
Van Aert doma le strade bianche del Giro, Del Toro in rosa!
Roglič coinvolto in una caduta e vittima di una foratura a 45km dal traguardo perde 2'22" dal messicano e 1'15" da Ayuso
Si chiude col botto e una classifica (quasi) stravolta la prima settimana del Giro d'Italia 2025: la tappa delle Crete senesi regala a Wout van Aert (Visma-Lease a Bike) la prima vittoria nella Corsa Rosa e la prima maglia di leader nella storia a un messicano, Isaac Del Toro (UAE Team Emirates-XRG), giunto sul traguardo in seconda posizione con oltre 5' di vantaggio sulla maglia rosa Diego Ulissi (XDS-Astana). Esultano Van Aert, che forse vede una luce in fondo al tunnel nel quale sembrava precipitato, e la UAE Team Emirates, che occupa ora prima e seconda posizione in classifica generale, con Juan Ayuso a 1'13" da Del Toro. Il ventunenne centramericano è stato l'iniziatore di un attacco arrivato a 50km dal traguardo, proprio nel momento di maggior difficoltà di Primož Roglič (RedBull-BORA-hansgrohe): vittima di una caduta non causata da lui, lo sloveno ha forato pochi chilometri dopo, rimanendo con il solo Giulio Pellizzari a poterlo aiutare in un'affannosa rincorsa che si è tradotta in un ritardo sul traguardo di 2'22" e in sette posizioni perse in classifica generale. Terzo al traguardo un grande Giulio Ciccone (Lidl-Trek), che ha resistito al forcing di Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) sullo strappo di via Santa Caterina, per poi infilarlo con un sorpasso da MotoGP.
Il percorso
Frazione di 180.1km da Gubbio a Siena, con cinque settori per 29.6km di strade bianche negli ultimi 68km. Dopo un inizio veloce, lo sprint intermedio di Mercatale anticipa il GPM di terza categoria di La Cima (4.9km al 6.8%, max 10%). Da lì una serie di strappi e dentelli, come quello di Sinalunga (800m al 10%, max 15%) in cima al quale è posto un traguardo volante. Prima di arrivare agli sterrati altre due salite, Poggio del Castagnolo (3.5km al 5%, max 12%) e Colombaio (1.7km al 4%, max 10%), e gli zampellotti di Montisi e San Giovanni d'Asso. Il primo settore (8km) è aperto dallo strappo del Poggione (600m al 6.5%), seguito da una discesa tecnica con l'immediata risalita a Pieve a Salti (2km al 5.8%, max 10%). Pochi km pianeggianti anticipano il secondo settore (9.3km), con la salita di Serravalle (2.3km al 3.8%, max 11%). Il terzo settore (9.4km), il più duro, presenta lo strappo di Panìco (500m al 9%, max 12%) e la lunga salita di San Martino in Grania (5.9km al 2.8%; max 12%, punte fino al 15%), GPM di quarta categoria. Nei km successivi altri strappi, come quello verso Monteaperti (500m al 6%, max 10%), anticipano il quarto settore (600m), tutto in salita verso Vico d'Arbia (500m al 10.4%, max 20%), seguito dalla dura ascesa in asfalto lungo la strada di Pieve a Bozzone (20%) e dall'ultimo settore (2.4km) di Colle Pinzuto (2.2km al 4.4%, max 15%), in vetta al quale si trova il Red Bull KM (-14km all'arrivo). I corridori affronteranno infine la collina dell'Osservanza (2km al 4%), lo strappo di Vico Alto (400m al 9%) e la salita a Palazzo Diavoli (1.2km al 5%), con la discesa dei Cappuccini che precederà il muro di Via Santa Caterina (max 16%), prima delle curve in lieve discesa nel centro storico e dell'ingresso in Piazza del Campo.
Giro d'Italia 2025, la cronaca della nona tappa
Pronti via quattro uomini evadono dal peloton: sono Kaden Groves e Quinten Hermans (Alpecin Deceuninck), Milan Fretin (Cofidis) e Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale). Alle loro spalle scattano Taco van der Hoorn (Intermarché Wanty) e Luke Lamperti (Soudal Quick-Step), che, grazie ad un rallentamento, si riportano sulla testa della corsa a 161.5km dal traguardo. Intanto il gruppo si dispone su tutta la sede stradale, senza che nessun altro corridore provi ad andare all'attacco. Dopo un iniziale momento di stallo, sono gli uomini della maglia rosa Diego Ulissi (XDS-Astana) a guidare il peloton. Il vantaggio dei fuggitivi, che aveva sfiorato i 3' nella fase di inseguimento, inizia però lentamente a calare per il controllo in gruppo da parte dei corridori della Q36.5 di Tom Pidcock.

Salto di catena per De Bondt, che rientra sulla testa della corsa a 137km dal traguardo, vincendo poi lo sprint intermedio di Mercatale su Van der Hoorn e Fretin. Il vantaggio dei battistrada torna a salire in vista della salita verso il GPM di La Cima con 2'30" di vantaggio sul gruppo, dove in salita tira anche la UAE Team Emirates. Hermans è il primo a scollinare su Van der Hoorn e De Bondt, quando la fuga ritiene ancora 1'30" sul gruppo. Fretin cade a 124km dal traguardo, ma riesce facilmente a rientrare sulla testa della corsa. I km successivi sono la quiete prima della tempesta, con il vantaggio del gruppetto di testa che oscilla sempre tra 1'30" e 1'50". De Bondt vince anche lo sprint intermedio di Sinalunga, mentre le squadre degli uomini di classifica iniziano a preparare l'avvicinamento ai settori di sterrato. I battistrada entrano nel primo settore con 1'39" di vantaggio sul gruppo, in testa al quale si porta Wout van Aert, che sgasa nella curva a destra che immette sullo sterrato con Primož Roglič francobollato alla sua ruota. Joshua Tarling (INEOS Grenadiers) è tra i primi in testa, subito rilevato da Mads Pedersen (Lidl-Trek), mentre è già nelle retrovie del gruppo la maglia rosa Ulissi. La fiammata del gruppo demolisce il vantaggio dei battistrada, che scende sotto il minuto: fora Fretin e si stacca De Bondt, mentre davanti rimangono Hermans, Van der Hoorn e Lamperti, con gli ultimi due che si staccano prima della fine del settore di Pieve a Salti. Riesce invece a rientrare Groves, che si impegna per il proprio compagno di squadra, amministrando il poco vantaggio rimasto loro.
La Bahrain-Victorious prende il comando delle operazioni in testa al gruppo all'inizio del settore di Serravalle: proprio all'ingresso di questo settore cade Michael Storer (Tudor), mentre pochi chilometri dopo va giù Lucas Hamilton (INEOS Grenadiers), coinvolgendo un uomo della UAE, Tom Pidcock, ma soprattutto Primož Roglič.
È proprio in quel momento che arriva l'attacco di Isaac Del Toro: il messicano emerge solitario dalla polvere a 50km dal traguardo, andando a riprendere Groves e Hermans. Dietro di lui un terzetto della INEOS cerca di riprendere la sua ruota con Van Aert al seguito. Roglič intanto ritrova Giulio Pellizzari (RedBull-BORA-hansgrohe) per cercare di recuperare il minuto di svantaggio già accumulato: lo sloveno, però, fora pochi km dopo ed è costretto ad una nuova battuta d'arresto.
A 41km dal traguardo Hermans e Groves si staccano dalla testa della corsa: si forma quindi un quintetto con Del Toro, Van Aert, Thymen Arensman, Brandon Rivera ed Egan Bernal (INEOS Grenadiers): questi uomini hanno 45" sul gruppo dei favoriti con Juan Ayuso, Giulio Ciccone, Richard Carapaz e Antonio Tiberi, nel quale è la stessa UAE a impegnarsi per distanziare Roglič, che si trova a circa 40" dopo aver riagganciato il gruppo Pidcock, anche lui vittima di una foratura insieme a Derek Gee (FreePalestine). Arensman fora sul terzo settore, staccandosi, mentre dal gruppo Ayuso arriva l'attacco di Mathias Vacek (Lidl-Trek) e Chris Harper (Jayco-AlUla), che cercano di rientrare sui battistrada: il ceco rimane presto solo all'inseguimento dei battistrada, mentre al GPM di San Martino in Grania passa per primo Bernal su Van Aert e Del Toro.
Vacek riesce a rientrare sulla testa della corsa a 22km dal traguardo: poco dopo il suo riaggancio, sul settore di Montaperti, Del Toro attacca in salita a 20.3km dal traguardo. Molla Rivera, mentre Van Aert gli va dietro con facilità: si staccano inizialmente anche Bernal e Vacek, che riescono a rientrare dopo un paio di chilometri. Roglič, intanto, perde quasi un minuto dal gruppo Ayuso: lo sloveno decide allora di provare a rientrare in solitaria, ma la sua azione non è efficace.
Vantaggio di 1' per la testa della corsa all'imbocco del settore di Colle Pinzuto dove Del Toro allunga di nuovo in progressione con un coriaceo Van Aert a ruota: Vacek e Bernal si staccano, perdendo velocemente 20" e i due di testa si involano, con Del Toro che conquista anche 6" di abbuono al Red Bull KM.
Van Aert rimane passivo a ruota del messicano, mentre Vacek perde le ruote di Bernal, che viene a sua volta recuperato dal gruppo Ayuso, dove ormai tira anche la Lidl-Trek, a 6km dal traguardo. I due in testa si parlano e Del Toro rimane davanti, affrontando in testa anche lo strappo di via Santa Caterina, dove Van Aert regge il passo del messicano. Wout van Aert allunga poi tra le curve del centro storico di Siena, passando Isaac Del Toro e arrivando vittorioso al traguardo. Dietro di loro, allungo su via Santa Caterina di Richard Carapaz, sulla cui ruota è appostato Giulio Ciccone: l'abruzzese passa l'ecuadoriano all'interno nell'ultima curva, sprintando per la terza posizione. Juan Ayuso arriva sul traguardo a 1'07"; il gruppo Roglič perde 2'22", a oltre 5' la maglia rosa Diego Ulissi.