
Alla Vuelta a Burgos è il giorno di Mie Ottestad. Reusser guadagna, Kopecky cade
La campionessa del mondo perde quasi due minuti, la svizzera attacca nel finale e arriva con la campionessa norvegese, vincitirce a Roa de Duero. A 20" Longo Borghini
Doveva essere la tappa più semplice di questa edizione della Vuelta Burgos, ma rischia di lasciare un segno molto profondo sulla classifica finale. A Roa de Duero vince Mie Bjørndal Ottestad, campionessa nazionale norvegese della Uno-X Mobility, protagonista di un attacco nel finale insieme a Marlen Reusser, con un'azione partita dalla capitana della Movistar allo scollinamento dello strappo finale.
Le due hanno tolto una probabilissima volata a Lorena Wiebes e a Elisa Balsamo, ma soprattutto hanno guadagnato oltre venti secondi sulle rivali dirette per la classifica finale, sorprese da un'azione arrivata al momento perfetto dopo una fase di corsa molto intensa. Ancor peggio è andata a Lotte Kopecky, che doveva essere la capitana della SD Worx-Protime, ma ha perso quasi due minuti a causa di una caduta.
Vuelta a Burgos 2025, la cronaca della seconda tappa
C'è qualche saliscendi dopo la partenza da Villalba de Duero, ma non ci sono particolari difficoltà altimetriche per tutte le prime ore di gara. Nella fuga di giornata ci sono Andrea Alzate (Eneicat-CMTeam) e Irene Cagnazzo (BePink-Imatra-Bongioanni), a cui il gruppo concede un massimo di tre minuti prima di andare a chiudere ai -33.
Una decina di chilometri più tardi, una grossa caduta nella parte centrale del gruppo rompe in due la corsa: tra le coinvolte c'è anche Lotte Kopecky, che non va direttamente a terra ma si trova piuttosto attardata e costretta ad inseguire. La campionessa del mondo ha delle compagne di squadra a supportarla, ma la prima parte del gruppo è ormai lanciata verso il finale, e ai -10 ha ancora un minuto da recuperare.
Il UAE Team ADQ prende la testa fino all'Alto de Cerca Peseta (1.3 km al 5.9%), strappo da cui si scollina ad appena sette chilometri dal traguardo, che può scombinare i piani delle velociste rimaste davanti. Elisa Longo Borghini prova quasi subito ad aumentare il ritmo per distanziare ulteriormente Kopecky (ormai a 1'25") e mettere alla prova le rivali di classifica rimaste con lei. Inizialmente la seguono solo Elise Chabbey (FDJ-SUEZ) e Marlen Reusser (Movistar), poi poco si accodano anche Yara Kastelijn (Fenix-Deceuninck) e le due capitane della Uno-X Mobility, Katrine Aalerud e Mie Bjørndal Ottestad.
Dopo la cima del gpm c'è un altro breve tratto di plateau prima della discesa, e ai -6.8 Marlen Reusser accelera dalla testa del gruppo, cogliendo tutte di sorpresa. Ottestad è l'unica a rimanerle a ruota, e le due prendono subito un buon vantaggio. Wiebes è isolata e non ha compagna che possono aiutarla a chiudere, ma nemmeno UAE e Lidl-Trek riescono a ridurre a sufficienza il distacco, che all'ultimo chilometro è di una ventina di secondi.

Reusser tira maggiormente per guadagnare il più possibile in classifica, e la campionessa norvegese ne può sfruttare la scia nelle ultime centinaia di metri per vincere nettamente lo sprint. Per Ottestad è la prima vittoria in carriera in una corsa World Tour, che le vale anche la maglia viola di leader della classifica generale.
Il secondo gruppo chiude a 18", con Wiebes a vincere lo sprint per il terzo posto davanti a Elisa Balsamo. Il distacco è lo stesso che dovrà colmare Longo Borghini da Reusser nelle prossime due tappe, mentre Juliette Labous (FDJ-SUEZ), Antonia Niedermaier (Canyon//SRAM zondacrypto) e le altre candidate al podio che si trovano a 24" dalla capitana della Movistar e a 28" da Ottestad, che non va comunque tagliata fuori dal discorso per la generale. Arriva a 1'46" il gruppo Kopecky, che invece dovrà quasi certamente rinunciare a qualsiasi ambizione di classifica. Si attendono risposte domani dal Picón Blanco.