Marianne Vos alla partenza della cronosquadre ©La Vuelta Femenina by Carrefour.es (Foto Cxcling)
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Caos alla cronosquadre della Vuelta, perché la Visma è partita senza Imogen Wolff

Dal ritardo della Movistar (multata) al controllo prima della partenza, Uno-X e Visma perdono tempo. Ferrand-Prévot: "I commissari non ci hanno preso sul serio"

05.05.2025 12:24

Succede sempre qualcosa di fuori dall'ordinario nelle cronosquadre a Barcellona. Questa volta, nella prima tappa della Vuelta Femenina 2025, a farne le spese sono soprattutto Uno-X Mobility e Visma Lease a Bike, che perdono più secondi del previsto dalla Lidl-Trek a causa di un'incomprensione tra squadre e commissari di gara. Un problema organizzativo che ha causato situazioni abbastanza incomprensibili alla partenza.

Cosa è successo alla partenza della cronosquadre della Vuelta

Si può ricostruire quanto accaduto a partire dal comunicato diramato dalla giuria al termine della tappa. A essere sanzionata è stata la Movistar, con una multa a carico delle sette partenti e del direttore sportivo Jorge Sanz, colpevoli di essere arrivate in ritardo al controllo delle biciclette prima della partenza, fissato 15 minuti prima del via. Il ritardo potrebbe essere stato causato da un problema occorso a Cat Ferguson, che è regolamente partita con le compagne ma si è quasi subito staccata in seguito a una foratura. 

In ogni caso, non sarebbe stata questa l'origine dei problemi successivi: Kelvin Dekker, l'altro direttore sportivo della squadra spagnola, ha spiegato che al momento del loro arrivo era ancora in corso il controllo alla formazione precedente: “Loro sono salite sul podio 10-20 secondi prima della partenza, la nostra ultima atleta (Ana Vitória Magalhães) è salita sul podio 5 secondi prima della partenza. Dopodichè la situazione è andata sempre peggio.”

Il ritardo ulteriormente accumulato della Movistar è stato probabilmente sottovalutato dall'unico commissario UCI predisposto al bike check, che non ha particolarmente accelerato le operazioni, né tantomeno è stata presa la decisione di rinviare di qualche secondo la partenza delle squadre successive. La Uno-X è partita dieci secondi dopo rispetto all'orario previsto: “Abbiamo dovuto aspettare e il nostro checkpoint non era pronto in tempo. Non avevamo idea di quando saremmo dovute partire, nessuno ci ha indicato il tempo. Non eravamo nella posizione di partenza e non c'è stato nessun countdown”, ha dichiarato Anouska Koster. La squadra norvegese ha perso 24" dalla Lidl-Trek.

La Visma parte senza Imogen Wolff

Ancora peggio è andata alla Visma Lease a Bike. A pochi secondi dalla partenza erano solo in cinque sulla rampa di partenza, con Femke de Vries arrivata mentre le compagne stavano già iniziando la loro prova. Ancora più evidente quanto accaduto a Imogen Wolff, partita direttamente dalla deviazione per le ammiraglie, e mai riuscita a raggiungere il resto della squadra. Una situazione decisamente penalizzante per una cronosquadre, con Marianne Vos e Pauline Ferrand-Prévot che hanno già perso 21" dalla maglia rossa.

La Visma durante la cronosquadre ©Team Visma Lease a Bike
La Visma durante la cronosquadre ©Team Visma Lease a Bike

“Pur arrivando in tempo per il check obbligatorio prima della cronosquadre, si sono verificati dei ritardi a causa di un'altra squadre arrivata in ritardo. Inoltre, il controllo è stato inizialmente condotto da un solo commissario, prolungando ulteriormente il tempo di attesa. Successivamente è stato impiegato un secondo ispettore, ma la squadra non ha potuto beneficiarne. Di conseguenza alcune atlete hanno riavuto la loro bici così tardi da non arrivare in tempo alla partenza”, si legge in un comunicato del team. 

Jacco Verhaeren, Head of coaching della squadra neerlandese, ha immediatamente fatto reclamo alla giuria per quanto accaduto, sottolinenando il venire meno dell'equità competitiva (che è esattamente lo scopo dei controlli) a causa di questa problematica. “Non posso credere a quello che è successo, una situazione amatoriale in una delle corse più importanti della stagione. Sembra che la giuria non ci abbia preso seriamente quando abbiamo fatto notare che saremmo arrivate tardi se non si fossero dati una mossa. Siamo per uno sport giusto, e questo non ha nulla a che vedere con questi valori, può succedere che una squadra arrivi tardi, ma questo non dovrebbe influire sulle altre”, ha scritto Ferrand-Prévot su Instagram.

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