Jonas Vingegaard ©Team Visma | Lease a Bike
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Vuelta, Vingegaard: "Mi aspettavo di avere più margine prima del secondo giorno di riposo"

Le parole dei protagonisti della quindicesima tappa della Vuelta a España: missione compiuta per Pedersen, Vingegaard salva la gamba e dice la sua sulle proteste

07.09.2025 20:36

Mads Pedersen vince la quindicesima tappa della Vuelta a España 2025 davanti a Orluis Aular (Movistar) e Marco Frigo (FreePalestine). In gruppo, la Visma-Lease a Bike della maglia rossa Jonas Vingegaard lascia fare, arrivando a 13' dal vincitore Pedersen.

Mads Pedersen: “La squadra ha lavorato molto per rendere possibile questa vittoria”

Il modo in cui la mia squadra ha lavorato tutto il giorno rende questa vittoria ancora più dolce. Eravamo in cinque in fuga. Quando Vine e Vervaeke se ne sono andati sul secondo GPM sono riusciti a prendere molto margine e i miei compagni hanno lavorato molto duramente per rendere questa vittoria possibile. Per questo è ancora più bello vincere così: tutti guardavano noi, tutti conoscevano il nostro piano e sono comunque riuscito a vincere. È incredibile. 

Non c'era molta scelta: dovevo seguire ogni tentativo, tenere alta la velocità. Quando Frigo è partito a 700-800m dal traguardo è stato perfetto per me, perché mi ha fatto una sorta di lead out. Ho chiuso su di lui prendendomi il mio tempo e dopo la curva, a 200m dal traguardo, ho lanciato lo sprint. Volevo veramente questa vittoria e oggi ci siamo riusciti: è fantastico”.

Mads Pedersen vince la quindicesima tappa della Vuelta a España 2025 © La Vuelta via X
Mads Pedersen vince la quindicesima tappa della Vuelta a España 2025 © La Vuelta via X

Orluis Aular: “In curva ho dovuto frenare”

Era una tappa che avevamo cerchiato: la squadra ha lavorato fin dall'inizio. Sapevamo che il favorito era Pedersen, sapevamo che dove fosse lui, dovevamo essere anche noi. Per fortuna ho avuto due compagni che mi hanno sostenuto e abbiamo fatto un ottimo lavoro, è un peccato non averlo concluso. In quella curva finale, con la caduta [di Magnus Sheffield, ndr], ho dovuto frenare e poi riprendere a pedalare, è stato molto difficile. Pedersen è un grande corridore e mi congratulo con lui. Stiamo correndo bene: la squadra è motivata e dobbiamo continuare a provarci”.

Giulio Ciccone: “Non sto bene, ma l'obiettivo era vincere”

È stata una giornata dura a livello mentale: non mi sento per niente bene, ma il nostro obiettivo era vincere oggi, era già nei nostri piani. Sono andato avanti più di testa che di gambe, quindi la sensazione della vittoria è ancora migliore. Volevo essere parte di questa vittoria. Oggi è stata una giornata durissima, ma abbiamo eseguito il nostro piano. Abbiamo provato tante volte in questa Vuelta e non è stato semplice per noi: oggi possiamo goderci la vittoria”.

Egan Bernal: “Non sono spesso in fuga: ero emozionato”

Magnus Sheffield stava risparmiando di più per lo sprint: io ho cercato di muovermi prima. È un peccato che sia caduto, ma fa parte del nostro lavoro. Ho vissuto questa tappa in modo diverso, non mi capita molto spesso di essere in una fuga. Ero emozionato, è stato bello. La verità è che il finale era complicato: tutto in piano con vento contrario, con corridori come Pedersen, era molto complicato, ma beh, ci abbiamo provato fino alla fine”.

Marco Frigo: “Un altro podio di tappa in un grande giro”

Oggi un altro podio in una tappa di un grande giro. Penso che oggi fosse una buona tappa per essere davanti e combattere per la vittoria, perché sapevamo che forse in salita avrei potuto fare qualcosa ma l'opportunità è stata questa e l'ho colta. Il mio rimpianto più grande è la gestione degli ultimi 2km: sono arrivato un po' tardi con la volata, ma in ogni caso Pedersen stava chiudendo tutti gli attacchi e ha meritato la vittoria. La mia idea era partire dal fondo del gruppo per lanciare la volata e penso che fino a 1.5km dalla fine ero in una buona posizione, ma poi Jay Vine mi ha anticipato. Ho provato dopo, ma non è andata. Non è qualcosa che mi toglie il sonno ma mi piacerebbe vincere e ci proverò ancora”.

Jonas Vingegaard: “Ci sono ancora tappe dure che ci aspettano”

Speravo di avere maggior margine prima del secondo giorno di riposo. Non è molto, ma sono felice di mantenere la leadership e spero di tenere questo vantaggio fino a Madrid. Ci sono ancora molte tappe dure davanti a noi e può succedere qualsiasi cosa. C'è ancora la cronometro, tappe in cui possono esserci dei ventagli e Bola del Mundo. Oggi volevo risparmiare un po' la gamba: abbiamo scelto deliberatamente di non inseguire la fuga, con un occhio all'ultima settimana”. Il danese in maglia rossa si è poi espresso sulle proteste che stanno caratterizzando lo svolgimento della corsa. “Non sentiamo molto parlare di potenziali proteste, ma per quanto riguarda loro e quello che sta succedendo, onestamente penso che le persone lo stiano facendo per un motivo. Quello che sta accadendo è terribile e penso che forse quei manifestanti vogliano avere voce in capitolo. Penso che, in qualche modo, i media dovrebbero dare loro quello spazio ed è per questo che lo stanno facendo. Certo, è un peccato che le proteste avvengano qui in gara, penso che tutti noi ci sentiamo allo stesso modo nel gruppo, ma penso anche che i manifestanti siano alla disperata ricerca di un modo per essere ascoltati”.

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