Mattias Skjelmose ©Getty Images
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Che ci fa Mattias Skjelmose al Tour of Guangxi?

Il danese della Lidl-Trek torna a correre in Cina nonostante i dolori alla schiena: "Non è stata una mia scelta, ma farò del mio meglio".

Questioni di marketing legate al mercato cinese? Necessità di raccogliere punti per la squadra? Desiderio del corridore di rimpinguare il bottino stagionale di vittorie? Qualche dispetto scherzo fatto a un direttore sportivo? Niente di tutto ciò. Sembra un segreto di Stato il motivo per cui Mattias Skjelmose è in Cina, ma “Non lo può dire, non è stata una sua scelta”, ha ammesso lui stesso, ridendo, a Cyclingnews.

Dall’abbandono al Lombardia al lungo viaggio verso la Cina

Solo tre giorni dopo il ritiro al Lombardia per il ritorno di un vecchio problema alla schiena, il danese della Lidl-Trek ha deciso di onorare l’impegno con la squadra al Tour of Guangxi, ultima prova del calendario WorldTour. “Non so, la schiena è ancora piuttosto messa male [lett.“the back is still pretty fucked”], quindi vedremo cosa posso fare. Magari faccio dieci chilometri, magari faccio tutta la corsa, solo il tempo lo dirà”, ha raccontato Skjelmose prima della prima tappa a Fangchenggang. “Penso che sarebbe davvero ambizioso dire che ora punteremo alla classifica generale con la schiena in queste condizioni, ma, certo, ci proveremo. Abbiamo fatto un viaggio di 30 ore, quindi sarebbe un peccato ritirarsi il primo giorno.”

Alla fine il corridore danese ha portato a termine la prima frazione, chiudendo 83º nella tappa vinta in volata da Paul Magnier.

“Non è stata una mia scelta”, ma il dovere chiama…

Skjelmose era tra i favoriti per la classifica generale insieme a Jhonatan Narváez e Cian Uijtdebroeks, ma le sue parole lasciano intendere un approccio più prudente. Alla domanda sul motivo della sua presenza in Cina, ha risposto con franchezza: “Non posso dirvelo, non è stata una mia scelta, ha detto ridendo, prima di allinearsi poi alla versione ufficiale del team: “Ma la squadra ha detto che dovevo essere qui, e in circostanze normali sarebbe stata un’opportunità per vincere una corsa WorldTour, e questo è sempre bello.”

La presenza del danese, comunque, ha anche un risvolto legato alla classifica UCI: “Anche se ora è un po’ improbabile che possiamo superare la Visma, a un certo punto eravamo davvero vicini a lottare per il secondo posto nella classifica a squadre, e questo per noi avrebbe significato molto. Penso che sia stata quella la ragione.”

Mattias Skjelmose vince allo sprint l'Amstel Gold Race 2025 © CyclingNews / GettyImages
Mattias Skjelmose vince allo sprint l'Amstel Gold Race 2025 © CyclingNews / GettyImages

Per Skjelmose, il 2025 è stato un anno di alti e bassi. Dopo la vittoria all’Amstel Gold Race, è stato frenato da diverse cadute e da problemi fisici, ma aveva mostrato segnali di ripresa con il quarto posto ai Mondiali su strada in Rwanda e il settimo agli Europei. “Il viaggio è stato abbastanza lungo. Siamo arrivati in hotel ieri mattina, ma è andata bene. Era già tutto pianificato, e io ho davvero insistito per correre il Lombardia, quindi è andata così”, ha spiegato, prima di raccontare come è andata la corsa sabato: “Abbastanza presto in gara, la mia ernia del disco ha ricominciato a darmi fastidio, e ho dovuto ritirarmi. È stato piuttosto triste, perché non vedevo l’ora di correre il Lombardia; era il mio ultimo grande obiettivo, ma il corpo mi ha detto di no.”

Nonostante tutto, ha deciso di rispettare la volontà della squadra e provare a concludere la stagione in Cina. “Dopo la caduta al Tour, per la prima volta in tutto l’anno ho avuto un blocco di allenamento costante, senza intoppi o distrazioni, e credo che questo si sia visto nelle corse che ho fatto, ha spiegato. “Correre con la nazionale, avere solo danesi intorno e tirare fuori davvero il mio umorismo danese mi ha dato una spinta mentale e la fiducia che potevo arrivare fino alla fine della stagione.”

Ma la schiena è tornata a farsi sentire: “Ora il problema è di nuovo la schiena, e dobbiamo trovare una soluzione, ma con il livello che ho mostrato ai Mondiali e all’Amstel quest’anno, dopo questa corsa posso prendermi una buona pausa e sono già piuttosto motivato per il prossimo anno.”

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