Mattias Skjelmose sul traguardo dell'Amstel Gold Race 2024 © Domestique / Harry Talbot
Professionisti

Ayuso punta alle Ardenne, Skjelmose: "Pensavo di essere l'unico leader"

Lo spagnolo consegna una nota ai giornalisti presenti: "Ringrazio la UAE per avermi formato come professionista"

12.12.2025 18:53

Continuano le tensioni in casa Lidl-Trek: dopo aver messo frettolosamente a tacere le discussioni divampate dopo la notizia del trasferimento di Juan Ayuso al team tedesco-statunitense, un'altra gaffe della squadra getta benzina sul fuoco durante la conferenza stampa.

Mattias Skjelmose: 

Il venticinquenne danese ha rivelato che quest'anno avrà un ruolo di supporto a Juan Ayuso al Tour de France - dove lo spagnolo ha detto di puntare al podio - mentre il focus della sua stagione saranno le Ardenne. Sfuma ancora una volta il Giro d'Italia, gara nella quale Skjelmose ha già rimandato il debutto negli scorsi anni:

La squadra ha deciso che non andrò al Giro: io volevo farlo, ma la squadra ha deciso diversamente. Come ho detto, voglio correre nelle Ardenne e questa cosa non va molto d'accordo col puntare alla classifica del Giro riporta CyclingUpToDate dalla conferenza stampa della Lidl-Trek. “Le Ardenne sono alcune delle mie gare preferite. Ovviamente aver vinto l'Amstel l'anno scorso ha indirizzato molto la mia decisione”.

Mattias Skjelmose fa festa dopo l'arrivo della Amstel Gold Race © Getty
Mattias Skjelmose fa festa dopo l'arrivo della Amstel Gold Race © Getty

Ciò che la squadra, evidentemente, non aveva comunicato al danese è ch anche Juan Ayuso sarà presente alla Freccia Vallone e e alla Liegi-Bastogne-Liegi: “Non lo sapevo” ha risposto Skjelmose ai giornalisti. “Non sono stato avvisato. Mi è stato detto che sarei stato l'unico leader nelle Ardenne”. Skjelmose si è poi affrettato ad affermare che i suoi rapporti con la squadra sono buoni, che le decisioni vengono prese di comune accordo e non si immaginerebbe in nessun altro team, ma il classe 2000 non ha ancora firmato l'estensione contrattuale al 2028 che Daniel Benson aveva dato per sicura. 

Per come appaiono i fatti, non sarebbe la prima volta che la squadra difetta nella comunicazione verso uno dei suoi corridori di punta: il polverone mediatico alzato dal danese al momento dell'annuncio del trasferimento di Ayuso ne è la prova, e le cose non sembrano migliorate da allora.  

La nota di Juan Ayuso: “A settembre ho detto qualcosa che non pensavo”

Dal canto suo, Juan Ayuso ha pensato innanzitutto a ricucire lo strappo mediatico con la UAE Team Emirates, consegnando ai giornalisti presenti alla conferenza stampa una nota di ringraziamento alla squadra che lo ha lanciato nel mondo del professionismo.

Vorrei iniziare questa conferenza stampa con un ringraziamento all'intero team e all'organizzazione UAE. Il tempo trascorso alla UAE Team Emirates mi ha formato e rimarrà sempre una parte fondamentale della mia carriera di sportivo.

Durante questi anni di formazione sono diventato un professionista, ho appreso la disciplina e imparato ad avere obiettivi ambiziosi. La squadra, in particolare il Presidente Matar e Mauro Gianetti, hanno contribuito al mio successo e mi hanno aiutato a essere il corridore che sono oggi. Vorrei anche accennare e chiudere una volta per tutte la questione aperta a settembre. In quel momento ho detto qualcosa in cui non credevo, essendo molto nervoso e sotto pressione. Ciò che ho detto non riflette i miei veri sentimenti e considero la questione chiusa

Volevo chiudere questo capitolo della mia carriera in buoni termini con la UAE Team Emirates, ringraziare tutti per il supporto durante il mio tempo con loro: posso solo augurare loro il meglio per il futuro” si legge nella nota consegnata dallo spagnolo ai giornalisti.

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