
La Locomotora ha fischiato: vittoria per Richard Carapaz a Castelnovo ne' Monti
Attacco fulminante per l'ecuadoriano sull'ultimo GPM di giornata: tre posizioni guadagnate in classifica per lui, Del Toro e Ciccone sul podio di tappa
La Locomotora del Carchi torna a vincere sulle strade del Giro d'Italia 2025: Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) conquista l'undicesima tappa, mettendo a segno il quarto centro in carriera alla Corsa Rosa. L'ecuadoriano ha attaccato alla sua maniera: mani basse e da lontano sull'ultimo GPM di giornata, senza incontrare particolari resistenze da parte della UAE Team Emirates-XRG, che poi però chiama tutti allo scoperto con allungo della maglia rosa Isaac Del Toro. Il messicano sarà secondo al traguardo, regolando il gruppo dei favoriti con uno sprint vinto su Giulio Ciccone (Lidl-Trek) e Tom Pidcock (Q36.5); mentre Primož Roglič (Red Bull-BORA-hansgrohe) e Juan Ayuso (UAE Team Emirates-XRG) si marcano stretti, superando indenni una giornata ricca di insidie.
Il percorso
Frazione appenninica di 186km con 3800m di dislivello da Viareggio a Castelnovo ne' Monti. I km iniziali presentano già le prime difficoltà, con la salita di Montemagno (3.1km al 4.2%), dopo la quale ci sarà un tratto lievemente ondulato, con lo sprint intermedio di Borgo a Mozzano. Si salirà poi verso Barga (3.3km al 6.2%, max 10%), affrontando poi un falsopiano fino a Castelnuovo Garfagnana, dove inizieranno le prime rampe (circa 3km al 4%). A Campori è posto l'inizio formale dell'ascesa a San Pellegrino in Alpe (14.2km all'8.6%), GPM di prima categoria dalle pendenze irregolari (per la cui descrizione minuziosa rimandiamo al nostro articolo di analisi del percorso): due discese abbassano la pendenza media generale, ma le punte arrivano fino al 19% negli ultimi km di ascesa. La discesa dal Passo del Lagadello è lunga circa 42km, tecnica e spezzata da ondulazioni. A Cerredolo, dove è posto uno sprint intermedio, inizia la salita verso il GPM di seconda categoria di Toano (11.1km al 4.9%, max 10%), la cui successiva discesa è spezzata da varie contropendenze, come quella di Costabona (1.4km al 4.9%) e Villa Minozzo (3km al 5.1%), Red Bull KM. Dopo la discesa, i corridori troveranno gli unici 6km di fondovalle, per poi tornare a salire verso il GPM di seconda categoria di Pietra di Bismantova (5.8km al 5.8%, punte al 10%). Allo scollinamento mancheranno 4.9km all'arrivo: dopo una breve discesa e 1km di falsopiano ci sarà uno strappo (400m al 7%), seguito da 700m di discesa e dagli ultimi 1200m di nuovo in salita (4%) verso il traguardo, con una curva a 120m dall'arrivo.
Giro d'Italia 2025, la cronaca dell'undicesima tappa
Gli allunghi iniziano dal km 0, con un iniziale tentativo di cinque uomini, sui quali cerca di rientrare Xabier Azparren (Q36.5), che viene però ripreso da un gruppetto tirato da Mads Pedersen (Lidl-Trek). L'azione dei battistrada viene annullata dal gruppo, allungatissimo sulla salitella di Montemagno. Altri tentativi vedono protagonisti ancora Pedersen e Wout van Aert (Visma-Lease a Bike), ma nessun gruppetto riesce ad avvantaggiarsi. A 157km dal traguardo allungano Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step), che aveva già provato a evadere, e Yannis Voisard (Tudor), che riescono a prendere 20" di vantaggio, ma vengono ripresi dopo circa 10km. Ci prova allora ancora la Visma-Lease a Bike, molto attiva in questa fase di corsa, con Steven Kruijswijk e di nuovo Azparren: i due passano per primi allo sprint intermedio di Borgo a Mozzano, con dietro di loro Alessandro Tonelli (Polti-VisitMalta), terzo allo sprint, Anthony Perez (Cofidis) e di Martin Marcellusi (VF Group-Bardiani). Tutti però vengono ripresi a 135km dalla conclusione.
Continuano i tentativi da parte di uomini della Groupama-FDJ e della Polti-VisitiMalta: in gruppo si crea anche una frattura e si vede davanti anche Isaac Del Toro (UAE Team Emirates), ma sul messicano con intenzioni bellicose si riporta Antonio Tiberi (Bahrain-Victorious) e tutto torna sotto controllo. A 125km dal traguardo, quando già si sale verso Barga, arriva l'attacco di Wout Poels (XDS-Astana): sull'olandese si porta il connazionale Wilco Keldermann (Visma-Lease a Bike) e i due prendono una ventina di secondi di vantaggio sul di un gruppo ancora scosso da scatti e controscatti. È proprio attraversando il paese che si riesce a staccarsi un gruppo molto numeroso con, tra gli altri, Pello Bilbao (Bahrain-Victorious), Lorenzo Fortunato (XDSAstana); Mathias Vacek con Mads Pedersen (Lidl-Trek), Georg Steinhauser (EF Education-EasyPost), Florian Stork (Tudor); Filippo Fiorelli, Manuele Tarozzi e Martin Marcellusi (VF Group-Bardiani); Filippo Zana e Lucas Plapp (Jayco-AlUla); Nairo Quintana (Movistar); Joshua Tarling e Jonathan Castroviejo (INEOS Grenadiers); Marco Frigo (FreePalestine); di nuovo Kruijswijk con Bart Lemmen (Visma-Lease a Bike); i fratelli Bais e Alessandro Tonelli (Polti-VisitMalta); Simone Petilli (Intermarché Wanty); Alessandro Verre ed Embret Svestad-Bårdseng (Arkéa-B&B Hotels); Damien Howson (Q36.5); Jan Tratnik (RedBull-BORA-hansgrohe); Jonathan Lastra e Stefano Oldani (Cofidis).

I due battistrada vengono ripresi dal gruppo all'inseguimento a 108km dal traguardo, arrivando con circa 35 corridori in testa all'imbocco della salita di San Pellegrino in Alpe. Da questo gruppo allunga, a 103km dal traguardo, Lorenzo Fortunato, che riesce a guadagnare 40", mentre dietro di lui il gruppo inseguitore si fraziona sulle dure pendenze del tratto centrale di San Pellegrino in Alpe. All'inseguimento rimangono solo Quintana, Bilbao, Frigo, Kruijswijk, Knowx, Oldani, Poels e Plapp, che prova ad allungare a 96km dal traguardo: l'australiano viene ripreso da Bilbao e Quintana, poi rientrano anche Poels, Oldani e Frigo, ma i due italiani perdono poi nuovamente contatto. In gruppo, intanto, tira la UAE Team Emirates, che inizia a mettere fatica nelle gambe degli avversari, ma a 94km dal traguardo allunga Egan Bernal (INEOS Grenadiers): sulla ruota del colombiano si riportano Juan Ayuso e Isaac Del Toro (UAE TeanmEmirates), ma il gruppetto torna sotto guidato da Damiano Caruso (Bahrain-Victorious). Bernal ritrova Castroviejo, staccato dalla fuga, che tira qualche centinaio di metri. Prova ad attaccare anche Giulio Ciccone, ma l'abruzzese non fa la differenza. Fortunato va a conquistare i 40pt del GPM di San Pellegrino in Alpe: dietro di lui scollinano a 57" Quintana e Bilbao, con poco dietro Poels e Plapp. Il gruppo maglia rosa, però, è vicinissimo e su di loro stanno per rientrare anche Adam Yates (UAE Team Emirates) e Giulio Pellizzari (RedBull-BORA), che si erano staccati in salita. Gli inseguitori si avvicinano a Fortunato lungo la tecnica discesa giù da San Pellegrino in Alpe, riprendendolo a 81km dal traguardo, mentre il gruppo sembra prenderla con più calma e possono rientrare anche Giovanni Aleotti (RedBull-BORA), Davide Piganzoli (Polti-VisitMalta), Thymen Arensman (INEOS Grenadiers) e Tom Pidcock.
Quintana prova ad allungare in discesa, ma la fuga rimane compatta, arrivando allo sprint intermedio di Cerredolo con 2'17" sul gruppo: nessuna volata tra i battistrada, con Fortunato che passa per primo su Plapp e Bilbao. Inizia subito la salita verso il GPM di Toano, conquistato da Fortunato su Quintana e Poels. Transita anche il gruppo, dove in testa è arrivato Pedersen: la locomotiva danese inizia a erodere il vantaggio dei fuggitivi, portandolo a 50" a 15km dal traguardo. Sprintano intanto i battistrada al Red Bull KM, con Quintana che passa Fortunato al traguardo, terzo Bilbao. INEOS ed EF Education rilevano la testa del gruppo, accelerando in vista del GPM di Pietra di Bismantova, dove i fuggitivi arrivano con soli 30" di vantaggio. Prova ad allungare Poels con gli altri a ruota, ma a 9km dal traguardo arriva l'attacco di Richard Carapaz: l'ecuadoriano fa il vuoto e rimane solo per qualche centinaio di metri, poi è Del Toro a prendere l'iniziativa, chiamando allo scoperto gli altri uomini di classifica. Rispondono Tiberi, Ciccone e Simon Yates, mentre si marcano stretto Roglič e Ayuso, che rientrano pochi secondi dopo. Intanto Carapaz aumenta il proprio vantaggio a 30", scollinando al GPM: la UAE strappa con Brandon McNulty, poi con Adam Yates, che si mette al servizio di Del Toro e Ayuso, ma Carapaz può entrare nell'ultimo km con 18" di vantaggio. L'ecuadoriano ci dà di spalle, ma dietro di lui non spunta il gruppo, così Richard Carapaz può esultare sul traguardo. 10" dopo Isaac Del Toro sprinta per la seconda posizione pensando di avere Ayuso a ruota, ma la terza piazza è per Giulio Ciccone, che beffa Tom Pidcock sulla linea d'arrivo.