Nicolas Prodhomme in sella a una Van Rysel RCR Pro © Decathlon AG2R La Mondiale-P. Ballet/A.Broadway
L'ABC della bici, la bici dell'ABC

Van Rysel: una matricola nel World Tour

Decathlon entra in grande stile nel ciclismo di vertice, diventando main sponsor e fornitore di biciclette tramite il proprio marchio dedicato al materiale tecnico

05.02.2024 21:11

La stagione del ciclismo su strada è iniziata da qualche settimana, il calendario World Tour 2024 si è aperto martedì 16 gennaio in Australia, con il Tour Down Under, e successivamente si è ripreso a correre anche in Europa, ma da qui in avanti sarà un susseguirsi di corse in tutti i continenti.

Le squadre, in realtà, non si sono mai fermate. Tra l’autunno e l’inverno c’è un periodo di lavoro molto intenso per gli uomini che si occupano di pianificazione, sviluppo e preparazione dei materiali. Ai primi raduni di partenza si ha modo di osservare tutte le novità tecniche in dotazione a ognuno dei team impegnati nella stagione. La continua corsa ai miglioramenti tecnici è parte, non trascurabile, del livello di competitività raggiunto dal team e messo al servizio degli atleti.

Ci soffermiamo sulle novità che, quest’anno, presenta una delle compagini storiche del Word Tour, l’AG2R La Mondiale. È stato programmato un quinquennio in cui questa squadra abbraccerà, condividendola, la filosofia di crescita di un produttore che entra nel mondo delle competizioni ad alto livello con l’obiettivo di arrivare al vertice. Ci sarà, insieme all’équipe francese, il ritorno in gruppo del gigante dello sport, Decathlon. Il materiale tecnico (bici, caschi, occhiali) sarà Van Rysel, marchio di proprietà del grande distributore globale di articoli sportivi.

Verso le prime corse della stagione 

Nelle prime settimane di dicembre tutte le squadre programmano il primo raduno (training camp), in vista della nuova stagione. Sono giornate intense, quelle del primo raduno: nuovi compagni con cui fare squadra; programmi da mettere a punto e nuovi materiali da testare. I vari sponsor tengono accurati seminari sulle soluzioni tecniche messe a disposizione dei corridori; questi sostengono ripetute sedute di analisi biomeccanica (bike fitting) e approfonditi test di valutazione funzionale.

In questo periodo alcune squadre, secondo accordi e concessioni con i vecchi sponsor, presentano il nuovo roster e le nuove dotazioni tecniche per l’anno che arriva. Ci possono essere annate in cui tutto cambia nel team: le bici, i gruppi, gli accessori. In questi casi il lavoro per i meccanici, e tutti i tecnici, diventa parecchio intenso, quasi infernale. L’impegno è tutto rivolto alle regolazioni millimetriche delle nuove bici, secondo le sensazioni dei corridori e i calcoli biomeccanici; prove, aggiustamenti e ancora prove. Imperativo categorico, creare simbiosi tra atleta e mezzo. Le incognite aperte verranno poi studiate attentamente attraverso i feedback provenienti dalle gare.

Per la storica équipe del team manager Vincent Lavenu - AG2R La Mondiale - è questo l’anno in cui tutto cambia. La compagine francese è presente sulle scene del grande ciclismo sin dal 1992, con vari sponsor e varie denominazioni succedutesi negli anni. La sponsorizzazione della società di assicurazioni francese AG2R è ormai identitaria; iniziata nel 2000 e, con il tempo, diventata, graniticamente, fondamento della squadra.

Decathlon AG2R La Mondiale

Il 27 novembre scorso c’è stata la presentazione ufficiale, in vista della prossima stagione. Sono state svelate la nuova maglia e tutte le novità tecniche per il 2024. La squadra si chiama ora Decathlon AG2R La Mondiale Team. In dotazione bici Van Rysel, al debutto nel World Tour; con il dichiarato obiettivo di entrare a far parte del ristretto gruppo delle bici più performanti al mondo nel giro di pochi anni.

Un proposito che solleva temi di grande interesse. Nel ciclismo professionistico di vertice anche questi aspetti sono competizione. Ogni marchio impegnato nelle corse è chiamato a un serrato confronto con tutti gli altri, per migliorare sempre di più il proprio livello di efficienza. Una bella scommessa, partire da zero e puntare in alto. Non è una novità assoluta la presenza in gruppo della multinazionale francese dello sport: con i marchi Decathlon e b'Twin, ha fornito le bici alle squadre AG2R e Cofidis, tra il 2000 e il 2007; Cofidis per due anni (2003/2004); AG2R per tutto il periodo.

Una bici b'Twin

Un ritorno al passato, dunque? Non propriamente. Da allora tutto è cambiato; si può parlare di due ere diverse dal punto di vista della tecnologia applicata alla progettazione dei telai da corsa. Nei primi Anni Dieci il materiale era l’alluminio. La scena era caratterizzata da pochi produttori/progettisti internazionali di tubazioni, alcuni passati dall’acciaio alla lega d’alluminio. Applicazioni di metallurgia e poche, perlopiù empiriche, soluzioni aerodinamiche. Le mani di un bravo artigiano riuscivano poi a realizzare buoni prodotti dai semilavorati. Vennero, successivamente, le prime rudimentali applicazioni del carbonio monoscocca.

Adesso siamo in un periodo in cui l’utilizzo della fibra di carbonio – la sua progettazione – ha raggiunto standard molto elevati, ancor più che in tanti altri settori, compreso quello aeronautico. Per essere competitivi occorrono lunghi periodi di studio e progettazione. Utilizzo di tecniche sofisticate come la fluidodinamica computazionale (CFD) e ripetute verifiche in galleria del vento.

Non ci si può improvvisare. Occorrono know-how, grandi strutture, team di ingegneri e ricercatori, profonda esperienza negli studi di aerodinamica, multidisciplinarietà. La progettazione di un telaio performante comporta una metodica molto accurata e multilivello, alla ricerca di un equilibrio tra giusta rigidità dei materiali, forme aerodinamiche, geometrie efficaci. Irrinunciabili: ottimizzazione della spesa energetica, comfort, guidabilità e, soprattutto, leggerezza. Con queste premesse, Decathlon ha deciso di entrare in forze nell’alta gamma.

Il marchio Van Rysel

La nascita di un nuovo marchio, avvenuta alla fine del 2018, è stata un approdo e, allo stesso tempo, un punto d’inizio di una precisa strategia: innalzare il livello tecnico dei prodotti relativi al ciclismo da proporre ai mercati internazionali. Una scelta radicale. I modi non lasciano adito a dubbi: Van Rysel nasce senza compromessi per puntare dritto al raggiungimento delle ultra-prestazioni. La sponsorizzazione della squadra Word Tour è parte cruciale di questo percorso: l’apporto di atleti di alto livello e l’esperienza delle competizioni sono irrinunciabili per ottenere grandi risultati.

Come sempre, la simbologia è una parte importante del tutto. Van-Rysel significa, in lingua fiamminga, da-Lille (made in Lille). Lille è la città, nel nord della Francia, sede del centro di ricerca e progettazione di Decathlon. Il richiamo identitario all’anima fiamminga è un omaggio al proprio territorio d’origine, ma anche un riferimento alle grandi classiche del nord, pilastri di una tradizione centenaria - Roubaix è a pochissimi km da Lille.

Proprio da quel territorio arriva il grande supporto tecnologico alla progettazione dei telai da competizione. A pochi passi dalla sede Decathlon di Lille si trova ONERA (Office National d'Études et de Recherches Aérospatiales), centro di ricerca ai vertici mondiali: un’istituzione francese ed europea che eccelle negli studi di aerodinamica a bassa velocità. Un accordo di collaborazione con loro ha dato grande spessore ai risultati ottenuti. L’utilizzo di tecniche avanzate, come la tomoscopia laser per visualizzare il flusso d’aria in galleria del vento, ha determinato sorprendenti risultati, misurabili in laboratorio (il cx del telaio RCR è di 0.0726).

Le singole parti del telaio sono state testate e ottimizzate. Un processo molto lungo che ha confrontato e selezionato quindici possibili modelli, creati con stampante laser, per poter trovare la sintesi perfetta. Si è lavorato sulla rigidità e, poi, sulla stratificazione delle fibre di carbonio, per raggiungere valori di leggerezza sorprendenti. Il processo di progettazione e sviluppo, durato almeno tre anni, ha creato i modelli che adesso vengono affidati agli uomini di Lavenu: la RCR Pro (strada) e la XCR TT (crono). Comincia adesso un nuovo stadio di ricerca, il passo successivo: le prove sul campo di gara.

Van Rysel RCR Pro

Van Rysel RCR Pro

RCR Pro, la bici da strada all-round, sarà utilizzata su qualunque tipo di percorso, dalla pianura all’alta montagna, secondo un approccio adottato già da altri costruttori. Importante, su questa via, il peso. In taglia M il telaio della RCR pesa 790 g, la forcella 395 g. Agevole allestire bici complete vicino al limite UCI di 6,8 kg.

Van Rysel RCR Pro

La parte anteriore del telaio presenta un sottile tubo sterzo a clessidra con bordo d’uscita troncato. I cavi sono totalmente integrati.

Van Rysel RCR Pro

Il tubo sella è sagomato; segue la curvatura della ruota posteriore prima dell’incrocio con i foderi verticali ribassati.

Van Rysel RCR Pro

Il reggisella in carbonio, elemento fondamentale dell’aerodinamica di tutto l’insieme, è molto profondo; continua la forma, a cuneo tronco, del tubo sella per ottimizzare l’efficienza aerodinamica totale.

Van Rysel RCR Pro

Un altro elemento di rilievo. I foderi alti posteriori sono ribassati; si congiungono al piantone con innesto molto largo, sempre in chiave ottimizzazione aerodinamica. Il passaggio ruota posteriore permette coperture fino a 32 mm, mentre la forcella appare meno generosa in questo senso. Probabile siano previste diverse possibilità tra anteriore e posteriore.

La bici è montata con gruppi Shimano Dura-Ace Di2 R9200 con cambio elettronico semi-wireless e freni a disco idraulici (non si tratta di una sponsorizzazione Shimano); le ruote sono Swiss Side Hadron; i pedali Look Keo; copertoni Continental GP5000, tubeless da 28mm; selle Fizik. Il manubrio integrato è Deda/Van Rysel, sviluppato esclusivamente per le bici Van Rysel dai tecnici italiani di Deda Elementi, in collaborazione con i progettisti francesi.

Van Rysel XCR TT

Van Rysel XCR TT

Per le prove a cronometro, il team userà la XCR TT. Presentata anch’essa di recente. Nella progettazione, in collaborazione con Swiss Side, è stato abbandonato il vincolo del peso; gli sforzi progettuali sono stati concentrati interamente sulle prestazioni aerodinamiche.

Van Rysel XCR TT

Il telaio presenta grandi tubi con profilo alare troncato; la forcella con steli molto profondi; il reggisella segue il profilo alare molto accentuato del piantone. Consente tuttavia grandi possibilità di regolazione della posizione sella per un totale adattamento dell’atleta.

Van Rysel XCR TT

La parte frontale del telaio presenta una perfetta integrazione tra la barra manubrio e il tubo orizzontale, le turbolenze così sono azzerate. Le appendici aerodinamiche del manubrio, di  , comode e aerodinamiche, hanno grande possibilità di regolazione.

Nata per vincere

Sicuramente Van Rysel è una novità non banale nel panorama mondiale delle bici da competizione. Una matricola che entra a pie' pari nel World Tour. Gli uomini della Decathlon AG2R La Mondiale avranno già avuto modo di testare a fondo, nei tantissimi chilometri di allenamenti già percorsi, il feeling che i nuovi mezzi possono offrire. Il nuovo paragrafo, quello delle corse, proporrà tanti elementi nuovi per alimentare il sacro fuoco, mai domo, dell’innovazione.

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