De Lie batte Jeannière alla Bretagne Classic 2025©Team TotalEnergies via X
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Arnaud De Lie, un Classic girato in Super 8: il Toro si ripete anche ad Haacht. 6° Trentin

Il corridore della Lotto replica il successo al Grand Prix de Wallonie, battendo in volata Brennan e Meeus, con cui era stato protagonista dell'attacco decisivo ai -80 dal traguardo. Sfortunato Ballerini, caduto a 3 chilometri dall'arrivo

20.09.2025 18:20

Magic moments: il classico di Perry Como descrive alla perfezione lo stato di grazia vissuto da Arnaud De Lie, un corridore completamente ritrovato dopo un lungo periodo di crisi (non solo tecnica). Il successo sul filo di lana al Renewi Tour ha sbloccato il 24enne vallone, che ha conquistato in successione la Bretagne Classic, il Grand Prix de Wallonie e la Super 8 Classic, rendez-vous di fine stagione che si presta agli sprinter con buone doti di resistenza sugli strappi brevi. Il Toro di Lescheret ha risolto la partita in suo favore dopo una lunga azione da lontano, di cui sono stati protagonisti altri 19 corridori, tra i quali uno splendido Wout van Aert, che ha chiuso la sua stagione su strada mettendosi al servizio di Matthew Brennan, battuto dal belga sul traguardo di Haacht. 3° Jordi Meeus in uno sprint a cui ha partecipato anche Matteo Trentin (6°), ma non Davide Ballerini, caduto a 3 chilometri dal capolinea. 

La cronaca della Super 8 Classic

Una corsa in linea aperta tanto ai velocisti resistenti, quanto agli specialisti dei colpi di mano: la 15ª edizione della Super 8 Classic - erede del GP Impanis-Van Petegem - si sviluppa su un percorso movimentato (di poco superiore ai 200 chilometri) che attraversa le zone a ridosso della capitale del Belgio, Bruxelles. Subito dopo il via da Brakt, il menu propone la prima delle 14 salite in programma: Parikeberg, 700 metri al 5,2% che sfiorano l'8% a ridosso della vetta. La serie di strappi prosegue con lo Zonnebloemstraat, 900 metri con una pendenza media del 6,2% nell'abitato di Geraardsbergen, e la Rue Saint-Marcoult, altri 900 metri al 3,5%, la cui pendenza massima raggiunge l'8,5%. Le difficoltà proseguono anche nella parte centrale della corsa, in cui si segnalano altri due GPM: Rue Basse (700 metri che salgono al 3,9%) e la ben più insidiosa Rue de Noirhat, appena 800 metri al 6,1% che sfondano però la doppia cifra nel tratto centrale. Lo Chemin de l'Herbe (800 metri al 4,2%) può essere considerato lo spartiacque della Super 8 Classic, che entra ufficialmente nel vivo con lo Chaussée d'Ottenbourg, 700 metri (7,9% di pendenza) particolarmente impegnativi nella prima metà, in cui la strada raggiunge e supera il 10%. Poco più avanti, ecco la sequenza formata da Moskesstraat (mezzo chilometro sul pavé all'8% con una nuova digressione a due cifre), Holtsheide (900 metri che superano di poco il 5%) e Smeyseberg, appena 400 metri che sfondano il 10% nel tratto conclusivo. Dopo aver affrontato il Florivalstraat - 500 metri al 5,1% che si spingono fino al 9% - il gruppo punta nuovamente verso i tre strappi ravvicinati, nei fatti l'ultima grossa insidia del percorso, sempre che non si voglia considerare tale il modesto Hulstbergstraat (900 metri che superano a malapena il 2%), posizionato ai -19 dal traguardo di Haacht. 

La fuga di giornata si sviluppa pochi chilometri dopo la partenza: all'attacco il danese Julius Johansen (UAE Emirates-XRG), il polacco Filip Maciejuk (Red Bull-BORA-Hansgrohe), lo statunitense Artem Shmidt (INEOS Grenadiers) e il tedesco Miká Hering (Tudor). Il quartetto al comando accumula un vantaggio massimo di poco superiore ai 4' (4'17", per la precisione) sul resto della compagnia, quando mancano circa 120 chilometri all'arrivo. Tuttavia, è sufficiente un'accelerazione del belga Wout van Aert (Visma-Lease a Bike, alla sua ultima apparizione stagionale) ai -85 per dimezzare le distanze dai fuggitivi e, soprattutto, per decimare la platea dei candidati alla vittoria. Gruppo allungatissimo sullo Chemin de l'Herbe, dove perde subito contatto il fresco vincitore del Kampioenschap van Vlaanderen, l'italiano Jonathan Milan (Lidl-Trek). L'azione di van Aert - ben spalleggiato dal francese Christophe Laporte (Visma) - mette in ambasce altri velocisti puri, come l'eritreo Biniam Girmay (Intermarché-Wanty) e il neozelandese Corbin Strong (Free Palestine), quest'ultimo finito rovinosamente a terra ai -75 dal traguardo.

Mentre i fuggitivi resistono ancora al comando con un vantaggio poco più che simbolico (circa 30" allo scoccare dei -60), la situazione alle loro spalle appare delineata: un gruppo di 18 corridori viaggia con più di 1' di margine sul resto della concorrenza, costretta a un difficile inseguimento per restare a galla. Dunque, l'affare sembra ristretto a questi uomini: l'austriaco Marco Haller (Tudor), i belgi Jenno Berckmoes (Lotto), Jasper De Buyst (Lotto), Arnaud De Lie (Lotto), Quinten Hermans (Alpecin), Jordi Meeus (Red Bull), Stan Van Tricht (Alpecin) e Vlad Van Mechelen (Alpecin), i britannici Matthew Brennan (Visma) e Ben Swift (INEOS), i cechi Pavel Bittner (PicNic PostNL) e Mathias Vacek (Lidl), il francese Alexandre Delettre (TotalEnergies), gli italiani Davide Ballerini (XDS-Astana) e Matteo Trentin (Tudor), l'olandese Mike Teunissen (XDS), il polacco Michał Kwiatkowski (INEOS), lo statunitense Riley Sheehan (Free Palestine) e lo svizzero Johan Jacobs (Groupama-FDJ), oltre ai già menzionati Laporte e van Aert.

Quando mancano poco più di 50 km alla fine, Maciejuk si rialza e attende il rientro dei primi contrattaccanti, che hanno concesso un po' di respiro ai superstiti della fuga - il cui vantaggio è salito a 42" a ridosso del cartello dei -40 - conservando circa 45" sul secondo gruppo inseguitore, ora al traino degli Uno-X Mobility.  

Il secondo Moskesstraat invoglia De Lie a prendere l'iniziativa, anche perché la seconda parte del gruppo - in cui si trovano anche il belga Jasper Philipsen (Alpecin) e il portoghese António Morgado (UAE Emirates) - ha ormai ridotto le distanze al di sotto del mezzo minuto. Tuttavia, nessuno decide di seguire il Toro di Lescheret, che sarà ripreso a 37 chilometri da Haacht. Tutti insieme, dunque, tranne Maciejuk e Van Tricht, quest'ultimo respinto dal Moskesstraat-bis.

Lo stallo tra i favoriti si interrompe sul secondo Smeyseberg, dove entra in azione Delettre. Il suo allungo mette in difficoltà van Aert, Teunissen (peraltro caduto ai -50 insieme a Bittner) e Meeus. Il terzetto del Benelux, però, approfitterà di un calo dell'andatura per accodarsi di nuovo. Dunque, tutto aperto per la vittoria a 30 km dalla fine: i battistrada - che hanno nel frattempo raggiunto Hering, Johansen e Shmid - conservano poco meno di 30" sui lanciatissimi inseguitori, pilotati dagli Alpecin-Deceuninck e dagli Intermarché-Wanty.

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Il francese Alexandre Delettre ha concluso la Super 8 Classic al 9° posto © Profilo X TotalEnergies

Van Aert chiude la stagione con una grande performance

Da questo momento in poi, inizia un braccio di ferro molto serrato: la bilancia continua a pendere in favore della nuova testa della corsa, al punto che Philipsen proverà in prima persona a scattare in compagnia di Girmay e dell'italiano Luca Mozzato (Arkéa-B&B Hotels) per tentare un sempre più difficile recupero. In verità, anche gli attaccanti danno l'impressione di mordere il freno. Fiutato il pericolo, Trentin si porta in testa, tallonato subito da van Aert e Vacek. Ai -19, poi, ci prova Sheehan, che riuscirà a guadagnare un centinaio di metri sugli altri compagni di ventura prima di rientrare nei ranghi. La sarabanda degli scatti prosegue con Kwiatkowski, che prova a sorprendere gli altri ai -15 da Haacht. Tocca a van Aert condurre la rincorsa all'iridato di Ponferrada 2014, che si arrenderà all'evidenza dopo qualche chilometro. 

Lotto e Visma-Lease a Bike si incaricano di guidare le operazioni nel finale, vanificando sul nascere qualsiasi tentativo di imboscata. Nel frattempo, la strada ha emesso il primo verdetto della giornata: il gruppo Girmay-Philipsen è ormai tagliato fuori dalla sfida per il successo, ormai ristretta ai 20 uomini di testa. Le timide sortite di Jacobs, Sheehan e Kwiatkowski sono solo un diversivo in vista dell'ormai annunciato sprint, al quale non parteciperà Ballerini, caduto ai -3. 

van Aert tiene il gruppo in fila indiana anche a ridosso dell'ultimo chilometro, lasciando poi ai Tudor il compito di lanciare la volata. Haller scorta il gruppo fino ai 350 metri, quando Trentin prova ad anticipare le mosse della concorrenza, lanciando la sua progressione sul lato destro della carreggiata. L'ex campione europeo viene affiancato e poi superato da Meeus, De Lie e Brennan. Il capitano della Lotto accelera ai 150 metri e tiene testa al ritorno di Brennan, conquistando il suo 6° successo stagionale (il 32° da professionista) davanti al britannico della Visma e al connazionale della Red Bull. 4° posto per Swift davanti a Teunissen e Trentin. A seguire Hermans, Van Mechelen, Delettre e Sheehan.

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Carmine Marino

Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre '23.