
Giro d'Italia, cos'è la maglia ciclamino? Come funziona la classifica a punti
Dalle origini con la Dreher rossa, al ritorno del ciclamino: tutto ciò che c'è da sapere sulla classifica a punti e chi punta alla vittoria finale
Prosegue la nostra rassegna sulle maglie che saranno assegnate alla fine del 108° Giro d'Italia. Dopo la maglia bianca della la classifica dei giovani, tocca alla maglia ciclamino che premia il leader della classifica a punti.

La maglia ciclamino: un po' di storia
La storia della classifica a punti nel Giro d'Italia precede persino quella della classifica a tempo. Nelle primissime edizioni della corsa, dal 1909 al 1913, il vincitore finale era determinato in base ai punti accumulati al termine delle tappe, sebbene all'epoca non esistessero maglie distintive per i leader. Luigi Ganna, il vincitore del primo Giro nel 1909, conquistò anche la classifica a punti, che fu poi sospesa due anni più tardi in favore della classifica a tempo, il cui leader venne insignito della maglia rosa dal 1931.
L'istituzione della classifica a punti come graduatoria a sé stante avvenne nel 1958. Ci fu una pausa in seguito, fino al 1966. A partire dal 1967, il leader di questa classifica iniziò a indossare una maglia distintiva. Inizialmente, negli anni 1967, 1968 e 1969, questa maglia era di colore rosso, sponsorizzata da Dreher: il primo vincitore della classifica a punti a indossarla fu Dino Zandegù.
Fu nel 1970 che la maglia divenne ciclamino, con Termozeta come sponsor, e mantenne questo colore fino al 2009. Dal 2010 al 2016, il leader della classifica a punti ha indossato nuovamente la maglia rossa: l'intenzione era infatti, in occasione dei 150 anni dell'unità d'Italia, rispecchiare il tricolore italiano nelle maglie che affiancavano la maglia rosa, che a quel punto erano verde, bianca e rossa.
Per l'edizione del centenario del Giro d'Italia nel 2017, la maglia della classifica a punti è tornata al suo storico colore ciclamino (nel frattempo, già dal 2012 il tricolore rispecchiato era venuto meno, visto che la maglia verde era diventata blu). Attualmente lo sponsor è madeinitaly.gov.it.
Come funziona la classifica a punti
La classifica a punti viene determinata assegnando punti ai corridori in base ai loro piazzamenti al traguardo di ogni tappa. Calcolare l'assegnazione dei punteggi in questa speciale graduatoria è un po' più complicato rispetto alla classifica per gli scalatori, perché i punteggi variano in base alla tipologia della tappa.
In ogni tappa in linea ci possono essere uno o anche due traguardi intermedi, che assegnano 12 punti al primo, 8 al secondo, 5 al terzo, 3 al quarto 1 al quinto. Oltre ad essi, in ogni tappa c'è il Red Bull KM, che assegna (oltre agli abbuoni per la classifica generale) 15 punti al primo, 12 punti al primo, 8 al secondo, 5 al terzo, 3 al quarto 1 al quinto.
L'assegnazione dei punti per i piazzamenti al traguardo varia a seconda della tappa come segue:
Nelle considerate tappe di pianura (ad esempio la quarta, Alberobello-Lecce) : 50 punti al primo, poi 35, 25, 18, 14, 12, 10, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2 e 1 per i successivi 14 corridori.
Nelle tappe considerate collinari (ad esempio la prima, da Durazzo a Tirana): 25 punti al primo, poi 18, 12, 8, 6, 5, 4, 3, 2 e 1 per i successivi 9 corridori.
Nelle tappe considerate di montagna (ad esempio la ventesima, da Verrès a Sestrière): 15 punti al primo, poi 12, 9, 7, 6, 5, 4, 3, 2 e 1 per i successivi 9 corridori.
Il vincitore finale della classifica a punti è colui che accumula il maggior numero di punti arrivando alla fine della corsa. Questo implica che la vittoria non va necessariamente solo al velocista più forte in singolo sprint, ma a colui che riesce a essere costante e completare l'intera corsa. Può capitare che un velocista si ritiri dalla corsa, spesso dopo la seconda settimana, pur indossando la maglia ciclamino, anche se questa può invece diventare un incentivo a modificare la propria decisione per chi aveva già pianificato il ritiro.
Grandi campioni e record in maglia ciclamino
Il record di vittorie nella classifica a punti appartiene all’Italia, con 35 vittorie. La seconda nazione più vincente è il Belgio, con 5 vittorie (3 per Roger de Vlaeminck e 2 per Eddy Merckx). I record individuali appartengono anch'essi a due azzurri, con un totale di 4 successi ciascuno per i due grandi rivali degli anni ’70-’80: Francesco Moser e Giuseppe Saronni. Costoro si sono spartiti la ciclamino tra il 1976 e il 1983: Moser dal 1976 al 1978 e Saronni nei tre anni successivi, dal 1979 al 1981. Il loro dominio si estese con un'ulteriore vittoria per Moser nel 1982 e per Saronni nel 1983.
Gli atleti italiani sono riusciti a vincere la classifica a punti per 8 anni consecutivi in due occasioni: dal 1976 al 1983 (con i soli Moser e Saronni come vincitori, come detto) e dal 2001 al 2008 (con un gruppo di corridori tra cui Massimo Strazzer, Mario Cipollini, Gilberto Simoni, Daniele Bennati, Paolo Bettini ed Alessandro Petacchi).

Seguono con 3 vittorie ciascuno Mario Cipollini, Roger de Vlaeminck e Johan van der Velde. Di quest'ultimo tutti ricordano la sua immagine mentre, proprio per cercare di difendere la maglia ciclamino nella quattordicesima tappa con partenza Chiesa in Valmalenco e arrivo a Bormio del Giro dell'88, sale a maniche corte il passo Gavia incurante della bufera di neve che si è scatenata.

L’atleta che detiene il maggior intervallo di tempo tra la sua prima e l'ultima vittoria nella classifica a punti è Mario Cipollini, con un arco di 10 anni. Cipollini vinse per la prima volta nel 1992, poi nuovamente nel 1997 e per la terza volta nel 2002.
L’accoppiata vittoria della classifica generale (Maglia Rosa) e della classifica a punti (Maglia Ciclamino) è stata realizzata da diversi corridori nella storia del Giro:
Gianni Motta (1966)
Eddy Merckx (1968 e 1973)
Giuseppe Saronni (1979 e 1983)
Gianni Bugno (1990)
Tony Rominger (1995)
Gilberto Simoni (2003)
Danilo Di Luca (2007)
Denis Menchov (2009)
Michele Scarponi (2011, a tavolino)
Il più giovane atleta a vincere la classifica a punti fu Giuseppe Saronni nel 1979, all'età di 21 anni e 257 giorni. Il più anziano fu Mario Cipollini nel 2002, a 35 anni e 72 giorni.
La maglia ciclamino oggi
Assente il vincitore delle ultime due edizioni, Jonathan Milan, resta molto accreditato il secondo classificato dello scorso anno, ovvero Kaden Groves della Alpecin-Deceuninck, ma anche il velocista di punta della Visma | Lease a Bike, Olav Kooij, già in grado di vincere nella tappa di Napoli l'anno scorso.
Attenzione anche agli all-arounder Wout van Aert e Mads Pedersen (Lidl-Trek): entrambi sono in grado di fare punti sia in volata che nelle tappe mosse, come anche si entrare nelle fughe per fare incetta di traguardi volanti, o addirittura raccogliere punti anche a cronometro (specialmente nella prima). Tuttavia Van Aert probabilmente nelle volate di gruppo si dedicherà ad aiutare Olav Kooij, motivo per cui è difficile che potrà lottare per la vittoria finale, se il compagno, a differenza dello scorso anno, terminerà la corsa (ma del resto lo stesso Van Aert non ha terminato per diversi motivi gli ultimi due Grandi Giri a cui ha partecipato).
In assenza di Tim Merlier (vincitore di tre tappe lo scorso anno e terzo in graduatoria), la Soudal Quick-Step potrebbe provare a competere nella classifica con Paul Magnier o a Ethan Hayter. Tra gli azzurri il più accreditato per fare bene nelle volate dovrebbe essere Matteo Moschetti (Q36.5).
