 
            Vuelta a España 2025, 13a tappa: è l'ora di Sua Maestà, l'Angliru
La tappa è lunga e nemmeno unipuerto, ma quando c'è questo traguardo, la corsa vive tutta per l'impennata finale. Il percorso, le nostre previsioni, orari e appuntamenti tv
Il chilometraggio della 13a tappa della Vuelta a España 2025 è da tappone, ma probabilmente niente succederà prima del gigante finale, anche se preceduto da altre salite ripide. I primi 145 sono semplicissimi con pochissime ondulazioni in avvio e dopo Nava, poi la strada impenna una prima volta verso l'Alto La Mozqueta (6.3 km all'8.4%, max 12%). Segue una discesa tecnica di oltre 7 km, quindi una decina di km di falsopiano a scendere e altri 6.5 km di pianura per arrivare ai piedi del tradizionale preambolo all'Angliru, l'Alto del Cordal: sono 5.5 km all'8.8%, formati da tre rampe in doppia cifra (max 14%) separate da tratti più semplici. Un'altra discesa molto insidiosa, spesso fondamentale per l'approccio della salita finale, porta direttamente ai piedi dell'Angliru: la salita misura formalmente 12.4 km, ma di fatto inizia un po' prima; la pendenza media del 9.7% è peraltro falsata dal tratto in discesa che porta al traguardo (circa 500 metri al -4%). La salita inizia con un tratto di circa 5 km al 7.5% che apre le danze e a cui si arriva già inchiodati dalle salite precedenti; dopodiché alcune centinaia di metri quasi pianeggianti portano ai piedi dell'ultima impennata di circa 6.5 km al 13% e punte fino al 23%; il tratto più duro (1 km al 18%) termina a 2 km dal traguardo, poi la strada si ristabilizza su pendenze leggermente più umane (media 13%) per un km abbondante, fino a spianare poco dopo la flamme rouge.
Le salite

Fari puntati su…
Un arrivo come questo è tanto temuto quanto ambito. Per questo è probabile che Jonas Vingegaard (Team Visma-Lease a Bike) è voglia tenere chiusa la corsa e trionfare qua in maglia di leader. Sarà interessante vedere alla prova Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team), a cui le pendenze estreme in sé per sé potrebbero piacere, ma è ancora tutta da testare per una scalata così lunga. Attenzione all'avversario più temuto da Vingegaard, ovvero João Almeida (UAE Team Emirates-XRG): se è vero che questa è una ghiotta occasione per il danese di attaccare e far valere le sue doti di scalatore, è anche verso che l'Angliru è una di quelle salite che vanno gestite con cura, arte di cui il portoghese è maestro indiscusso.
Per tutti gli altri uomini ancora più o meno in classifica - ovvero Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Giulio Ciccone (Lidl-Trek), Giulio Pellizzari e Jai Hindley (Red Bull - BORA - hansgrohe), Matthew Riccitello (Free Palestine - Premier Tech), Egan Bernal (INEOS Grenadiers), Junior Lecerf (Soudal Quick-Step) - questo sarà un giorno in cui compare cosa si vuol fare da grandi, ovvero se davvero vale la pena di lottare per un piazzamento nella seconda metà di Vuelta, oppure uscire dalle posizioni alte in cerca del successo parziale.
Dopodiché non si può escludere, come già avvenuto più volte, che la fuga del mattino vada in porto. In casa UAE, dopo i tre successi di Jay Vine e Juan Ayuso, potrebbe essere il turno Marc Soler; tra i nostri attenzione a Marco Frigo (Free Palestine-Premier Tech), Antonio Tiberi (Bahrain-Victorious) e Gianmarco Garofoli (Soudal Quick-Step).
 
Vuelta a España 2025, gli orari della tredicesima tappa
Il transito dal km 0 è in programma alle 12:10, mentre l'arrivo è previsto tra le 17:15 e le 17:45. La tappa sarà trasmessa in tv su Eurosport e Discovery+ dalle 14:30 alle 18:00.

