Se il Führer avesse vinto la guerra, oggi tutti giocherebbero a calcio in sella ad una bici, mentre per fortuna lo fanno solo i tedeschi. Ma perché, invece, le gare di cross non possono davvero far parte dei Giochi?
A Glasgow la pietra tombale su quello che poteva essere il dualismo del secolo: il belga nemmeno ha provato ad anticipare l’olandese, più forte nel finale, e poi si è pure detto contento per l’argento. E allora va’ a quel paese, Wout!
Troppo a ridosso del Tour per creare il giusto hype, con un calendario rivedibile che prevede subito la prova in linea e la sovrappone pure alla pista, una deprimente Nazionale azzurra su strada ed il Cycle-ball (!) a darci il colpo di grazia
Alla luce dell’effettiva Vanaertizzazione di Tadej certificata dall’epilogo del Tour, lo sloveno, proprio come il belga, avrebbe tutto l’interesse a puntare la corsa rosa nel 2024. E RCS Sport dovrebbe disegnare un percorso adatto ai due
Indipendentemente dalla cotta di Tadej sul Col de la Loze, il fuoriclasse danese si appresta a vincere con pieno merito il suo secondo Tour de France, alla faccia di chi gli vuole male e oggi rosica
...nel senso che non deve essere geloso del successo della Grande Boucle: perché se la corsa più famosa è anche la più spettacolare, a guadagnarci è tutto il ciclismo. Che in troppi (a torto) considerano ancora uno sport noioso
I destini incrociati di due fuoriclasse che rischiano di uscire ridimensionati da questo Tour: in senso assoluto Wout, relativamente ai grandi giri Tadej
La misura è contenuta nelle modifiche al Codice della Strada di cui è promotore proprio il Capitano. Il primo passo è fatto, ora però bisogna lavorare sull’automobilista incazzato che è dentro ognuno di noi