
Diego Ulissi: "Indossare la Maglia Rosa è il sogno di ogni bambino"
Le dichiarazioni dei protagonisti dell'ottava tappa del Giro: Ulissi corona un sogno, Plapp esulta per la prima vittoria europea e Fortunato gioisce per il compagno in rosa
Luke Plapp ha vinto l'ottava tappa del Giro d'Italia 2025, da Giulianova a Castelraimondo. L'australiano si è staccato dal gruppo di testa dopo una fuga iniziata a circa 115 chilometri dall'arrivo e ha tagliato il traguardo in solitaria. Dietro di lui Wilco Kelderman e Diego Ulissi, che ha sfilato la maglia rosa a Primož Roglič. Ora il toscano ha 12" su Lorenzo Fortunato, che mantiene la maglia blu incrementando il suo vantaggio su Juan Ayuso. Lo spagnolo mantiene la maglia bianca. La ciclamino resta sulle spalle di Mads Pedersen.
Ecco le dichiarazioni dei protagonisti dell'ottava tappa:
Diego Ulissi: "La Maglia Rosa il sogno di ogni bambino"
"La maglia rosa è il sogno penso di qualsiasi bambino, specialmente italiano, che si affaccia al ciclismo e realizza il sogno di diventare professionista. Appena prima di vestirla pensavo veramente ai pomeriggi passati con i miei nonni quando ero ragazzino a vedere il Giro. Avevo già realizzato il sogno di vincere le tappe, ero andato vicinissimo a vestire la maglia rosa. Adesso vivere questo sogno ormai a fine carriera perché l'età avanza e tutto, è veramente una grandissima soddisfazione.

Siamo partiti con l'intento di giocarci la tappa, oggi poteva essere il giorno giusti, tutti i compagni hanno fatto un grande lavoro. Plapp oggi è stato superiore. Il percorso era esigente, duro. Non avevamo idea dei vantaggi perché nel finale si sentiva male, forse è stata una scelta, mi dicevano di andare a tutta, avevo capito che me la giocavo sui secondi, la gente a bordo strada mi diceva che potevo prendere la Maglia Rosa.
Stiamo facendo un annata importante, la giornata di oggi è la dimostrazione. Cercherò di dare tutto domani, poi quel che sarà sarà.
Cerco sempre di essere al top, e per me il Giro significa molto. Ero molto felice sul podio, e quando ho visto la Maglia Rosa, ho iniziato un po’ a piangere. È insolito per me, ma la Maglia Rosa mi ha dato questa emozione."
Luke Plapp: “Finalmente un risultato anche in Europa”
"A dire il vero, faccio ancora fatica a crederci. Sento che era da tanto che la aspettavo. Punto sempre all’estate australiana, ma in Europa non ero mai riuscito a ottenere un risultato. L’anno scorso al Giro ci sono andato così vicino tante volte, e che sia successo oggi è davvero, davvero speciale. È da qualche settimana che avevamo segnato questa tappa, e stamattina sul pullman eravamo davvero, davvero entusiasti di provarci. È un sogno che si avvera.
La parte difficile era riuscirci davvero, perché la lotta all’inizio è stata dura. La lotta per entrare in fuga non finiva più. A un certo punto stavo per mollare, ci ero andato vicino tante volte, quasi mi sono staccato da solo. Poi ci ho provato ancora una volta per cercare di entrare, ed è partito un gruppone.
Sì, è stata una vera battaglia per entrare nella fuga, ma alla fine ne è valsa la pena, e avere anche Koen (Bouwman) lì con me è stato fantastico.
Sapevo che non avrei potuto battere nessuno dei compagni di fuga loro in volata, quindi sapevo che dovevo attaccare a un certo punto, abbastanza presto. E penso che, guardando come si corre quest’anno, le azioni da lontano stanno funzionando molto bene, quindi ce l’avevo in mente.
Il primo che attacca ha sempre un vantaggio, quindi ho pensato di provarci. E, a essere sincero, volevo anche prendermi un po’ di vantaggio in vista della parte più difficile alla fine. Riuscire a restare davanti fino al traguardo è davvero qualcosa che non mi aspettavo.
Sì, questa vittoria ha un sapore speciale dopo tutte le difficoltà, l’ultima delle quali nella cronometro. Dalle Olimpiadi dell’anno scorso all’intervento al polso a febbraio, fino alla caduta nella prima cronometro... Tutto questo rende tutto quasi più sensato. I momenti difficili nel ciclismo sono davvero, davvero duri, e tra un momento bello e l’altro passa tanto tempo, quindi ottenere un risultato così è straordinario.
Juan Ayuso: "Abbiamo scelto di dare via libera ad Arrieta. Domani bisogna stare attenti"
Inizialmente volevamo avere un corridore nella fuga, per ogni evenienza, perché non sapevamo come si sarebbe sviluppata la corsa e se potesse esplodere. Ma sì, una volta che la fuga è partita, credo che la squadra abbia deciso che fosse giusto dare a Igor (Arrieta) la sua occasione e provare, magari, ad andare per la vittoria. Sono felice che abbia avuto l'opportunità: non è andata come speravamo, ma penso che abbia dimostrato di essere in ottima forma.
Con Igor siamo insieme da... nemmeno ricordo da quanto, credo da quando avevamo 10 anni. Abbiamo sempre gareggiato uno contro l’altro. Siamo sempre stati rivali nelle categorie giovanili e ora essere qui come compagni di squadra nella miglior squadra del mondo è qualcosa di davvero bello.
Per domani non so se sono nervoso o no, ma è sicuramente una giornata in cui molte cose possono andare storte e sfuggire al tuo controllo, ma credo che sia anche questo a renderla speciale. Quindi spero che la fortuna sia dalla nostra parte e che domani sia una bella giornata.
Lorenzo Fortunato: "Felicissimo per Diego"
Ieri ho avuto una giornata negativa e per oggi ho detto: ‘vado in fuga e provo a vincere il GPM e magari anche la tappa’. Poi, quando mi sono trovato con Diego, gli ho detto: ‘Ok Diego, io vinco il GPM e tu vinci la tappa’.
Ci siamo aiutati, non me l’aspettavo sinceramente la maglia rosa per Diego, ma sono felicissimo, perché Diego, anche se sono con lui solo da quest’anno, in tutte le corse si è sempre sacrificato per me, mi ha sempre aiutato, e penso sia un uomo squadra. L’ha vinta lui, ma ce l’ha la squadra, e quindi sono contento.
Sarà difficile da difendere, non sarà facile, però intanto godiamoci la giornata.
Pieter Weening (ds Jayco AlUla): “Plapp mi ha detto che era al massimo”
"È stato un inizio molto veloce. Anche il punto in cui si è formato il gruppo di testa era piuttosto difficile, quindi sapevamo che erano tutti uomini forti in testa. I sette corridori che alla fine sono arrivati davanti erano tutti corridori di grandi qualità.
Sapevamo però che anche Luke (Plapp) era forte. Perché quando gli ho detto di non sprecare troppe energie, lui ha risposto: 'Cavolo, sto dando il massimo'. Da quel momento in poi abbiamo capito che era bravo. Ai piedi di quella salita di terza categoria, Kelderman e Ulissi hanno attaccato subito. Abbiamo detto a Luke di fare una cronometro fino alla cima. Avremmo visto cosa sarebbe successo. In cima aveva già quindici, venti secondi di vantaggio. E ha resistito fino al traguardo. È stata una prestazione molto forte.
Lo abbiamo incoraggiato a pedalare fino in cima, perché in discesa poteva sempre recuperare un po'. Gli ultimi cinque, sei chilometri ce la siamo presa comoda. Niente più rischi. Volevamo andare sul sicuro e vincere."