
Vollering: "Ho vinto per me stessa e per la squadra"
Le parole delle protagoniste della Strade Bianche Donne: prima grande vittoria per Vollering con la FDJ-Suez, tornano col botto Van der Breggen e Ferrand-Prévot
Demi Vollering (FDJ-Suez) si aggiudica l'undicesima edizione della Strade Bianche Donne 2025 davanti ad Anna van der Breggen (SD-Worx) e Pauline Ferrand-Prévot (Visma-Lease a Bike). La ventottenne olandese si è sbarazzata della più anziana connazionale sullo strappo di via Santa Caterina ed è arrivata a braccia alzate sul traguardo di Piazza del Campo visibilmente emozionata.
Demi Vollering: “Sono molto grata di quello che la squadra ha fatto per me oggi”
“Sapevo di essere forte ancora prima che la corsa iniziasse e che tutti si aspettavano qualcosa da me, ma riuscire a vincere è una cosa diversa. C'è così tanta pressione e volevo portare a termine il lavoro non solo per me stessa, ma per le mie compagne di squadra, per la mia famiglia, per gli amici, tutti quelli che sono dietro ad una cosa del genere. Fare ciò che ho fatto oggi è stato possibile solo grazie al lavoro delle mie compagne: sono felicissima e fiera di questa vittoria”.
È divertente correre di nuovo contro Anna van der Breggen, mi sembra di tornare ai giorni in cui ho iniziato a correre: è un buon modo per ricordare a me stessa quanto sia cresciuta nel corso degli anni. Ad un certo punto il vantaggio delle fuga era veramente alto e le mie compagne si sono messe a lavorare per contenerlo insieme ad altre squadre. Il divario è rimasto alto ancora per un po', ad un certo punto è anche aumentato, quindi mi sono detta ‘Chissà se andrà di nuovo come alla Omloop!’ Poi però Juliette Labous mi ha lanciata molto bene su uno dei settori di strade bianche: ho provato ad attaccare, ma mi è caduta la catena, quindi abbiamo dovuto abbandonare quel piano. Sono rimasta calma e Juliette è tornata e mi ha lanciata nuovamente, così ho potuto attaccare di nuovo: intelligentemente l'ho fatto in discesa, in modo che potesse rimanere con me. Sono felice che abbia lavorato con me, è stata una buona opportunità anche per lei. Sono molto grata di quello che ha fatto per me oggi".
In conferenza stampa Vollering ha parlato della Milano-Sanremo ("Sarà difficile da vincere per la nostra squadra") e del suo cambio di formazione e di come questo abbia inciso sulle sue performance.
"Ovviamente si vuole far bene quando si cambia squadra: è stata una decisione spaventosa lasciare la SD Worx, ma sono molto felice. Le mie compagne sono forti e motivate a vincere, lavorando per me e per sé stesse. Abbiamo aperto un nuovo capitolo per questa squadra e si sente chiaramente che tutti sono passati ad un livello successivo. Quando una squadra pensa davvero di potersi giocare la vittoria riesce a fare qualcosa in più. Abbiamo un obiettivo molto chiaro e semplice da perseguire, anche se alla fine non è mai facile. Basta guardare Évita Muzic, che oggi è caduta e avrebbe potuto lasciar perdere, ma alla fine è stata importantissima per noi. È fondamentale che le ragazze continuino a combattere e crederci, perché alla fine fanno la differenza.
Io penso che tutti debbano sapere di essere parte del processo, perché si riesce a dare qualcosa di più, e col cuore, quando si ha questa sensazione. Io ringrazio sempre tutti, anche se spesso sento che non è abbastanza. Penso che le ragazze vedano che per me è più di un “grazie” e che sono veramente grata per il lavoro che fanno. Io voglio condividere il viaggio con tutti e penso che se Juliette Labous ha dichiarato che quasi preferisce lavorare per me che provare a vincere lei stessa, allora sono sulla buona strada. È importante anche per me sentire queste cose. Le emozioni danno tanta forza.
Quest'anno mi sento molto diversa: l'anno scorso in gara mi sentivo bloccata. Volevo solo fare il mio lavoro, ma sentivo di non poter correre liberamente perché la mia mente non era libera: c'erano troppe preoccupazioni e non riuscivo a lasciarmi andare. Ora mi sento di nuovo libera in bicicletta e questa è la cosa più importante: correre ha molto a che fare con i sentimenti. Quando si è a casa davanti alla tv è più facile giudicare quello che faccio in corsa: quando corri cerchi sempre di prendere buone decisioni ma non sai mai in anticipo se lo saranno. Lo scopri solo al traguardo. È sempre difficile prendere la decisione giusta, ma se la tua mente è libera allora puoi farlo più facilmente. Con la mia squadra precedente succedevano troppe cose. Dovevo decidere se rimanere o andarmene e poi dove sarei andata… ero molto incerta riguardo al mio futuro. È stato difficilissimo, perché sono una persona leale [si commuove]. Non è facile prendere queste decisioni".

Anna van der Breggen: “Da DS la Strade Bianche è più semplice!”
“Nessun sentimento contrastante, sono davvero felice. Tatticamente per me non è stato difficile: dovevo solo seguire. Nella salita finale sentivo la fatica per gli sforzi fatti. Sono riuscita a restare davanti e a fare il mio lavoro, ma sapevo che sarebbe stato difficile tenere le ruote di Demi Vollering su via Santa Caterina. Sono molto soddisfatta di come è andata, anche per le mie compagne di squadra. Da Direttore Sportivo le Strade Bianche è un po' più semplice, ma i due ruoli sono completamente diversi e sono felice di essere tornata come atleta”.
Pauline Ferrand-Prévot: “Valeva la pena tornare a correre su strada e le Strade Bianche è stata la gara perfetta per farlo”
“Questo terzo posto conferma che valeva la pena tornare a correre su strada, Volevo rientrare in gruppo e lavorare con le mie compagne di squadra. Le Strade Bianche era la gara perfetta per farlo. Sono riuscita a entrare nella fuga, ma non sapevo se andare a tutta o meno, perché non tutte collaboravano. Quando il gruppo delle favorite ci ha raggiunte, ho provato a seguire Demi Vollering e Anna van der Breggen, ma avevo già speso tutte le energie, quindi ho cercato di risparmiare il più possibile per riuscire a salire sul podio. Sono molto felice di esserci riuscita. Sono caduta a causa di una sciocchezza, andavo troppo forte in discesa, ma dopo ho cercato di non pensarci e di concentrarmi solo ad ottenere il miglior risultato possibile”.
Juliette Labous: “Sono molto felice di aver contribuito a questa vittoria”
"Non potrei essere più felice non penso di essermi mai divertita così tanto. È stato fantastico. Abbiamo avuto qualche problema: qualche caduta, qualche foratura, ma siamo state calme, siamo rimaste unite e abbiamo seguito il piano. Ho motivato Demi e mi sono sentita molto bene. Sono molto felice di aver contribuito a questa vittoria.
Non ci siamo spaventate quando la fuga aveva più di un minuto a 20km dal traguardo, perché avevamo ancora Léa Curinier in gruppo che poteva controllare il gap. Évita Muzic era davanti per far girare un po' le gambe e avrebbe comunque potuto fare un buon lavoro nel finale, quindi non ci siamo mai preoccupate troppo".