Mattias Skjelmose © Paris-Nice
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Skjelmose: “Se Ayuso ha avuto difficoltà ad aiutare Tadej, non so se aiuterà me"

I dubbi sulla futura convivenza tra i due capitani per i Grandi Giri iniziano ancora prima dell'effettivo trasferimento dello spagnolo alla Lidl-Trek

27.09.2025 12:23

Mattias Skjelmose (Lidl-Trek) parla chiaro riguardo al recente e chiacchierato movimento di mercato della sua formazione: il prossimo arrivo in Lidl-Trek di Juan Ayuso (UAE Team Emirates-XRG) non sembra essere infatti particolarmente gradito al danese.

Skjelmose: “Se Ayuso ha avuto difficoltà ad aiutare Tadej, non so se aiuterà me”

È stato strano che la squadra non mi abbia avvisatoha dichiarato il capitano della Lidl-Trek in un'intervista concessa alla danese TV2. “L'ho scoperto abbastanza presto, ma senza che la squadra me lo dicesse. È stato strano, sarà anche emozionante, una nuova sfida”. Negli ultimi due anni, la formazione statunitense ha puntato molto su Skjelmose per i grandi giri, anche se con alterne fortune: dopo la maglia bianca e il quinto posto alla Vuelta a España 2024, infatti, è arrivato il ritiro per una caduta al Tour de France 2025. “La squadra ha detto che crede in me, ma non capisco cosa c'entri l'arrivo di Ayuso in tutto questo” prosegue Skjelmose. “Da due anni mi dicono che costruiranno una squadra attorno a me, ma non credo che sia arrivato come gregario. Vedremo cosa accadrà".

Juan Ayuso vince a Huesca ©La Vuelta (Foto Sprint Cycling)
Juan Ayuso vince a Huesca ©La Vuelta (Foto Sprint Cycling)

I dubbi principali vengono guardando al recente passato dello spagnolo in veste di gregario o co-capitano: “Abbiamo gli stessi obiettivi. Se Ayuso ha difficoltà ad aiutare Tadej, non so se aiuterà me. Ma forse semplicemente non ha avuto una buona esperienza in UAE. In realtà non lo conosco e non so cosa sia successo lì. Spero che potremo aiutarci a vicenda”. Skjelmose ha comunque chiarito che non sarà lui a mettersi in secondo piano. “Se dicono che Ayuso è il leader e io un gregario al Tour? Potrebbe essere che io non partecipi al Tour”, ha risposto ridendo. “Non lo so, vedremo al momento opportuno, manca ancora molto al Tour” ha concluso.

La risposta del DS Lidl-Trek Kim Andersen

Alle dichiarazioni del danese hanno fatto seguito quelle del DS della Lidl-Trek Kim Andersen: “Come ho già detto a Mattias, è un naturale sviluppo da parte della squadra. Io ho fiducia in Mattias e lui crede in sé stesso. Siamo pronti ad affrontare la sfida”.

Pensiamo che sia un vantaggio avere due uomini in grado di lottare: al Tour de France bisogna quasi sempre portare due capitani, nel caso uno dei due si debba ritirare” ha proseguito il DS della Lidl-Trek. “Quasi tutte le squadre hanno due capitani, che poi devono dimostrare chi sia il migliore. Sarebbe più semplice se ce ne fosse uno solo, ma è troppo rischioso”. Andersen ha poi parlato del prossimo calendario di Skjelmose: “L'anno prossimo Mattias correrà il Giro d'Italia con il pieno sostegno della squadra, ma anche Jonathan Milan e Mads Pedersen hanno i loro obiettivi, quindi è difficile mettere insieme tutti i pezzi del puzzle e fare tutti contenti”. Una situazione non difficile da sbrogliare per la squadra e il direttore sportivo, che però si sbilancia: “Come Mattias, Ayuso è uno dei pochi corridori che rimane davanti quando i due migliori [Pogacar e Vingegaard, nrd] partono. E non dobbiamo dimenticare che Ayuso ha due anni meno di Skjelmose”. 

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