da parte di alcuni corridori, tutti però neutralizzati dal gruppo principale. Queste accelerazioni hanno sentenziato la fine della fuga, e nuovi tentativi di attacco, compreso quello di tra cui Isaac del Toro (UAE Emirates - XRG), uno dei favoriti alla partenza
L'azione successiva stata quella di Kasper Asgreen (EF Education - EasyPost) che ha attaccato ai -76 km dall'arrivo e ha toccato 1'47" di vantaggio sul gruppo una dozzina di chilometri dopo. Oltre alla UAE, a controllare il danese si sono portati gli uomini della Lotto di Arnaud De Lie e, a tratti, la RedBull-Bora-Hansgrohe. Anche grazie Tim Wellens (UAE Emirates-XRG), tra gli altri, ha sacrificato le proprie possibilità personali per riportare il gruppo compatto, chiudendo su un contrattacco di Nicolas Prodhomme (Decathlon AG2R La Mondiale)
Ripreso Asgreen a 35 chilometri dal traguardo, la tensione è salita lungo la Côte de Marta, con il gruppo che si è allungato e in cui si sono verificate alcune cadute, tra cui quelle di corridori come Otto Vergaerde (Lotto) e diversi atleti di VF Group-Bardiani CSF-Faizanè (tra cui Filippo Fiorelli e Vicente Rojas), fortunatamente senza gravi conseguenze.
Sulla Côte de Marta (- 28 km dall'arrivo) la corsa è esplosa: Pello Bilbao (Bahrain-Victorious) ha cercato l’allungo con alla sua ruota Ion Izagirre (Cofidis), creando dei buchi nel gruppo La bagarre successiva, con gli allunghi di Mauro Schmid (Jayco AlUla) e Jan Christen (UAE Emirates - XRG) ha portato alla formazione di una nuova fuga, con protagonisti i due corridori menzionati insieme a Brandon McNulty (UAE Emirates-XRG), Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), Simone Velasco (XDS-Astana), Alexandre Delettre (TotalEnergies), Ewen Costiou (Arkéa - B&B Hotels), Krists Neilands (Free Palestine-Premier Tech) e Aleksandr Vlasov (Red-Bull-Bora-Hansgrohe), che però sono stati rapidamente ripresi dal gruppo grazie a un costante forcing dei team in rimonta, in primis la Intermarché-Wanty di Biniam Girmay e la Soudal- Quick Step di Paul Magnier. Nel frattempo Bilbao stesso è finito per scivolare in una curva. Il basco è comunque riuscito a riprendere la corsa e restare nelle prime posizioni.
Ripresi ai - 19 km dall'arrivo gli otto, è stato il turno di Paul Lapeira (Decathlon AG2R La Mondiale), Romain Grégoire (Groupama - FDJ) e di nuovo Ion Izagirre attaccare, ma chi è riuscito a prendere il largo è stato Valentin Madouas (Groupama-FDJ) che ha colto un momento di esitazione del gruppo, per essere riassorbito dai tre corridori che lo hanno raggiunto a circa 8 chilometri dalla fine: Maxim Van Gils (Red Bull-BORA-hansgrohe), Louis Barré (Intermarché-Wanty) e Brandon McNulty (UAE Emirates XRG). Inizialmente McNulty ha tentato di risparmiare energie, ma alla vista del ritardo del gruppo ha deciso di collaborare. Barré ha provato a partire da solo, ma i compagni di fuga lo hanno ripreso a 3 km dalla fine.I
Alla fine tutto si decide in volata
I quattro sono stati ripresi solo all'ultimo chilometro, e la corsa si è avviata verso una volata. Inaspettatamente, tra i velocisti sono erano ancora in gruppo Olav Kooij (Visma-Lease a bike) e Arnaud De Lie. Kooij ha lanciato lo sprint da molto lontano, ma De Lie ha saputo approfittare dell'errore del neerlandese e lo ha superato negli ultimi cento metri, conquistando così una nuova vittoria di prestigio dopo il Renewi Tour di poche settimane fa. Dietro di lui, anche Emilien Jeanniere (Total Energies) è riuscito a sopravanzare Kooij negli ultimi metri, mentre Paul Magnier ha colto la quarta piazza e Girmay la quinta.
Tra gli italiani, il migliore è stato Filippo Magli (VF Group - Bardiani CSF - Faizanè), 14esimo all'arrivo.