
Eschborn-Frankfurt ancora indigesta ai velocisti puri: vince Matthews su Magnus Cort
L'australiano torna alla vittoria a Francoforte, resistendo agli attacchi e superando allo sprint Magnus Cort-Nielsen in una corsa selettiva
Si è rivelata ancora una corsa ostica ai velocisti puri la Eschborn-Frankfurt 2025, tanto che a vincerla è stato il prototipo dello sprinter atipico, ovvero Michael Matthews. L'australiano è arrivato oggi alla sua quarantatreesima vittoria, la prima di questa stagione e la trentesima di levatura World Tour. Il classe 1990 ha regolato un drappello di una trentina di corridori che si è selezionato sull'ultima asperità di giornata, e nel quale non si trovavano i due grandi favoriti della corsa, ovvero Jasper Philipsen e Thibau Nys. Il grande rivale rimaneva così Magnus Cort-Nielsen, che è stato battuto da uno sprint ruvido di Matthews.
Eschborn-Frankfurt 2025, la cronaca
La corsa prendeva il via da Eschborn per arrivare a Francoforte sul Meno dopo 198.7 chilometri: in mezzo una sequenza di salite impegnative con il Feldberg (7.6 km al 6.5%) da ripetere due volte e il triplo passaggio sul Mammolshain (2.3 km all'8.3%), l'ultima delle quali a 36 km dal traguardo.
Dopo una dozzina di chilometri dal via Laurence Pithie (Red Bull-BORA-hansgrohe) e Pierre Thierry (Arkéa-B&B Hotels), 22 anni il primo e 21 il secondo, hanno preso il largo in una fuga solitaria, con il gruppo che ha lasciato fare concedendo ben 6' dopo soli dieci chilometri.
Dopo il primo passaggio sul Mammolshain (intorno ai -115 dall'arrivo) Pithie ha però dovuto lasciare la ruota del compagno di fuga, che a sua volta è stato ripreso dopo il secondo passaggio, ai -98.
Subito dopo il gruppo affrontava il secondo passaggio sul Feldberg: qui Uno-X Mobility e Jayco AlUla, le squadre di Magnus Cort e Michael Matthews hanno operato il forcing che è costato caro a molti velocisti, tra cui Jasper Philipsen (Alpecin–Deceuninck), Max Kanter (XDS Astana), Tobias Lund Andresen (Picnic PostNL), Paul Magnier (Soudal Quick-Step) ed Ethan Vernon (Free Palestine) ma anche a Thibau Nys (Lidl-Trek).
A questo punto non restava che un ultima salita per evitare lo sprint del gruppo ristretto, ovvero l'ultimo passaggio sul Mammolshain. Qui Neilson Powless (EF Education-EasyPost) ha mostrato un accenno di attacco, poi Albert Withen Philipsen (Lidl-Trek) ha proseguito il forcing, poi proseguito da Alessandro Covi (UAE Emirates-XRG), senza però creare alcun margine. Sul falsopiano successivo sono invece riusciti a prendere un piccolo margine Maximilian Schachmann (Soudal Quick-Step), insieme a Gregor Mühlberger (Movistar) e Andreas Leknessund (Uno-X Mobility). I tre hanno preso una manciata di secondi (non più di 15") e hanno resistito fino ai -17 km dall'arrivo. Dietro diversi hanno cercato di rientrare su di loro, come Nico Denz (Red Bull-BORA-hansgrohe), ma anche Powless, stoppato da Fredrik Dversnes (Uno-X Mobility).
Nonostante due tentativi della Red Bull-BORA-hansgrohe negli ultimi dieci chilometri, prima con Denz e poi con Emil Herzog negli ultimi 3.5 km, i 35 corridori che componevano la testa della corsa si sono giocati la vittoria allo sprint. A lavorare di più in testa è stata la Uno X, che era in superiorità numerica: Dversnes ha pilotato Magnus Cort agli ultimi 200 metri, ma l momento giusto Matthews è stato lesto a uscire all'esterno e passare davanti al norvegese, senza che questo potesse rimontarlo. Terza posizione per Jon Barrenetxea (Movistar), mentre Stefano Oldani (Cofidis) ha chiuso settimo.
