
Vuelta, Jonas Vingegaard: "Avrei davvero voluto vincere oggi"
Le dichiarazioni dei protagonisti della 13a tappa della Vuelta a España 2025. Vingegaard deluso e Almeida incredulo: sesta vittoria per la UAE Emirates
La tredicesima tappa della Vuelta a España ha visto il sesto trionfo nell'edizione 2025 per la UAE Team Emirates-XRG: João Almeida non stacca Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike), ma lo precede sul traguardo del temutissimo e mitico Angliru. Terza posizione per un ottimo Jai Hindley (RedBull-BORA), poi Sepp Kuss (Visma-LaB), Felix Gall (Decathlon AG2R) e Giulio Pellizzari (RedBull-BORA), primo degli italiani.
João Almeida: “Sono motivato per la vittoria finale”
“Questa è una vittoria speciale: ancora non ci credo. Voglio ringraziare i miei compagni, sono stati fantastici: abbiamo corso benissimo, oggi. Io sono semplicemente andato del mio passo dall'inizio e ho fatto il meglio che potevo. Jonas [Vingegaard] mi è rimasto sempre a ruota. Nell'ultimo chilometro ero al limite, ma immagino che lo fosse anche lui. Ero pronto a un suo attacco in salita in qualsiasi momento e pensavo che mi avrebbe passato sul traguardo ma… conoscevo dov'era dall'arrivo da due anni fa e ho preso per primo l'ultima curva, dove è difficile sorpassare. È stata una giornata pazzesca. Penso che questa sia la salita più dura del mondo: è folle. Sono ancora molto motivato per la vittoria finale. Ho tanto tempo da recuperare su Jonas, che comunque sembra stare veramente bene. Penso sia un compito arduo, ma non mi arrendo”.
Jonas Vingegaard: “Almeida ha meritato la vittoria”
“Onestamente sì, avrei davvero voluto vincere oggi. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo perché io ne avessi la possibilità, ma comunque João è stato fortissimo oggi e meritava di vincere. Ho fatto quello che potevo: come ho detto, meritava di vincere ma sono comunque deluso di non aver vinto. Sapevo già sulla penultima salita che João volesse provare a vincere: ha messo la squadra davanti e sono andati fortissimi. Anche la mia squadra ha lavorato benissimo oggi: hanno tirato tutto il giorno e mi dispiace per i miei compagni di non essere stato in grado di completare il loro lavoro. Avrei voluto vincere non solo per loro ma anche per la mia famiglia. È stata comunque una buona giornata per la classifica generale: ora mi devo concentrare di più so João, piuttosto che su gli altri. Alla fine posso esserne contento, ma come ho detto avrei voluto vincere, oggi. È l'Angliru: una salita molto speciale, penso che chiunque vorrebbe vincere qui”.

Tom Pidcock: “Questa salita non perdona”
“Difficilina questa salita, eh? È stata veramente veramente dura. Sta tutto nel trovare il ritmo, ma questa salita è spietata. All'inizio mi sentivo bene, ma sapevo che non sarei riuscito a continuare con quel ritmo fino in cima. Penso che alla fine avessero rallentato tutti: credo di aver perso solo 1'20" o qualcosa del genere. Ho cercato di fare il mio ritmo ma non è per niente semplice: combatti fino alla cima già solo per trovare il tuo passo. Questa salita è un po' anomala, ma comunque ci sono parecchie giornate dure che ci aspettano. Hindley è stato molto forte oggi e anche Gall è forte su queste salite lunghe. Questo percorso ce lo rivela.
Comunque non è stata una brutta giornata: non ho perso troppo tempo. Mi sarebbe piaciuto stare davanti ma bisogna anche essere realisti: ho fatto una buona performance, considerando la lunghezza della salita. Ho battuto diversi miei record di potenza, durante questa Vuelta. La tappa è stata velocissima: Dylan [van Baarle] ha fatto venire mal di gambe a tutti, oggi: è stata una giornata difficile.Io sto recuperando abbastanza bene. Ovviamente ci stiamo addentrando nella corsa e i chilometri si fanno sentire”.
Sepp Kuss: “Sulle salite dure sono a mio agio”
“Aspettavo questa giornata, che mi spaventa sempre un po', ma è anche emozionante. Amo queste salite dure e ripide. Fortunatamente ho avuto gambe decenti: Dylan [van Baarle] e Wilko [Kelderman] hanno tirato talmente forte nelle prime ore che mi sono detto ‘Speriamo di riuscire a sopravvivere’. Hanno fatto un lavoro enorme. Nel finale il passo è aumentato ed è stato sostenuto per tutta la salita. La prestazione di Jai Hindley non mi ha sorpreso: è un corridore fantastico, specialmente su salite come questa. È stato un onore stare alla sua ruota. Penso di aver perso almeno un minuto in classifica ogni giorno ma ora che ci sono le salite più dure, mi sentirò più a mio agio”.
Felix Gall: “I 5km più lunghi della mia vita”
“Penso sia la salita più dura che abbia mai affrontato: i gradienti sono veramente folli e sembra che non finisca mai. Sono stati i 5km più lunghi della mia vita! La UAE ha fatto un ritmo molto forte fin dalla penultima salita e anche nel fondovalle. Penso che tutti stessero soffrendo. Io sono comunque felice: ho fatto del mio meglio e ho continuato a lottare fino al traguardo. È una salita lunghissima anche se sono 6-7km: è uno sforzo lungo, quindi ho fatto il mio ritmo e ho lasciato perdere tutti gli altri, facendo praticamente una cronometro. Tenere la ruota di Jonas e João era impossibile oggi”.
Joxean Matxin (DS UAE Team Emirates): “Il piano di oggi era tutti per João”
“Il piano di oggi era tutti per João, fare un ritmo duro e aspettare, con Ivo [Oliveira] in fuga di poter fare del lavoro all'inizio dell'Angliru. Anche Jay [Vine], Felix [Grossschartner] e Domen [Novak] hanno fatto un lavoro fantastico. Tutti sono stati spettacolari e João è sempre stato lì, ‘Almeida style’. È una tappa emblematica, di grandissimo prestigio e vincere davanti a un corridore come Vingegaard è semplicemente impressionante. Sull'Angliru non gli davamo più indicazioni, ovviamente. Era già abbastanza che pedalasse. Gli abbiamo semplicemente detto che i suoi genitori erano al traguardo e che doveva lottare per la tappa. Se Vingegaard si staccasse o meno non dipendeva più da lui. Doveva fare del suo meglio, e la verità è che se lo è meritato dall'inizio alla fine. Ha dominato l'Angliru ed è stato il giusto vincitore. È importante, perché stiamo correndo per João. Fino a ora abbiamo preso in considerazione l'idea di andare in fuga, ma da oggi non ci proveremo più. Il lavoro e la tattica sono andati a meraviglia, le gambe di Almeida sono state impressionanti: deve sapere che siamo tutti con lui.
Abbiamo preso in mano la corsa sul Cordal perché sapevamo che dovevamo assumerla: è stata la prima battaglia della generale, perdiamo ancora 46", ma resta una speranza per la vittoria finale”.
Felix Grossschartner: “I prossimi giorni saranno interessanti”
“Quella di oggi è la nostra sesta vittoria: è incredibile. Avevamo un piano e abbiamo fortemente creduto che João potesse battere Jonas. È incredibile che ci sia riuscito. Siamo molto fieri di lui. Il piano era di prendere il controllo della corsa negli ultimi 2km della penultima salita per entrare per primi in discesa, stare al sicuro e non spingere troppo. Anche l'imbocco dell'Angliru è complicato, quindi era importante essere lì. Jay [Vine] ha fatto una tirata pazzesca e poi è stato il mio turno: è stato bello vedere che non c'erano molti corridori rimasti, dopo. Alla fine João ha completato l'opera. È la seconda volta che faccio l'Angliru: l'ultima è stata nel 2020… penso che sia diventato ancora più ripido! Oggi João ha dimostrato di poter anche battere Jonas e quindi gli ultimi giorni saranno interessanti”.

