
Giro d'Italia 2025 - 13a tappa: le trappole dei Berici
Frazione collinare non troppo impegnativa, che presenta molte asperità tutte con tratti in doppia cifra. Il percorso, le nostre previsioni, orari e appuntamenti tv
Al Giro d'Italia 2025 torna una frazione insidiosa in cui tenere gli occhi aperti, ma non tremendamente difficile. In avvio della 13a tappa si lambiscono i Colli Euganei, salendo dopo una trentina di km il tosto Passo Roverello (più dura del dato ufficiale: 4.1 km al 7.1%, max 12%), ma per le fasi decisive tutto è rimandato al finale, visto che servono 80 km perfettamente pianeggianti per arrivare ai piedi dei Colli Berici e incontrare di nuovo un po' di pendenza: si sale a Pozzolo (1.1 km all'8.3%, max 13%), Garzola (600 mt al 9%, max 14%) e soprattutto al GPM di San Giovanni in Monte, salita lunga ed impegnativa (5 km al 6.7%), con un primo tratto di quasi 3 km all'8.5% (max 13%). Tuttavia da fine discesa mancano ancora 38.4 km all'arrivo e ne servono 17 prima di tornare a salire, quindi difficilmente succederà qualcosa di importante: potrebbe però essere un momento decisivo se la tappa se la giocasse la fuga del mattino. Per gli ultimi km tutto è affidato al doppio passaggio su Monte Berico (1.1 km al 7.5%, max 12%), in vetta al quale è posto il traguardo, ma anche allo strappo di Arcugnano (1.6 km al 7.7%, max 13%) che assegna abbuoni quando mancano soltanto 10.4 km all'arrivo. Dalla fine della discesa bastano 6 km per imboccare di nuovo lo strappo finale.
Le salite di oggi
Anche oggi vi proponiamo i dettagli di tutte le principali difficoltà approfittando delle tracce pubblicate dall'organizzazione su Strava. In questo modo si riesce bene a cogliere come tutte le salite presenti hanno prolungati passaggi in doppia cifra che si prestano a colpi di mano.


Gli ultimi km

Fari puntati su…
A Matera le volate sono sempre piuttosto complicate, ma quest'anno la quantità di difficoltà altimetriche negli ultimi km sarà ancora superiore rispetto al solito. Sullo stesso finale (con lo strappo di San Vito a 2 km dal traguardo) vinse nel 2020 Arnaud Démare, regolando un gruppo comunque già ridotto a meno di 60 unità. La maggiore difficoltà dei km precedenti (pensiamo alle dure rampe di Montescaglioso e al transito nel centro di Matera) lascia pensare che a maggior ragione a fianco dei velocisti più resistenti possano giocarsi il successo anche corridori da Ardenne. Non dimentichiamoci che a differenza anche delle dure tappe albanesi, il traguardo sarà esso stesso in sensibile pendenza, fatto che alza notevolmente le possibilità di un corridore come Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team). Sarebbe un traguardo fantastico anche per Wout van Aert (Team Visma | Lease a Bike), che però non appare certo in condizione, quindi toccherà forse ad Olav Kooij stringere i denti per giocarsi le sue carte, visto anche che a Lecce è stato forse il più veloce, pur finendo solo al secondo posto.
Il favorito numero uno rimane comunque Mads Pedersen (Lidl - Trek), che su un traguardo del genere ha qualcosa in più degli altri velocisti puri. Più difficile pensare che Kaden Groves (Alpecin - Deceuninck) e Paul Magnier (Soudal Quick-Step) possano addirittura essere nel primo gruppo, guardando a come sono andate le tappe in Albania ed anche a quanto erano lontani dalle prime posizione nel primo sprint a ranghi compatti di questo Giro. Viceversa molto probabilmente rivedremo nelle prime posizioni Corbin Strong (Free Palestine - Premier Tech) e Orluis Aular (Movistar Team).
In casa Tudor Pro Cycling Team se Maikel Zijlaard (ottimo terzo a Lecce) dovesse risentire delle salite poste nel finale, potrebbe entrare in azione il più versatile Rick Pluimers. In teoria anche Ben Turner (INEOS Grenadiers), sorprendentemente 9° in una volata per velocisti puri, potrebbe giovare del finale complicato, ma dovrà avere una gamba migliore di quella palesata in Albania, dove si è staccato in occasione sia della prima che della terza tappa.
Potrebbero comparire nell'ordine d'arrivo anche molti outsider che non si dicono propriamente velocisti, proprio come avvenuto a Tirana e Valona: è il caso dei già piazzati Diego Ulissi, Nicola Conci e Christian Scaroni (XDS Astana Team), Richard Carapaz (EF Education - EasyPost), Francesco Busatto (Intermarché - Wanty), Filippo Fiorelli e Martin Marcellusi (VF Group - Bardiani CSF - Faizanè), Stefano Oldani (Cofidis), Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Brandon Smith Rivera (INEOS Grenadiers), Davide De Pretto (Team Jayco AlUla) e Max Poole (Team Picnic PostNL). Menzioniamo anche Quinten Hermans (Alpecin - Deceuninck) che potrebbe sostituire Groves se si staccasse in salita.
Chiudiamo sottolineando che anche gli uomini di classifica dovranno stare attenti se il finale risultasse selettivo, nonché ricordando che i due grandi favoriti Primož Roglič (Red Bull - BORA - hansgrohe) e Juan Ayuso (UAE Team Emirates - XRG) sono molto veloci e potrebbero anche andare in cerca di abbuoni, come hanno già fatto in occasione del Red Bull KM.
Giro d'Italia 2025, gli orari della tredicesima tappa
Il transito dal km0 è in programma alle 13:05, mentre l'arrivo è previsto tra le 17:00 e le 17:30. La tappa sarà trasmessa in tv sia dai canali in chiaro Rai (su Rai Sport dalle 12:45 alle 14:00, poi su Rai 2 dalle 14:00 alle 17:55), sia su Eurosport e Discovery+ (dalle 12:45 alle 17:45).