
Come si dice assolo in olandese? Demi Vollering in trionfo agli Europei. 10ª Longo Borghini
La fuoriclasse olandese attacca sulla salita di Saint Romain de Lerps, portandosi dietro Longo Borghini, Niewiadoma e Van Der Breggen, per poi affondare il colpo del KO ai -37. Argento alla polacca, bronzo alla veterana dei Paesi Bassi
Stavolta non ci sono state sorprese né tatticismi: le grandi hanno onorato la corsa su strada dei campionati europei, disputata sulle strade dell'Ardèche. Per la verità, l'aggettivo sostantivato dovrebbe essere declinato al singolare. Già, perché Demi Vollering ha recitato un monologo lungo 37 chilometri, tanti quanti ne ha percorsi all'attacco. Dopo aver tastato il polso delle rivali (Elisa Longo Borghini, Katarzyna Niewiadoma e Anna van der Breggen) con un primo attacco sulla dura salita di Saint Romain de Lerps, la 28enne olandese ha affondato una nuova stoccata a circa 3 km dalla vetta. L'azzurra ha cercato di seguirla, ma il coraggio le ha presentato un conto pesantissimo. Persa la scia della battistrada, la verbanese è stata poi raggiunta e inesorabilmente staccata da Niewiadoma e van der Breggen, perdendo così anche il treno per il podio (chiuderà in fondo alla top 10). Dopo aver coperto le spalle alla connazionale, la veterana dei Paesi Bassi ha lasciato il posto d'onore alla vincitrice del Tour de France 2024. Il bilancio delle arancioni nella prova in linea degli Europei lascia a bocca aperta: 9 vittorie in 10 edizioni, le ultime 7 di fila. Un'inscalfibile monarchia, oggi più che mai illuminata dalla performance di Vollering.
La cronaca della prova in linea degli Europei donne, categoria Elite
Una settimana dopo la prova su strada che ha assegnato il titolo mondiale, molte delle deluse dalla trasferta in Ruanda si sono ritrovate sulle strade dell'Ardèche per la gara in linea degli Europei. A dispetto del chilometraggio piuttosto risicato (116,1 km), il percorso si presenta decisamente impegnativo: subito dopo la partenza da Privas, le atlete affronteranno il Col du Moulin au Vent, 4 km piuttosto regolari al 5,1% di media. La carovana affronta un tratto in linea piuttosto lungo prima di transitare sul traguardo di Guilherand-Granges, dove inizierà il circuito breve di 17 km, caratterizzato dagli strappi della Montée de Costabelle (300 metri che salgono al 7,7%) e della Val d'Enfer, 1500 metri al 10,1% che si arrampicano a metà fino al 15%, posizionato ai -6 dalla linea d'arrivo. A seguire il circuito lungo di 34,5 km, nel quale spicca la salita di Saint Romain de Lerps: 7 chilometri con una pendenza media del 7,2%. Strada stretta e impegnativa fin dalle prime rampe, sulle quali si raggiunge il 10%. Doppiata la cima, le atlete affronteranno un nuovo tratto di alleggerimento che conduce nuovamente alla Val d'Enfer. Gli ultimi 17 chilometri di corsa si svilupperanno sull'anello più breve, con i passaggi sulla Costabelle e sulla Val d'Enfer.
Dopo una vana serie di attacchi, l'azione buona decolla dopo una ventina di chilometri: all'attacco l'austriaca Carina Schempf, la danese Christina Bragh Lorenzen e la slovacca Nora Jenčušová. Il terzetto al comando guadagnerà un vantaggio massimo di 1'22" sul gruppo, prevedibilmente pilotato dalle olandesi. Un margine di tutta sicurezza che consente alle inseguitrici di ultimare le operazioni di riaggancio a 58 km dall'arrivo.
Prima di affrontare l'ascesa di Saint Romain de Lerps, dal gruppo si muove la belga Margot Vanpachtenbeke: l'ormai ex atleta della VolkerWessels guadagnerà circa mezzo minuto sulle inseguitrici per poi arrendersi al ritorno delle migliori nei primi chilometri della salita. Il ritmo imposto dalle arancioni produce una grossa selezione in gruppo: tra le tante, si sfilano la danese Cecile Uttrup Ludwig e le italiane Barbara Malcotti e Silvia Persico. Una dopo l'altra, la Nazionale olandese schiera le sue donne di fatica - da Riejanne Markus a Pauliena Rooijakkers - per lanciare l'attacco di Demi Vollering, scattata per la prima volta a poco meno di 40 km dal traguardo. Alla sua ruota si portano subito l'italiana Elisa Longo Borghini, l'altra olandese Anna Van Der Breggen e la polacca Katarzyna Niewiadoma. Il quartetto da l'impressione di controllarsi, ma si tratta soltanto di una breve fase di stallo. Che si conclude poco più avanti: a ridosso della cima di Saint Romain de Lerps, Vollering rilancia l'azione. La campionessa della FDJ-Suez sollecita la pronta reazione dell'azzurra che, tuttavia, pagherà lo sforzo a carissimo prezzo: dopo aver perso le ruote di Vollering, infatti, la verbanese sarà raggiunta e staccata da Niewiadoma e van der Breggen, prudentemente rimaste alla finestra dopo l'attacco della favorita numero 1.
L'azione di Vollering è potente e redditizia: il divario tra la battistrada e le sue inseguitrici sfonderà ben presto la soglia del mezzo minuto. Oltretutto, la vincitrice del Tour de France femmes 2024 non può neppure contare sull'aiuto dell'altra fuoriclasse dei Paesi Bassi, che assicurerà la migliore protezione possibile alla compagna di squadra. Alle loro spalle, Longo Borghini si lancia in un difficile inseguimento: l'impressione - confermata anche dalle immagini televisive - è che la rincorsa alle medaglie sia sempre più complicata. I distacchi in cima alla seconda Val d'Enfer: Vollering al comando con 42" su Niewiadoma e Van Der Breggen, 1'20" su Longo Borghini, 1'45" circa sul quintetto formato dalla francese Juliette Labous, dalla spagnola Mavi García, dalla svizzera Elise Chabbey e dalle tedesche Franziska Koch e Antonia Niedermaier. Ancora più indietro l'altra transalpina Cédrine Kerbaol, in difficoltà sulle rampe più severe della salita.
Vollering continua a pedalare con grande brillantezza anche nella parte conclusiva del giro lungo. E il cronometro le dà ragione: la vincitrice dell'ultima Vuelta di Spagna viaggia con 1'03" sulla polacca - che aveva oltretutto rischiato di finire a terra in un tratto di discesa - e sull'altra olandese. Longo Borghini (a 1'48") e sente il fiato sul collo di Chabbey, García, Koch, Labous e Niedermaier, il cui ritardo è di 2'03". Kérbaol passa a 2'26", la slovena Urška Žigart è attardata di 3'.
Le ultime fatiche del percorso non cambiano l'andamento della sfida per il titolo e per il podio: Vollering viaggia a tutta forza verso la maglia di campionessa europea, Niewiadoma non riesce a staccare van der Breggen. Alle loro spalle, invece, si consuma la definitiva resa di Longo Borghini, raggiunta e staccata sull'ultima Costabelle dal quintetto delle cicliste in corsa per i posti ai piedi del podio. Gli ultimi 10 chilometri sono una dolce passerella per la 28enne dei Paesi Bassi, che conquista così il suo 11° successo stagionale (il 55° in massima serie). Il duello per l'argento tra Niewiadoma e Van Der Breggen si risolve con un beau geste della veterana olandese (a 1'24"), che concede il posto d'onore alla rivale (a 1'18"). Koch (a 2'31") inaugura la sfilata delle battute, regolando Chabbey, Labous e García. A 3'08" arriva Niedermaier (che aveva perso contatto dalle compagne di ventura nel tratto di falsopiano successivo alla Val d'Enfer), seguita da Kerbaol (a 4'38") e Longo Borghini (a 4'42"). Le altre italiane: 22ª Malcotti, 24ª Persico, 30ª Erica Magnaldi, 34ª Eleonora Camilla Gasparrini.
