Johan Van der Velde sul passo Gavia ©medium.com
Giro d'Italia

Giro d'Italia, cos'è la maglia ciclamino? Come funziona la classifica a punti

Dalle origini con la Dreher rossa, al ritorno del ciclamino: tutto ciò che c'è da sapere sulla classifica a punti e chi punta alla vittoria finale

Prosegue la nostra rassegna sulle maglie che saranno assegnate alla fine del 108° Giro d'Italia. Dopo la maglia bianca della la classifica dei giovani, tocca alla maglia ciclamino che premia il leader della classifica a punti.

Jonathan Milan in maglia ciclamino al Giro 2024 ©Giro d'Italia
Jonathan Milan in maglia ciclamino al Giro 2024 ©Giro d'Italia


La maglia ciclamino: un po' di storia 

La storia della classifica a punti nel Giro d'Italia precede persino quella della classifica a tempo. Nelle primissime edizioni della corsa, dal 1909 al 1913, il vincitore finale era determinato in base ai punti accumulati al termine delle tappe, sebbene all'epoca non esistessero maglie distintive per i leader. Luigi Ganna, il vincitore del primo Giro nel 1909, conquistò anche la classifica a punti, che fu poi sospesa due anni più tardi in favore della classifica a tempo, il cui leader venne insignito della maglia rosa dal 1931.

L'istituzione della classifica a punti come graduatoria a sé stante avvenne nel 1958. Ci fu una pausa in seguito, fino al 1966. A partire dal 1967, il leader di questa classifica iniziò a indossare una maglia distintiva. Inizialmente, negli anni 1967, 1968 e 1969, questa maglia era di colore rosso, sponsorizzata da Dreher: il primo vincitore della classifica a punti a indossarla fu Dino Zandegù.

Fu nel 1970 che la maglia divenne ciclamino, con Termozeta come sponsor, e mantenne questo colore fino al 2009. Dal 2010 al 2016, il leader della classifica a punti ha indossato nuovamente la maglia rossa: l'intenzione era infatti, in occasione dei 150 anni dell'unità d'Italia, rispecchiare il tricolore italiano nelle maglie che affiancavano la maglia rosa, che a quel punto erano verde, bianca e rossa.

Per l'edizione del centenario del Giro d'Italia nel 2017, la maglia della classifica a punti è tornata al suo storico colore ciclamino (nel frattempo, già dal 2012 il tricolore rispecchiato era venuto meno, visto che la maglia verde era diventata blu). Attualmente lo sponsor è madeinitaly.gov.it.


Come funziona la classifica a punti

La classifica a punti viene determinata assegnando punti ai corridori in base ai loro piazzamenti al traguardo di ogni tappa. Calcolare l'assegnazione dei punteggi in questa speciale graduatoria è un po' più complicato rispetto alla classifica per gli scalatori, perché i punteggi variano in base alla tipologia della tappa.
In ogni tappa in linea ci possono essere uno o anche due traguardi intermedi, che assegnano 12 punti al primo, 8 al secondo, 5 al terzo, 3 al quarto 1 al quinto. Oltre ad essi, in ogni tappa c'è il Red Bull KM, che assegna (oltre agli abbuoni per la classifica generale) 15 punti al primo, 12 punti al primo, 8 al secondo, 5 al terzo, 3 al quarto 1 al quinto.

L'assegnazione dei punti per i piazzamenti al traguardo varia a seconda della tappa come segue:

Nelle considerate tappe di pianura (ad esempio la quarta, Alberobello-Lecce) : 50 punti al primo, poi 35, 25, 18, 14, 12, 10, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2 e 1 per i successivi 14 corridori.

Nelle tappe considerate collinari (ad esempio la prima, da Durazzo a Tirana): 25 punti al primo, poi 18, 12, 8, 6, 5, 4, 3, 2 e 1 per i successivi 9 corridori.

Nelle tappe considerate di montagna (ad esempio la ventesima, da Verrès a Sestrière): 15 punti al primo, poi 12, 9, 7, 6, 5, 4, 3, 2 e 1 per i successivi 9 corridori.

Il vincitore finale della classifica a punti è colui che accumula il maggior numero di punti arrivando alla fine della corsa. Questo implica che la vittoria non va necessariamente solo al velocista più forte in singolo sprint, ma a colui che riesce a essere costante e completare l'intera corsa. Può capitare che un velocista si ritiri dalla corsa, spesso dopo la seconda settimana, pur indossando la maglia ciclamino, anche se questa può invece diventare un incentivo a modificare la propria decisione per chi aveva già pianificato il ritiro.


Grandi campioni e record in maglia ciclamino

Il record di vittorie nella classifica a punti appartiene all’Italia, con 35 vittorie. La seconda nazione più vincente è il Belgio, con 5 vittorie (3 per Roger de Vlaeminck e 2 per Eddy Merckx). I record individuali appartengono anch'essi a due azzurri, con un totale di 4 successi ciascuno per i due grandi rivali degli anni ’70-’80: Francesco Moser e Giuseppe Saronni. Costoro si sono spartiti la ciclamino tra il 1976 e il 1983: Moser dal 1976 al 1978 e Saronni nei tre anni successivi, dal 1979 al 1981. Il loro dominio si estese con un'ulteriore vittoria per Moser nel 1982 e per Saronni nel 1983.

Gli atleti italiani sono riusciti a vincere la classifica a punti per 8 anni consecutivi in due occasioni: dal 1976 al 1983 (con i soli Moser e Saronni come vincitori, come detto) e dal 2001 al 2008 (con un gruppo di corridori tra cui Massimo Strazzer, Mario Cipollini, Gilberto Simoni, Daniele Bennati, Paolo Bettini ed Alessandro Petacchi).

La maglia ciclamino indossata da Francesco Moser nel 1978 ©World's Smallest Cycling Museum
La maglia ciclamino indossata da Francesco Moser nel 1978 ©World's Smallest Cycling Museum


Seguono con 3 vittorie ciascuno Mario Cipollini, Roger de Vlaeminck e Johan van der Velde. Di quest'ultimo tutti ricordano la sua immagine mentre, proprio per cercare di difendere la maglia ciclamino nella quattordicesima tappa con partenza Chiesa in Valmalenco e arrivo a Bormio del Giro dell'88, sale a maniche corte il passo Gavia incurante della bufera di neve che si è scatenata.

Johan Van der Velde sul passo Gavia ©medium.com
Johan Van der Velde sul passo Gavia ©medium.com


L’atleta che detiene il maggior intervallo di tempo tra la sua prima e l'ultima vittoria nella classifica a punti è Mario Cipollini, con un arco di 10 anni. Cipollini vinse per la prima volta nel 1992, poi nuovamente nel 1997 e per la terza volta nel 2002.
L’accoppiata vittoria della classifica generale (Maglia Rosa) e della classifica a punti (Maglia Ciclamino) è stata realizzata da diversi corridori nella storia del Giro:
Gianni Motta (1966)
Eddy Merckx (1968 e 1973)
Giuseppe Saronni (1979 e 1983)
Gianni Bugno (1990)
Tony Rominger (1995)
Gilberto Simoni (2003)
Danilo Di Luca (2007)
Denis Menchov (2009)
Michele Scarponi (2011, a tavolino)

Il più giovane atleta a vincere la classifica a punti fu Giuseppe Saronni nel 1979, all'età di 21 anni e 257 giorni. Il più anziano fu Mario Cipollini nel 2002, a 35 anni e 72 giorni.


La maglia ciclamino oggi 

Assente il vincitore delle ultime due edizioni, Jonathan Milan, resta molto accreditato il secondo classificato dello scorso anno, ovvero Kaden Groves della Alpecin-Deceuninck, ma anche il velocista di punta della Visma | Lease a Bike, Olav Kooij, già in grado di vincere nella tappa di Napoli l'anno scorso. 

Attenzione anche agli all-arounder Wout van Aert e Mads Pedersen (Lidl-Trek): entrambi sono in grado di fare punti sia in volata che nelle tappe mosse, come anche si entrare nelle fughe per fare incetta di traguardi volanti, o addirittura raccogliere punti anche a cronometro (specialmente nella prima). Tuttavia Van Aert probabilmente nelle volate di gruppo si dedicherà ad aiutare Olav Kooij, motivo per cui è difficile che potrà lottare per la vittoria finale, se il compagno, a differenza dello scorso anno, terminerà la corsa (ma del resto lo stesso Van Aert non ha terminato per diversi motivi gli ultimi due Grandi Giri a cui ha partecipato). 

In assenza di Tim Merlier (vincitore di tre tappe lo scorso anno e terzo in graduatoria), la Soudal Quick-Step potrebbe provare a competere nella classifica con Paul Magnier o a Ethan Hayter. Tra gli azzurri il più accreditato per fare bene nelle volate dovrebbe essere Matteo Moschetti (Q36.5).

La Maglia Ciclamino indossata da Tim Merlier al Merlier Giro d’Italia 2024 ©Lukáš Ronald Lukács
La Maglia Ciclamino indossata da Tim Merlier al Giro d’Italia 2024 ©Lukáš Ronald Lukács via X
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