Pauline Ferrand-Prévot vince in maglia gialla ©Tour de France Femmes avec Zwift
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Le Tour, c'est moi: il trionfo di Pauline Ferrand-Prévot

La maglia gialla vince in solitaria anche l'ultima tappa, il Tour de France Femmes è suo. Vollering e Niewiadoma ancora sul podio, Gigante perde quattro posizioni

03.08.2025 19:41

Un solo brivido iniziale, poi è tutto sotto controllo fino all'arrivo, ed è tutto vero. Pauline Ferrand-Prévot aveva sostanzialmente già vinto il Tour de France Femmes 2025 con la prestazione di ieri sul Col de la Madeleine, ma non era abbastanza: la maglia gialla si prende anche la vittoria di tappa, con una stoccata a 6.5 chilometri dal traguardo. Les Portes du Soleil si spalancano per l'incoronazione della nuova campionessa del Tour de France, che trionfa al primo tentativo, dopo aver deciso di tornare al ciclismo su strada esattamente per questo momento.

L'ultima tappa è stata quella dei ribaltoni come ci si poteva attendere, e ha avuto il suo culmine nella discesa del Col du Joux Plane, dove Demi Vollering e Kasia Niewiadoma sono riuscite a distanziare definitivamente Sarah Gigante, confermandosi ancora sul podio finale. Anche oggi infatti il cuore delle azioni è stato proprio in discesa più che in salita, e anche la maglia gialla aveva anche rischiato di rimanere tagliata fuori nei primi chilometri. La Visma Lease a Bike l'ha aiutata a rimediare, poi tutto il resto è arrivato dalla sua calma olimpica, dalla gestione perfetta e dalla tranquillità data dalla superiorità evidente mostrata in salita, fino alla seconda vittoria in due giorni. 

Quarantaquattro anni dopo Bernard Hinault, la Francia torna ad avere una vincitrice di Paris-Roubaix e di Tour de France nello stesso anno, nella persona della campionessa olimpica di mountain bike. Pauline Ferrand-Prévot era già un'icona intoccabile per tutto lo sport francese, ma oggi ha scalato un altro gradino. 

Tour de France Femmes 2025, la cronaca dell'ultima tappa

Dopo essere uscito dalla top ten sulla Madeleine, il Team SD Worx-Protime prova a muoversi fin dalla partenza di Praz-sur-Arly. Anna van der Breggen riesce ad andarsene con Femke Gerritse e avvantaggiarsi sulla lunga discesa iniziale da Combloux. Dietro di loro c'è anche Lotte Kopecky, che le raggiunge insieme a Lucinda Brand (Lidl-Trek). 

Anche in gruppo c'è molta agitazione, e arrivate al fondovalle sono rimaste indietro le prime due della generale. Non solo Sarah Gigante si trova a dover recuperare, ma anche Pauline Ferrand-Prévot conferma di non essere molto a suo agio sulle discese più difficili. Il gap è di trenta secondi, e serve un'alleanza Visma-AG Insurance per riuscire a chiudere, mentre davanti solo la FDJ-SUEZ aveva continuato a spingere. 

Anna van der Breggen ©UCI WWT-Getty
Anna van der Breggen ©UCI WWT-Getty

Si arriva quindi a gruppo compatto sulla Côte d'Arâches-la-Frasse (6.2 km al 7.1%), e fin dai primi metri Van der Breggen riprova ad attaccare dopo essere stata ripresa. Allo scollinamento il vantaggio raggiunge il minuto, mentre alle sue spalle saltano una dopo l'altra quasi tutte le gregarie, comprese le compagne della maglia gialla. Juliette Labous (FDJ-SUEZ) fa l'andatura per gli ultimi chilometri di salita, in un gruppo ridotto alle sole donne di classifica, con solamente Ricarda Bauernfeind (Canyon//SRAM zondacrypto) insieme a Kasia Niewiadoma, Yara Kastelijn (Fenix-Deceuninck) con Pauliena Rooijakkers e Brand con Niamh Fisher-Black (Lidl-Trek). Le uniche due intruse sono Ruth Edwards (Human Powered Health) e la solita Maeva Squiban (UAE Team ADQ), che scatta in cima al gpm per provare a rimanere in corsa per la maglia a pois.

Nel falsopiano successivo riesce a rientrare un secondo gruppo più numeroso, tirato dalle Human Powered Health per Barbara Malcotti. Ci sono anche la maglia bianca Nienke Vinke (Team Picnic PostNL) e la maglia verde Lorena Wiebes, che prende 20 punti all'ultimo sprint intermedio. Sono ancora in tante ai piedi del Col de Joux Plane (11.6 km all'8.5%), la salita più dura di giornata, ma proprio all'imbocco della salita cadono Cédrine Kerbaol (EF Education-Oatly) e Niewiadoma. La campionessa polacca riesce a risalire velocemente con l'aiuto di Cecilie Uttrup Ludwig, mentre la francese accusa il colpo e ci mette un po' a risalire i vari gruppetti.

Mentre il vantaggio di Van der Breggen rimane stabile intorno a 1'40", Sono le AG Insurance a fare il ritmo in salita, con la solita Justine Ghekiere a dare tutto per la prima accelerazione di Gigante, a 8 chilometri dalla vetta. Rooijakkers è la prima a staccarsi e viene anche ripresa da Kerbaol, ma il loro svantaggio continua ad aumentare. Davanti c'è ancora Brand a fare il ritmo per la classifica di Fisher-Black, che ha la possibilità di superare entrambe, ma ai -62 Gigante ci riprova, staccando Labous e Dominika Włodarczyk (UAE Team ADQ). 

©Tour de France Femmes avec Zwift
©Tour de France Femmes avec Zwift

Le due riescono comunque a rientrare, e Labous si mette davanti a fare un ritmo controllato. Mentre Van der Breggen scollina con ancora 55" di vantaggio, Demi Vollering prova ad aumentare il ritmo nelll'ultimo chilometro di salita, anche per mettere ulteriore pressione su Gigante. L'australiana si stacca già alle prime curve della lunga discesa, e al transito a Morzine accusa già 40".

Van der Breggen viene raggiunta a 33 chilometri dall'arrivo, all'inizio del Col du Corbier (5.9 km all'8.5%), e perde subito contatto dalle sei rimaste davanti. Gigante insegue a due minuti, mentre Kerbaol e Rooijakkers sono sprofondate a 6'30". Labous continua a tirare fino allo scollinamento, senza che ci siano ulteriori movimenti, e anche l'ultima discesa di giornata non fa differenze. 

Con Vollering e Niewiadoma già certe del podio e la maglia gialla al sicuro, si comincia a pensare solo alla vittoria di tappa. Ai -7 c'è ancora lo strappo di Châtel (1.4 km al 7%), dove Vollering prova lo scatto, una volta terminato il lavoro di Labous. La capitana della FDJ non riesce a fare la differenza, e quel punto riparte Ferrand-Prévot, a caccia dell'ultimo sigillo. Fisher-Black prova a seguire, ma come ieri è l'ultima a staccarsi.

La fuoriclasse francese se ne va a 6.5 dall'arrivo, in una strada che continua costantemente a salire fino al traguardo, e non viene più ripresa. Gli ultimi due chilometri servono a realizzare, a lasciarsi andare e godersi un trionfo completo: il Tour de France è tutto suo, la Francia è tutta per lei. 

Vollering arriva a 20", seconda di tappa e nella generale, a 3'42" dalla vincitrice. Sia lei che Niewiadoma, terza a 4'09", salgono sul podio per la quarta edizione consecutiva, mentre Fisher-Black risale fino al quinto posto con uno splendido weekend finale. Gigante arriva da sola a 3'53", scivolando dalla seconda alla sesta posizione, scavalcata anche da una impronosticabile Włodarczyk, quarta al suo primo tentativo di fare classifica. Kerbaol e Rooijakkers arrivano a 9'22" e vengono sorpassate da Labous, con la FDJ che mantiene tre donne in top ten con Évita Muzic. 

Tour de France Femmes 2025, trionfo di Pauline Ferrand-Prévot: la classifica finale

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