
Per Tom Dumoulin il dominio olandese nella Vuelta Feminina è un “brutto segno” per il femminile
L'ex corridore ha parlato in un podcast di come, secondo lui, il dominio delle olandesi sia un "cattivo segno" per il ciclismo femminile
L'ex corridore olandese Tom Dumoulin ha dichiarato in una puntata del podcast De Grote Plaat che il recente dominio olandese alla Vuelta Femenina potrebbe essere visto come un “cattivo segno” per il ciclismo femminile, ma anche di come, dall'altro lato, le corse femminili possano ancora crescere molto.
Il dominio oranje alla Vuelta Feminina
La Vuelta Feminina, l'undicesima edizione del Grand Tour femminile, ha visto tutte e 6 le tappe individuali vinte da cicliste olandesi, con Marianne Vos, Femke Gerritse, Anna van der Breggen e Demi Vollering a farla da padrone. Sul podio finale, inoltre, sono state proprio Vollering e Van der Breggen ad aggiudicarsi il primo e terzo posto in classifica generale.
“Se ho capito bene, i Paesi Bassi hanno vinto tutte le tappe della Vuelta. Non è normale, vero? È anche un segno di dove il ciclismo femminile può ancora crescere”, ha detto Tom Dumoulin durante la puntata di De Grote Plaat. “È un brutto segno? Penso di sì. Nel pattinaggio di velocità, tutti gridano che è uno sport piccolo perché noi [i Paesi Bassi] vinciamo tutte le medaglie alle Olimpiadi, e lo stesso si può dire del ciclismo femminile. Certo, in primavera era diverso”.
Dumoulin, infatti, ha ammesso che le cicliste olandesi non hanno avuto la meglio durante questa stagione, nonostante ci siano stati trionfi importanti primaverili da parte di Demi Vollering, che ha vinto le Strade Bianche, Lorena Wiebes, che ha vinto la Milano-Sanremo, la Classic Brugge-De Panne e la Gent-Wevelgem, Mischa Bredewold che ha conquistato l'Amstel Gold Race e Puck Pieterse che ha vinto la Freccia Vallone.
Il ciclismo maschile? “Potrebbe imparare qualcosa dalle corse femminili”

Van der Breggen, dopo un lungo periodo di assenza dalle corse, è una delle principali favorite per il Tour de France Fammes, ancora una volta insieme a Demi Vollering.
"Logicamente, o almeno così si direbbe, ha ancora margine di crescita, visto che le restano poche gare nelle gambe dopo anni di assenza dalle corse. Spero che possa migliorare in vista del Tour de France”, ha dichiarato Dumoulin, parlando del Tour.
L'ex corridore, 34 anni, ha anche spiegato che il ciclismo maschile potrebbe imparare dallo sport femminile, dopo quanto visto alla Vuelta. “Negli ultimi anni sono stati fatti passi da gigante. Ora è molto più attraente da guardare. È uno sport di alto livello ai massimi livelli”, ha sottolineato l'olandese. “Alla Vuelta c'erano circa 30 cicliste davvero brave, che danno il massimo e sono professioniste di alto livello. Molti ciclisti maschi potrebbero imparare qualcosa da questo".