
De Vlaeminck contro Vingegaard: "Ma che lo pagano a fare?"
La leggenda del ciclismo si scaglia contro il corridore della Visma-Lease a Bike e attacca il suo modo di gestire i momenti più importanti delle corse
Nessun pelo sulla lingua per Roger De Vlaeminck. Il grande ciclista, ormai ritirato ma sempre pronto per commentare - o criticare - le gesta dei “big” odierni, questa volta si è scagliato contro Jonas Vingegaard.
Il pluri-vincitore della Parigi-Roubaix non riesce a spiegarsi perché il danese scelga di allenarsi così tanto per correre costantemente in modo “difensivo”, offrendo spesso il fianco ai suoi rivali, come si è visto all'ultimo Giro del Delfinato. Ecco quali sono state le sue parole.
De Vlaeminck e la critica diretta a Vingegaard
Monsieur Roubaix ha parlato al giornale belga Het Nieuwsblad insieme al collega e leggenda Eddy Merckx in merito alla forma di Vingegaard. In realtà, il primo ad attaccare il corridore leader della Visma è stato proprio Merckx: “Jonas Vingegaard corre pochissimo. E alla Parigi-Nizza, all'inizio dell'anno, non mi ha fatto una buona impressione”.

Ecco che De Vlaeminck ha colto l'occasione per poter criticare il Re Pescatore: “È vero che Vingegaard è un buon corridore da corse a tappe, ma se non corre, per cosa viene pagato tutto l’anno?”. Insomma, la critica al danese è sempre la stessa: il nativo di Hillerslev parteciperebbe a pochi eventi del calendario UCI.
Nonostante le parole delle due leggende, in realtà c'è chi vede in Jonas il candidato principale per la vittoria al Tour de France: recentemente sia Mads Pedersen che Christian Scaroni hanno dichiarato che il 28enne è il favorito numero uno per la vittoria della Grande Boucle.
Le parole su Pogačar
Merckx e De Vlaeminck non si sono fermati e hanno parlato anche di Tadej Pogačar, diventato il corridore più vincente in attività a soli 26 anni. Per loro lo sloveno è il migliore di sempre? Beh, sembrerebbe di no.
Roger ha infatti affermato: “Oggi tutti parlano di Tadej Pogačar. Ma quando guardo le corse, non c’è nessuno come Eddy, nemmeno la metà, nemmeno Pogačar. Forse esagero un po’, ma non troppo”. Qualcuno potrebbe dire effetto nostalgia, qualcun altro vecchiaia, ma al momento De Vlaeminck sembra convinto delle sue affermazioni.
Manca poco però per l'inizio del prossimo Tour de France e sicuramente sia Pogačar che Vingegaard mostreranno tutto il loro talento e regaleranno agli appassionati una sfida epica. Basterà questo per far cambiare idea al 77enne? Sembrerebbe davvero difficile, ma tutto potrebbe accadere: non resta che aspettare le ultime tre settimane prima dell'inizio del Tour.