
La XDS-Astana ha Famenne di vittorie: Kanter vince la Ardenne Classic davanti a Bol
Doppietta della squadra sino-kazaka, che sale così a 13 vittorie stagionali
Chi avrebbe mai scommesso all'inizio della stagione su una XDS-Astana così affamata e vincente? Classifica UCI alla mano, il team sino-kazako occupa attualmente la terza posizione alle spalle della fuoriserie UAE Emirates-XRG e della Lidl-Trek. In fondo a una settimana decisamente propizia - aperta dal 4° posto di Simone Velasco e proseguita con i successi multipli al Romandia e al Presidential Tour of Turkey - è arrivata un'altra, pesante doppietta alla Famenne Ardenne Classic: successo allo sprint di Max Kanter davanti a Cees Bol, beffato dal compagno di squadra negli ultimi 50 metri dell'impegnativa retta d'arrivo.
La cronaca della Famenne Ardenne Classic
Un ultimo sorso di Ardenne in editio minor: la Famenne Ardenne Classic è una giovane corsa di retroguardia del calendario belga che, nelle sue prime 6 edizioni, ha quasi sempre dato ragione alle ruote veloci. Che, in ogni caso, devono superare più di un ostacolo per giocarsi il successo a Marche-en-Famenne: il primo tratto in linea di circa 90 km propone le scalate ravvicinate alla Côte du Cravy (2300 metri al 6,3% di pendenza media e punte in doppia cifra nel tratto iniziale) e alla Côte de Nassogne (4 km al 4,3% medio), che precedono l'ascesa alla Côte de Waharday, 1300 metri all'8,3%. Da quel momento in avanti, la corsa entra nel circuito conclusivo di 24 km da ripetere per 4 volte, che propone le scalate multiple alla Côte de Roy (2,3 km al 4,6% di media) e gli strappi di Waha (1300 metri al 4,4%) e Marloie, altri 1800 metri che si arrampicano al 3,3%. Finale adatto agli sprinter resistenti su un rettilineo in costante ascesa negli ultimi 600 metri.
Poco dopo il via, entrano in azione 6 corridori: l'australiano Luke Tuckwell (Red Bull-BORA-Hansgrohe Rookies), i belgi Yordi Corsus (Pauwels Sauzen-Cibel Clementines), Ewout De Keyser (Tarteletto-Isorex) e Victor Vercouillie (Baloise-Flanders), il francese Baptiste Vadic (TotalEnergies), l'olandese Stijn Appel (BEAT), sui quali si riporteranno più avanti un altro belga, Robbe Mellaerts (BEAT), e un altro olandese, Jasper Haest (VolkerWessels). Gli otto uomini al comando macineranno un vantaggio massimo di circa 2'30" sugli inseguitori, trainati a turno da Free Palestine e Intermarché-Wanty. Se si esclude un'isolata accelerazione di Haest all'inizio del secondo giro per conquistare i punti di un traguardo volante, i battistrada viaggeranno assieme fino ai -47, dove perderà contatto un esausto Corsus. Nel frattempo, la corsa si è vivacizzata anche in gruppo: il primo a muoversi è l'olandese Jelle Johannink (Unibet), scattato senza successo sulla terza Côte de Roy. Anche la successiva sortita dello spagnolo Francisco Galván (KERN Pharma), in compagnia di altri 5-6 corridori, rifluisce abbastanza presto. Fatto sta che la fuga si è definitivamente arresa ai -44 dalla fine.
Di lì in avanti, non si contano i tentativi di tirare il collo alle ruote veloci, capitanate dal belga Milan Menten (Lotto) e dall'olanese Cees Bol (XDS-Astana). Pur di non tediare i lettori, ci limitiamo a cogliere fior da fiore: subito dopo il riaggancio, scatta l'italiano Walter Calzoni (Q36.5), imitato poco più avanti da un quintetto capitanato dallo svizzero Nils Aebersold (Lidl-Trek Future Racing). Prima di concludere il penultimo giro, si segnalano gli allunghi del norvegese Daniel Årnes (Van Rysel-Roubaix) e dell'altro italiano Giovanni Bortoluzzi (General Store-Essegibi-F.lli Curia), che riuscirà a guadagnare al massimo una decina di secondi sul resto della compagnia. Anche l'assalto del francese Rémi Capron (Van Rysel) all'inizio dell'ultima tornata non avrà miglior sorte: tutti insieme ai piedi della Côte de Roy-quinquies, dove svanisce anche un ultimo attacco a tre. A questo punto, non c'è più terreno per provare ad anticipare lo sprint: la Alpecin-Deceuninck - spalleggiata da Q36.5 e TotalEnergies - si piazza in testa al gruppo, spegnendo sul nascere gli ultimi fuochi della giornata.
Gli Unibet - al servizio del campione nazionale slovacco Lukáš Kubiš (Unibet Tietema Rockets) - prendono il comando delle operazioni a 4500 metri dalla linea bianca prima di cedere il passo agli XDS-Astana e ai Free Palestine, che affrontano in testa l'ultimo chilometro per lanciare la volata del francese Hugo Hofstetter (Free Palestine). Il finale in pendenza scoraggerebbe le volate lunghe, ma Bol decide comunque di partire ai 300 metri. Alle sue spalle sbucano il belga Arne Marit (Intermarché-Wanty) e il tedesco Max Kanter (XDS), che opera il sorpasso ai 50 metri dalla linea bianca e brinda al secondo successo della sua carriera dopo il blitz di un anno fa al Giro di Turchia. Battuti Bol - che porta in dote alla squadra sino-kazaka altri punti preziosi nella corsa alle licenze triennali, e Marit. A seguire il francese Emilien Jèanniere (TotalEnergies), l'australiano Jensen Plowright (Alpecin-Deceuninck) e Hofstetter. In fondo alla top 10 un deluso Menten.
