
Tour de France Femmes 2025 - Analisi del percorso
Il numero di tappe sale a quota 9, con ben 4 giornate in montagna a chiudere la corsa e, incredibilmente, nessuna prova a cronometro; si scaleranno Madeleine e Joux Plane
Il Tour de France Femmes continua a crescere: il percorso dell'edizione 2025 si corre su 9 tappe, alcune anche di lunghezza piuttosto elevata. Si preannuncia estremamente impegnativo, con 4 tappe di montagna di difficoltà crescente negli ultimi 4 giorni di corsa. Spicca l'assenza di prove a cronometro, che senz'altro avrebbero contribuito all'equilibrio complessivo di una corsa che a questo punto volge lo sguardo alle scalatrici pure.
Le tappe nel dettaglio
Sabato 26 luglio - 1a tappa: Vannes - Plumelec (78.8 km)

Avvio subito complicato, con una tappa breve ma mossa. Dopo 20 km abbastanza semplice si incontrano la prima asperità verso Grand-Champ (1.3 km al 4.5%), seguita dal GPM alla Côte de Botségalo (0.8 km al 5.3%; preceduta da 2 km di falsopiano). Si resta in collina senza difficoltà per una dozzina di km, quindi si scende su Plaudren, dove si incontra una salitella (2 km al 2.7%) prima di entrare nel circuito. Si affronta quindi per la prima volta la celebre Côte de Cadoudal (1.7 km al 6.2%), che ospita un traguardo volante al primo passaggio, un GPM al secondo e il traguardo in salita al terzo. Tra un passaggio e l'altro sullo strappo si incontra una salitella (2.2 km al 2.8%) che non spaventa nessuno ma non agevola la riorganizzazione e complica ulteriormente il finale.
Domenica 27 luglio - 2a tappa: Brest - Quimper (110.4 km)

La seconda tappa è ancora più complicato della precedente, sia per lunghezza che per numero di difficoltà. Il tracciato parte subito lievemente ondulato, con la salita di Tijopic (5 km al 3.2%) ad aprire la parte davvero impegnativa; seguono quella a Pont-de-Buis-lés-Quimerch (2.3 km al 3.7%; la località è indicata male sull'altimetria) e la più dura di giornata, quella di Menez Quelerc'h (3 km al 6.2%, max 12%). Una quindicina di km più semplici porta alla fase più complicata, che presenta in rapida successione la Côte de Locronan (0.8 km all'8.9%; max 15%), la Côte du Chemin de Trohéir (1.1 km al 5.7%; max 14% a inizio salita), lo strappo verso il traguardo (circa 1 km al 5%; 9% di media nei primi 400 metri) e quello verso il Point Bonus sulla collina di Pen ar Stang (circa 700 metri al 9%, max 12%). Siamo quindi già entrati nel circuito finale, che offre una quindicina di km mossi ma senza grandi pendenze, con una salitella uscendo da Quimper (3.2 km al 2.8%) e quella delle cave di Kevrahu (circa 2.5 km al 3.5%); la successiva discesa porta nel finale, dove si sale di nuovo la Côte du Chemin de Trohéir e lo strappo verso il traguardo.
Lunedì 28 luglio - 3a tappa: La Gacilly - Angers (163.5 km)

Tappa molto lunga, ma nettamente più semplice delle precedenti. Si segnala nel finale uno zampellotto entrando ad Angers (circa 700 metri al 4%) e gli ultimi 1500 metri piuttosto complicati, sia planimetricamente (3 curve ad angolo retto ed una semicurva concentrate in appena 1 km precedono il rettilineo finale di 500 metri) che altimetricamente (l'ultimo km tira all'insù ed ha una pendenza media dell'1.6%).
Martedì 29 luglio - 4a tappa: Saumur - Poitiers (130.7 km)

Altra tappa da volata, con un finale forse ancora più lineare. Nei km finali si incontra due sole curve ad angolo retto a sinistra, rispettivamente a poco più di 3 km e a 1.5 km dall'arrivo, con una lieve semicurva che riduce il rettilineo finale a 1100 metri. Da evidenziare un tratto in salita (circa 600 metri al 4%), che termina a poco più di 2 km dal traguardo.
Mercoledì 30 luglio - 5a tappa: Chasseneuil-du-Poitou (Futuroscope) - Guéret (165.8 km)

Ritornano le difficoltà altimetriche, in un'altra frazione molto lunga e del finale movimentato. Lievi ondulazioni si trovano un po' su tutto il percorso, ma le difficoltà più concrete si presentano negli ultimi 45 km. Già si sale per arrivare al traguardo volante di Dun-le-Palestel (circa 2.5 km al 3%), di fatto primo troncone della salita alla Côte de Chabannes (1.4 km al 5.2%) seguita a sua volta da altri 2 km in lieve ascesa. Non dovrebbe spaventare troppo nemmeno la successiva Côte de Peyroux (3.3 km al 4.3%), mentre avrà un ruolo cruciale la salita di Le Maupuy (2.8 km al 5.4%, max 10% nei pressi del Point Bonus) con scollinamento ad appena 7.1 km dall'arrivo. La strada è in discesa fino a 2 km dal traguardo, poi torna a salire al 2/3% spianando nell'ultimo km.
Venerdì 16 agosto - 6a tappa: Remiremont - Morteau (159.2 km)

Prima frazione di montagna, fatta di salite con pendenze abbastanza dolci, in cui si accumulano quasi 2500 metri di dislivello. I primi 30 sono abbastanza semplici, quindi si incontrano in serie lo strappo al traguardo volante di Sermentizon (1.2 km al 6%), la Côte de Courpière (1.7 km al 6.8%; la strada sale ancora per 1 km dopo il GPM), uno zampellotto ad Aubusson-d'Auvergne e la Côte d'Augerolles (2.6 km al 5.6%). Tutto ciò è l'antipasto alla lunghissima salita al Col du Béal (22.3 km al 4.3%; formalmente viene contata solo la parte finale lievemente più impegnativa di 10.2 km al 5.6%, max 8%). Seguono immediatamente il Col du Chansert (6.3 km al 5.5%, max 9%) e la pedalabile salita al Point Bonus di Valcivières (4.5 km al 5.3%, molto regolare). Dopo 5 km di altopiano inizia una discesa piuttosto tecnica che termina a 3 km dal traguardo; i successivi 2 km sono ancora sensibilmente a favore, ma rettilinei e da pedalare; l'ultimo km invece è in lieve ascesa (2%).
Venerdì 1 agosto - 7a tappa: Bourg-en-Bresse - Chambéry (159.7 km)

Prima frazione alpina, non tremendamente dura, ma comunque importante. I primi 105 km sono semplici, poi la gara cambia volto con l'arcigna Côte de Saint-Franc (3.8 km al 6.9%). Seguono quasi immediatamente le prime rampe della lunga salita al Col du Granier, inaugurata dalla Côte de Berland (1.2 km al 7.2%, max 12%); dopo 8 km di falsopiano inizia ufficialmente la salita non durissima di 8.9 kn al 5.4% (max 9%) che termina a soli 17.3 km dal traguardo. Praticamente è tutta discesa, a volte tecnica, fino a meno di 2 km dall'arrivo.
Sabato 2 agosto - 8a tappa: Chambery - Col de la Madeleine (111.9 km)

Tappa fondamentale, forse decisiva, sicuramente quella con il traguardo più imoegnativo. Le cose sono subito complicate dal duro Col de Plainpalais (13.2 km al 6.3%, max 10%) seguito dalle salitelle a Le Chatelard (5.1 km al 3.3%, max 7%), al Col du Frene (2.5 km al 5.3%, max 8%) e al traguardo volante di Chateauneuf (1.5 km al 6%). Qui la corsa si fa più semplice, con 10 km pianeggianti prima della Côte de Saint-Georges-d'Hurtières (4.8 km al 5.9%); poi serve un'altra dozzina di km di fondovalle prima dell'ascesa finale al Col de la Madeleine, passando dalla strada secondaria di Montgellaffrey: ignorando il dato ufficiale sono in tutto 19.4 km al 7.8%; un duro tratto di 4 km al 10.1% (max 12%) precede Montgellaffrey, dove inizia un altro tratto di 5 km duro ma più irregolare (media 9.4%, max 12%); 2 km più semplici precedono gli ultimi 5 km regolari (7.6% di media, max 9%).
Domenica 3 agosto - 9a tappa: Praz-sur-Arly - Châtel/Les Portes du Soleil (124.1 km)

Tappa finale cattiva e perfetta per ribaltare la classifica con attacchi da lontano. La strada sale leggermente nei primi 4 km, ma la prima vera salita arriva più avanti, con la Côte d'Araches-la-Frasse (6.2 km al 7.1%, max 9%). Una decina di km in fondovalle precedono la durissima salita al Col de Joux Plane (11.6 km all'8.5%, max 13%), seguito da ulteriore contropendenza fino al Col de Ranfolly (800 mt al 5%, max 9%). Dopo 7 km di discesa e circa 13 km di fondovalle molto veloce (media del -2%) si incontra l'altro possibile trampolino di lancio, cioè il Col du Corbier (5.9 km all'8.5%, max 11%), che termina a 29 km dal traguardo. Dopo 5.5 km di discesa inizia il fondovalle verso il traguardo. Negli ultimi 9 km un paio di tratti di vera salita portano al traguardo.