Samuel Watson batte Carlos Canal a Cassel © Jean Louis Burnod

4 Jours de Dunkerque, Samuel Watson mette tutti in fila a Cassel

Il britannico della INEOS Grenadiers affronta in testa l'ultimo strappo, lasciandosi alle spalle Canal e Askey. La maglia rosa Zingle abbandona la corsa per una caduta

18.05.2025 00:42

Una lunga volata di testa per conquistare la tappa più dura della 4 Jours de Dunkerque e il primato in classifica: Samuel Watson si riconferma dopo il successo nel prologo del Giro di Romandia con un'azione di ottimo spessore sullo strappo lastricato di Cassel, dove ha preceduto Carlos Canal e Lewis Askey. Il 23enne britannico della INEOS Grenadiers ha altresì approfittato del ritiro di Axel Zingle - vittima di una caduta nel corso del penultimo giro del circuito finale - per vestire la maglia rosa di leader.

La cronaca della 4ª tappa della 4 Jours de Dunkerque

La 69ª edizione della 4 Jours de Dunkerque-Grand Prix de Haute du Nord sale di tono con la penultima tappa: partenza da La Chapelle d'Armentières, arrivo a Cassel dopo 172,7 km. Ad eccezione dei primi 40 km in linea, la corsa si sviluppa su un circuito di 21,3 km da ripetere per 4 volte, con le scalate multiple alla Rue de Tambour (1800 metri al 4,2% di media, su strada lastricata) e alla conclusiva Porte d'Aire (1 km con una pendenza media dell'8,6% che sfiora il 15% poco prima della cima), anch'essa sul porfido.

La corsa è scandita da una fuga a quattro, di cui sono protagonisti il britannico Thomas Portsmouth (Wagner Bazin-WB), i francesi Paul Hennequin (Euskaltel-Euskadi) e Matis Louvel (Free Palestine) e lo svizzero Fabian Lienhard (Tudor). Il quartetto di testa si sfalda sulle rampe della Rue de Tambour: Louvel e Portsmouth seminano gli altri compagni di ventura, resistendo al ritorno del gruppo - ormai ridotto a poco più di 40 unità - fino ai piedi della seconda Porte d'Aire. 

Situazione di apparente tranquillità almeno fino allo sprint intermedio con abbuoni, favorevole al leader della classifica generale, il francese Axel Zingle (Visma-Lease a Bike). Nel giro di pochi chilometri, però, l'alsaziano sparisce dai radar: come si scoprirà a fine corsa, Zingle è stato costretto al ritiro per una caduta ai -25 dal traguardo. Tuttavia, non si conoscono ancora le conseguenze di questo incidente, avvenuto a ridosso di una curva. Fatto sta che, ancor prima di questo episodio, la corsa si riaccende con la sortita del francese Killan Théot (Van Rysel-Roubaix) che, dopo alcuni chilometri allo scoperto, sarà raggiunto sul Tambour. Nel successivo tratto in discesa, provano ad avvantaggiarsi una decina di uomini, tra cui il britannico Ben Swift (INEOS Grenadiers) e il danese Tobias Lund Andresen (PicNic PostNL). I corridori al comando resistono ancora per qualche chilometro finché non parte in contropiede il giovane francese Sam Maisonobe (Cofidis), a cui si accoderanno più avanti il redivivo Swift e l'altro transalpino Lucas Beneteau (St. Michel-Preference Home-Auber93). I tre contrattaccanti accumuleranno un vantaggio massimo di 20" ai -14 dal capolinea. Nonostante il divario sia ridotto all'osso, l'azione dei fuggitivi prosegue anche quando Beneteau perderà contatto sul pavé di Rue de Tambour. A quel punto, Maisonobe e Swift confidano nel rientro di altri corridori per rilanciare il loro attacco, ma la sortita dal gruppo del francese Thomas Gachignard (TotalEnergies) e dello spagnolo Raúl García Pierna (Arkéa-B&B Hotels) viene presto annullata dai Groupama-FDJ e dai Movistar, che condurranno l'inseguimento fino ai piedi della salita conclusiva. 

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Axel Zingle a segno sul traguardo di Amiens © Jean Louis Burnod

Maisonobe ha ancora la forza per compiere un'estrema accelerazione a ridosso dell'ultimo chilometro, ma alle sue spalle è già iniziata la sfida per affrontare la decisiva Porte de l'Aire nella migliore posizione possibile. Il più brillante di tutti è senza dubbio il britannico Samuel Watson (INEOS Grenadiers) che, dopo aver riassorbito il giovane atleta della Cofidis, aumenta la velocità ai -500 dalla linea bianca. Alle sue spalle ci sono il norvegese Per Strand Hagenes (Visma), lo spagnolo Carlos Canal (Movistar) e Lund Andresen. I due nordici si sfileranno sul tratto più duro, che l'emergente corridore d'Oltremanica affronterà in compagnia del solo Canal che, tuttavia, non avrà neppure la forza di affiancare Watson. A quel punto, la partita si è già decisa in favore di Watson, che imbocca al comando l'ultima curva con vista sul traguardo: 2° successo stagionale (il terzo da professionista) per il 23enne di Leeds davanti a Canal. L'ultimo gradino del podio è aggiudicato all'altro britannico Lewis Askey (Groupama-FDJ), attardato di 3". 4° il francese Alexandre Delettre (TotalEnergies, a 5"), seguito da Lund Andresen.

Grazie a questo risultato, Watson è anche il nuovo leader della generale con 3" su Askey e 8" su Canal. A 13" Hagenes e Lund Andresen. 

Domenica la chiusura a Dunkerque

La Quattro Giorni si concluderà domenica con la Wormhout-Dunkerque di 185,6 km. Le uniche difficoltà del percorso sono concentrate nei primi 30 km di corsa, che propongono in rapida successione la Montagne de Watten (700 metri al 7,9%) e lo strappo di Merckegem, poco meno di un chilometro al 4,7% di media. Concluso il tratto in linea (98 km), la seconda parte della tappa si sviluppa su un circuito cittadino di 10,8 km, completamente pianeggiante, da ripetere per 8 volte. I tre sprint intermedi saranno quasi certamente decisivi per stabilire il podio finale e, conseguentemente, il vincitore della corsa.

Diretta streaming su Discovery+ a partire dalle 15.15.

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Carmine Marino
Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre 20