
Chanson Diegoncentrique: Ulissi in rosa, a Castelraimondo si impone Lucas Plapp
Il toscano è il primo italiano in maglia rosa dal 2021, quando fu Alessandro De Marchi a indossarla per due giorni durante la prima settimana
Giornata di riscatto per Lucas Plapp (Team Jayco AlUla): dopo la cronometro da incubo corsa nella seconda tappa di Tirana è arrivata la vittoria nell'ottava tappa del Giro d'Italia 2025 per il ventiquattrenne di Melbourne. In una tappa corsa a ritmo folle, Plapp è riuscito ad avere la meglio su di una fuga numerosa che si è selezionata chilometro dopo chilometro, piazzando lo scatto decisivo a 46km dal traguardo: da lì una cronometro, per lo specialista australiano, fino all'arrivo in solitaria a Castelraimondo. Dietro di lui Wilco Keldermann (Visma-Lease a Bike) e soprattutto Diego Ulissi (XDS-Astana) che, grazie al ritardo accumulato dal gruppo (missione compiuta per la RedBull-BORA-hansgrohe), va a vestire la maglia rosa: è il primo italiano alla testa del Giro d'Italia da Alessandro De Marchi nel 2021, proprio alla vigilia delle due tappe che si correranno nella sua Toscana.
Il percorso
Frazione di 197km da Giulianova a Castelraimondo con ben 3800m di dislivello. I primi km sono già in lieve e costante ascesa prima di incontrare la prima salita, il GPM di terza categoria di Croce di Casale (7.7km al 4.6%, ma in pratica più lunga di 1km), cui seguono quelle non categorizzate di Casa Tasso (2km al 4%), Amandola (1km al 5.8%) e Rustici (2.4km al 5.4%), che anticipano la dura salita di Sassotetto (13.1km al 7.4%, max 14%), GPM di prima categoria. La discesa è interrotta da un paio di contropendenze, poi 11km di falsopiano portano verso l'imbocco dell'ascesa di Montelago (5.6km al 6.8%; ultimi 4km all'8%, max 12%), GPM di terza categoria, la cui discesa porterà direttamente ai piedi della dura salita di Castel Santa Maria, sulla sommità della quale è posto lo sprint del Red Bull KM. L'ultima asperità categorizzata è lo strappo di Gagliole (800m all'11.9%, max 14%), che termina ad appena 6.5km dall'arrivo: da lì 1.6km in quota lievemente mossi, 3km di discesa tecnica e 1.5km pianeggianti, con gli ultimi 500m di nuovo in lieve salita.
Giro d'Italia 2025, la cronaca dell'ottava tappa
Raffica di attacchi sin dal km 0: tra i più attivi Wout van Aert (Visma-Lease a Bike), anche se gli scatti si susseguono senza tregua, sempre con un uomo della RedBull-BORA-hansgrohe a controllare i corridori ai quali concedere la fuga. Dopo 7km ci prova la maglia ciclamino Mads Pedersen (Lidl-Trek), che segue l’allungo di Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step) e Davide De Pretto (Jayco AlUla): il vantaggio di questo terzetto oscilla attorno ai 25". Continua a provarci un volitivo Van Aert, mentre in discesa si formano e disfano altri gruppetti: a 40km dall’inizio della tappa il vantaggio della fuga non supera i 30” e sui lunghi viadotti marchigiani il gruppo mantiene il contatto visivo con i tre coraggiosi battistrada. Dopo il traguardo volante di Roccafluvione, dove ovviamente passa per primo Pedersen su De Pretto e Cattaneo, i fuggitivi decidono di rialzarsi: il gruppo torna compatto a 145km dal traguardo, a pochi km dall'inizio della salita verso Croce di Casale.

Continuano gli allunghi in salita, con Nairo Quintana (Movistar) che si avvantaggia con Davide Piganzoli e Alessandro Tonelli (Polti-VisitMalta) a 139km dal traguardo, pur con un margine minimo. Al GPM passa per primo Piganzoli su Tonelli e Quintana. In discesa uno scatenato Wilco Keldermann (Visma-Lease a Bike) si riporta sui fuggitivi con Romain Bardet (PicNic-PostNL) e Louis Meintjes (Intermarché Wanty). Questi sei sembrano potersi avvantaggiare, con la RedBull-BORA che prova a fermare alcuni contrattaccanti, ma i battistrada vengono ripresi e il gruppo torna nuovamente compatto a 119km dal traguardo. Nell'attraversamento del comune di Amandola, però riesce ad avvantaggiarsi un folto gruppetto con Rémy Rochas (Groupama-FDJ), Lorenzo Fortunato (XDS-Astana), Keldermann e Dylan van Baarle (Visma-Lease a Bike), Georg Steinhauser (EF Education-EasyPost), Marco Frigo (FreePalestine), Nicolas Prodhomme e Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale), Damien Howson (Q36.5), Davide Formolo (Movistar), Jonathan Lastra (Cofidis) e Koen Bouwman (Jayco AlUla). Riescono poi a riaccodarsi Romain Bardet (PicNic-PostNL), Sylvain Moniquet (Cofidis), Diego Ulissi (XDS-Astana), Igor Arrieta (UAE Team Emirates), Lucas Plapp (Jayco AlUla) e un eroico Manuele Tarozzi (VF Group Bardiani). A 112km dal traguardo e dopo quasi 80km di tappa, la fuga può finalmente prendere il largo, anche se non sembra esserci tanto accordo, con Fortunato invita i battistrada a girare. Riescono quindi a rientrare anche Stefano Oldani (Cofidis) e Mattia Bais (Polti-VisitMalta), mentre i fuggitivi transitano sul traguardo volante di Sarnano, con in testa Fortunato, poi Formolo e Ulissi.

Il vantaggio dei fuggitivi si dilata lungo la salita verso il GPM di Sassotetto, dove sia Van Baarle che Bardet allungano per selezionare il gruppo di testa, frazionandolo in due tronconi che si ricongiungono solo in vista dello scollinamento, quando Ulissi si porta in testa per assistere Fortunato nella conquista del GPM. Il primo a scattare è Bardet, che non si accorge di avere il bolognese a ruota: Fortunato sprinta, superando il francese sul traguardo; terza posizione per Tarozzi. I due contendenti al GPM si avvantaggiano in discesa sfruttando le doti di Bardet e guadagnando 20", ma alla spicciolata rientrano gli altri fuggitivi. Van Baarle continua a tenere alto il ritmo per Keldermann: sono però Plapp, Steinhauser e Arrieta che attaccano a 70km dal traguardo. Su di loro rientrano Keldermann, Ulissi, Bardet e Vendrame, maturando un vantaggio di oltre 1' sui più immediati inseguitori, mentre il gruppo è a 5'35". Il vantaggio della testa della corsa aumenta verso la salita di Montelago, sulle cui prime rampe Ulissi e Keldermann ne approfittano per avvantaggiarsi: su di loro rientrano Arrieta e Plapp. Ed è proprio l'australiano ad allungare prima dello scollinamento a 46km dal traguardo: Arrieta prova a reagire allo scatto di Plapp, ma poi si rialza. L'australiano vince il GPM di Montelago e tira dritto, maturando 1' di vantaggio sui più immediati inseguitori, mentre il gruppo va a 6'. Si vedono quindi davanti le maglie della UAE Team Emirates, che non vorrebbero far perdere la maglia a Primož Roglič (RedBull-BORA-hansgrohe).
Plapp passa per primo al Red Bull KM, mentre Arrieta riprova a tornargli sotto, riuscendo anche a recuperare una ventina di secondi, ma tornando indietro da solo ad una decina di km dal traguardo e staccandosi dal duo Ulissi e Keldermann sulla dura rampa di Gagliole. Plapp scollina con 50" di vantaggio e può involarsi verso la vittoria. Su questa salita qualche movimento anche tra i big, con Tom Pidcock (Q36.5) che prova a forzare il passo assieme a Juan Ayuso (UAE Team Emirates), ma il gruppo scollina comunque compatto. Lucas Plapp riesce a giungere in solitaria sulla linea d'arrivo, imponendosi per la prima volta sul traguardo di un grande giro. Seconda posizione per Wilco Keldermann, terza per Diego Ulissi, che attende trepidante l'arrivo del gruppo per sapere se potrà indossare la maglia rosa. Il peloton arriva con un ritardo di 4'49", regolato da uno sprint di Ayuso che rosicchia 1" a Primož Roglič: lo sloveno cede quindi il simbolo del primato al toscano della XDS-Astana.