Donne Élite

Persico e Cecchini i fari azzurri, che delusione Vos!

24.09.2022 16:00

Le pagelle del Mondiale femminile di Wollongong 2022: Van Vleuten fuori scala, Longo Borghini d'assalto ma le manca qualcosa, giornata non brillantissima per Balsamo


Annemiek van Vleuten -
No caption needed.

Elisa Longo Borghini - 7
Ce la mette tutta ma stavolta non è sufficiente, per due volte si trova nell'attacco buono e per due volte quell'attacco viene neutralizzato. Colpa del percorso che permette molto recupero, e colpa pure degli sviluppi che prende la corsa. Ma non dà mai l'impressione di poter piegare i destini della gara alla propria volontà.

Marianne Vos - 5
La sconfitta della giornata, e dire che pure AVV si mette al suo servizio nell'ultimo giro, prima di far da sé. Non era evidentemente il percorso giusto, o il meteo giusto. O la giornata giusta.

Gladys Verhulst - 6.5
Lei in rappresentanza di tutte le fuggitive senza speranza che hanno animato la corsa.

Silvia Persico - 8.5
Non è chiaramente all'altezza delle più forti in salita, eppure arriva a giocarsi la vittoria e porta a casa un bronzo preziosissimo. La ragazza si farà, e non ha le spalle strette.

Liane Lippert - 8
Incendia la corsa più di una volta sul Mount Pleasant, sul muro è nettamente la più forte ma non di solo muro è fatto questo Mondiale, e lo sperimenta amaramente fermandosi ai piedi del podio.

Vittoria Guazzini - 8
Superlavoro, si spende e si spande oltre ogni limite, finisce esaurita nel fisico ma sicuramente orgogliosa del contributo dato alla causa.

Lotte Kopecky - 8
Contro questa Van Vleuten è difficile inventarsi qualcosa di efficace, considerando Annemiek atleta universale, lei è la prima donna da classiche nell'ordine d'arrivo. Ma sospettiamo che ciò non la consolerà oltremodo...

Marlen Reusser - 7.5
La sua carta se la gioca tutta, per un attimo sembra poter andare a dama ma sull'ultimo Mount Pleasant rimbalza pesantemente. A quel punto che fare? Respirare, recuperare, dare l'anima per permettere a Elise Chabbey (6 per la top ten) di misurarsi per la vittoria.

Elisa Balsamo - 5.5
Cala con un giro d'anticipo rispetto alle speranze/aspettative. Resistesse con le migliori fino al penultimo, avrebbe il tempo di prendere il treno giusto nell'ultimo, e poi sì che racconteremmo un'altra storia. Ma così non è. Saluta la maglia iridata dopo un anno comunque ai limiti del sensazionale.

Cecilie Uttrup Ludwig - 6.5
Sgambetta leggera ma sempre con un'incollatura di ritardo rispetto alle altre. In ogni caso è dove dev'essere, non è troppo colpa sua se rientrano le più veloci della contesa che la spingono giù da un possibile podio.

Mavi García - 5.5
Pallida versione di una ciclista che in altre situazioni ha saputo cavar sangue dalle rape (ovvero vincere o piazzarsi benissimo malgrado la lentezza in volata).

Elena Cecchini - 8.5
Più che la regista in corsa, la donna-ovunque. Tiene le fila della nazionale di Sangalli con la maestria della veterana che sta diventando. E poi tira, tira sempre, tira da ogni posizione.

Katarzyna Niewiadoma - 6.5
Un po' il discorso della Ludwig, magari con più sostanza propositiva ma con risultati minori nell'ordine d'arrivo.

Niamh Fisher-Black - 7
Mezzo voto in più per aver conquistato la maglia iridata ("virtuale") delle Under 23. Per il resto deve giocare un po' di rimessa, ma quello di Wollongong non è il suo terreno di gioco preferito.

Grace Brown - 5
Molto attesa, stecca di brutto davanti al pubblico amico. E pazienza, non tutte le ciambelle eccetera eccetera.

Arlenis Sierra - 6.5
Bravissima a gestirsi da sola, corre necessariamente sulle avversarie ma in volata potrebbe e dovrebbe fare più del sesto posto che le rimane nel palmarès.

Juliette Labous - 6.5
Una stagione di totale sostanza, alle belle prestazioni nei GT aggiunge una top ten al Mondiale. Il ciclismo francese ha una nuova pulzella da adorare.

Ashleigh Moolman - 7
Per fortuna ha cambiato idea in merito al ritiro, per cui anche il prossimo anno sarà a spingere in salita, o in discesa o dove le pare. E magari troverà un Mondiale con più dislivello rispetto a quello odierno. Nel quale non si è comunque impedita di far corsa di testa dal momento in cui la gara è entrata nel vivo e fino alla fine.

Arcobaleno - 10
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Marco Grassi
Giornalista in prova, ciclista mai sbocciato, musicista mancato, comunista disperato. Per il resto, tutto ok!