 
            Indovina chi: Marco Villa ci ha dato dei grossi indizi sui convocati di Mondiali ed Europei...
Il c.t. azzurro svela indizi preziosi sui possibili convocati per Mondiali in Ruanda ed Europei in Drôme-Ardéche: punterà su giovani talenti emersi al Giro d’Italia
A margine dei GP Internazionali di Fiorenzuola - Sei giorni delle rose, Marco Villa, c.t. della nazionale maschile élite su strada, nonché della nazionale femminile su pista, ci ha spiegato a che punto sono le scelte dei corridori per affrontare i prossimi due momenti clou della stagione per le selezioni nazionali, ovvero i Mondiali in Ruanda 2025 (la prova maschile sarà domenica 28 settembre) e gli Europei nel Drôme-Ardéche 2025 (la prova maschile sarà il 5 ottobre). Il selezionatore azzurro non ha rivelato i nomi dei convocati, ma da alcune sue indicazioni si possono probabilmente dedurre alcuni candidati.
"Le indicazioni sono venute dal Giro"
"Questi mesi — ci ha detto il commissario tecnico, nominato a febbraio — sono serviti per pianificare obiettivi e allenamenti, oltre a confrontarsi con i team manager delle squadre degli atleti. In un certo senso, le scelte erano già fatte da mesi. La corsa che ha dato maggiori indicazioni è stato il Giro d'Italia. Lì si sono messi in mostra molti giovani corridori adatti a percorsi duri come quelli che ci aspettano al Mondiale e all'Europeo. A definire gli ultimi nomi sono state poi le ultime corse e quelle che verranno. Il Tour de France è stata una questione a parte, non solo come livello, ma gli azzurri che vi hanno preso parte erano spendibili su percorsi molto diversi, ed è un vero peccato: ci aspettano tre anni di Mondiali molto duri, quando avremmo molti nomi [il c.t. si riferisce evidentemente a corridori come Jonathan Milan e Matteo Moschetti] da poter sfruttare su un percorso veloce. Sì, anche Davide Ballerini ha fatto molto bene al Tour, ma il percorso del Mondiale, come quello dell'Europeo, che è forse ancora più duro, è troppo esigente per un corridore dalle sue caratteristiche."
Il cerchio si stringe dunque intorno a una rosa di corridori che abbiano corso e si siano messi in mostra al Giro d'Italia: pensiamo a Giulio Pellizzari (Red Bull-BORA-hansgrohe) e a Christian Scaroni (XDS Astana), unico azzurro vincitore di tappa, come a Lorenzo Fortunato (XDS Astana), vincitore della classifica Gpm, decisivo per la tappa di Scaroni e attualmente quarto in classifica alla Vuelta a Burgos. A proposito di Vuelta a Burgos, nell'identikit rientrerebbe anche Damiano Caruso (Bahrain-Victorious), vincitore della tappa odierna; benché Villa abbia parlato di 'corridori giovani', non è escluso che un posto possa andare anche a un atleta più esperto.
Giulio Ciccone capitano?
Tra chi ha corso il Giro d'Italia dando buoni segnali, pur concludendolo anticipatamente, c'è anche Giulio Ciccone (Lidl-Trek), vincitore sabato scorso della Classica di San Sebastian.

“Il nome di Ciccone l'hai fatto tu, ma i risultati mi pare parlino per lui", ha commentato Marco Villa "Oltre alla vittoria dell'altro giorno ha fatto secondo alla Liegi Bastogne Liegi e terzo al Lombardia, mi sembra che sia l'azzurro decisamente più adatto sulle corse in linea con terreni duri”.
Cinque convocabili, due saranno cronomen
Sulla questione del numero dei corridori convocabili, il c.t. non discute le scelte federali: “Mi chiedi come mai sia più facile o meno costoso organizzare una trasferta in Australia o in Cile piuttosto che in Ruanda, ma sinceramente non so risponderti perché faccio il commissario tecnico. La federazione ha deciso che fossero cinque i corridori selezionabili per la trasferta ruandese, ne prendo semplicemente atto e agisco di conseguenza: due di questi cinque convocati dovranno misurarsi anche nella cronometro, dobbiamo ragionare anche in quest'ottica”.
Le caselle dei due cronomen non sono troppo difficili da riempire: essendosi Filippo Ganna chiamato fuori da tempo per la durezza del percorso, tra chi ha fatto bene al Giro c'è Edoardo Affini (Visma-Lease a Bike), che ci sentiamo di escludere per lo stesso motivo: restano Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step) che potrebbe essere un ottimo uomo-squadra anche per la corsa in linea, e Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), già campione nella categoria juniores della specialità e che al Giro d'Italia stava lentamente ingranando fino alla caduta di Nova Gorica.
La rosa di nomi sembra dunque abbastanza definita: accanto a Giulio Ciccone dovrebbero trovare spazio Mattia Cattaneo, Antonio Tiberi e due tra Christian Scaroni, Lorenzo Fortunato e Giulio Pellizzari, sempre che la vittoria odierna di Damiano Caruso non faccia rifiorire le sue quotazioni (il ragusano sarebbe anche lui un discreto cronoman).
"Per Mondiali ed Europei due formazioni diverse"
Chi di questi non sarà nel quintetto che parteciperà al mondiale, probabilmente troverà spazio nella selezione che correrà gli Europei la settimana successiva: Marco Villa considera il percorso del Drôme-Ardéche forse anche più duro di quello di Kigali. “Purtroppo, al rientro dal Ruanda mancheranno solo quattro giorni all'Europeo: non possiamo chiedere a chi ha già partecipato alla trasferta mondiale di essere competitivo anche in Francia, perciò saranno schierate due squadre diverse. Essendo il mio primo anno da c.t. sarà anche l'occasione per lavorare con più corridori".
“Ho il dovere di credere nei miei corridori”
Alla domanda su quali siano gli obiettivi reali della spedizione azzurra in Ruanda, Villa risponde assertivamente di non voler abbassare l'asticella: “Ho il dovere di avere un pensiero positivo sui miei corridori. So bene che nelle altre selezioni ci sono dei fenomeni, buon per loro, ma è giusto credere nei nostri mezzi e non pensare di partire battuti”.

