
Viviani e De Buyst in testa alla Sei Giorni di Gand: stasera il gran finale
Per Viviani sarà l’ultima gara della carriera prima del nuovo ruolo da team manager delle nazionali azzurre
Jasper De Buyst ed Elia Viviani arrivano alla serata finale della Sei Giorni di Gand da leader. La coppia italo-belga ha sfruttato al massimo la penultima nottata al Kuipke: grazie al bonus dei 200 punti e alla vittoria nell’eliminazione a squadre, è riuscita a scavalcare la coppia belga Lindsay De Vylder–Fabio Van den Bossche, che a loro volta la sera precedente avevano superato Yoeri Havik e Jules Hesters, ora terzi. De Buyst-Viviani hanno chiuso la penultima giornata con una tornata di vantaggio e 247 punti, un margine importante in vista della “chase” conclusiva di questa sera, sempre la prova più imprevedibile della settimana.

Le Sei Giorni si corrono tradizionalmente a coppie, ma non c’è soltanto la madison. Alcune specialità – come appunto l’eliminazione a squadre – prevedono la presenza in pista di entrambi i corridori; altre gare, pur essendo individuali come le prove a cronometro, assegnano punti che vanno comunque alla classifica della coppia. È questa combinazione di discipline, continui cambi di ritmo e strategie condivise a rendere il format così particolare e spettacolare.

Nella manifestazione femminile, la Fashion for Cycling Ladies Cup, che si disputa su due sole serate parallelamente alla Sei Giorni, la seconda e ultima giornata ha visto Anita-Yvonne Stenberg e Lotte Kopecky dividersi nuovamente i successi: la norvegese ha vinto l’eliminazione, mentre la campionessa del mondo si è imposta nella corsa a punti.
Il fascino del Kuipke
La Sei Giorni di Gand si corre nel velodromo Kuipke, un velodromo unico nel suo genere: soli 166,66 metri, che lo rendono tecnico, nervoso e spettacolare. La storia dell’impianto è lunga più di un secolo.
Il primo anello risale al 1913: una pista ciclabile di 210 metri costruita dentro il Palazzo Floreale, sempre nel Parco Cittadella, anche se non nello stesso punto dell’attuale velodromo. Nel 1922 arrivò una pista smontabile, un concetto che è rimasto fino a oggi, mentre la versione definitiva del Kuipke, quella che conosciamo, è stata realizzata negli anni Sessanta. È proprio la sua dimensione ridotta a renderlo un velodromo “da manico”, dove ogni errore si paga.
L'ultimo ballo (questa volta definitivo) di Viviani
Per Viviani è un’ultima volta speciale: questa gara chiude definitivamente la sua carriera agonistica, il cui finale era già stato impreziosito dal titolo mondiale nell'Eliminazione ai mondiali su Pista di Santiago del Cile, un mese fa. Dalla prossima stagione infatti diventerà team manager di tutte le nazionali italiane, secondo il nuovo assetto federale approvato ieri da Federciclismo. Un passaggio di consegne che vede l’azzurro succedere a Roberto Amadio, e che segna l’inizio di una nuova fase professionale dopo una carriera di oltre quindici anni di successi tra pista e strada.
