Lorenzo Mark Finn sul podio della prova iridata under 23 con i suoi compagni © SWPix
Professionisti

Italia prima a pari merito con i Paesi Bassi nella classifica UCI dei Mondiali di Kigali

Con 747 punti l’Italia chiude prima a pari merito con i Paesi Bassi nel ranking UCI dei Mondiali di Kigali: decisivi podi e piazzamenti in tutte le categorie

L’Italia chiude in vetta al ranking per Nazioni dei Campionati del Mondo di Kigali 2025. Con 747 punti complessivi, gli azzurri si attestano al primo posto a pari merito con i Paesi Bassi, davanti a Francia, Belgio e Spagna. Un risultato che, secondo la Federciclismo, riflette meglio del medagliere la qualità e la costanza della spedizione azzurra in tutte le categorie.

Il sistema di punteggi UCI ai mondiali

Il meccanismo di calcolo è stabilito dall’articolo 9.2.020bis del regolamento UCI, che assegna punteggi a scalare a seconda dei piazzamenti ottenuti in prove in linea, cronometro individuali e cronosquadre miste. Ogni risultato contribuisce al bottino complessivo della nazione di appartenenza, premiando così la continuità e la capacità di schierare squadre competitive in tutte le discipline.

Il regolamento di calcolo dei punteggi per il ranking finale ©La Flamme Rouge dal sito UCI
Il regolamento UCI di calcolo dei punteggi per la classifica finale per nazioni ai Mondiali di Kigali 2025 ©La Flamme Rouge dal sito UCI

Questa classifica, forse più dello stesso medagliere, fotografa in modo coerente il valore complessivo di una partecipazione al mondiale e per quanto ci riguarda ci ripaga del grande sforzo fatto dalla Federazione per essere presente in tutte le categorie, ha commentato il presidente federale Cordiano Dagnoni.

Tre medaglie e tanti piazzamenti

Il bottino italiano è stato costruito soprattutto grazie ai tre podi conquistati: l’oro di Lorenzo Mark Finn tra gli under 23 in linea, l’argento di Chantal Pegolo tra le juniores in linea e il bronzo di Federica Venturelli nella cronometro under 23. Accanto ad essi hanno portato diversi punti anche i tre quarti posti (sempre Lorenzo Mark Finn nella prova a cronometro, la staffetta mista élite ed Eleonora Ciabocco tra le under 23 in linea), un quinto (Giada Silo tra le juniores in linea)  e un sesto, con Giulio Ciccone nella gara finale élite. Tuttavia anche i piazzamenti fino al 25esimo posto sono stati utili: nella gara maschile élite, come tra le juniores, tre azzurri sono arrivati nei primi 25. In un sistema che premia non soltanto chi sale sul podio ma anche chi riesce a restare stabilmente nelle prime posizioni, questi piazzamenti hanno fatto la differenza.

Aver eguagliato i Paesi Bassi, storicamente straripanti nel femminile, nella graduatoria per Nazioni rappresenta un segnale per lo staff tecnico e per gli atleti in tutte le categorie, dagli Junior agli Elite.

In un Mondiale che l'ha vista conquistare tre medaglie, l’Italia esce dunque con la soddisfazione di un primato collettivo, simbolo della solidità del gruppo e della sua capacità di competere su più fronti.

Il meccanico di Evenepoel: “Non c’era niente che non andasse, credo sia stata la frustrazione”
Europei a cronometro: Ganna spera nel jet lag, Evenepoel nelle jet legs. Milesi secondo azzurro