
Una scalatrice per San Marino: il Giro d'Italia di Valentina Venerucci
Intervista alla sammarinese della Aromitalia 3T Vaiano, con cui ha firmato a pochi giorni dal Giro dopo i buoni risultati della sua prima stagione. "Sto realizzando un grande sogno"
Tra il 1999 e il 2001, Daniela Veronesi era stata una delle protagoniste del Giro d'Italia Femminile, vincendo due tappe e salendo una volta sul podio della classifica finale. Inoltre, nel 1999 a Verona aveva chiuso all'ottavo posto nella gara in linea dei Campionati del mondo con la nazionale di San Marino. Venticinque anni dopo, il Titano torna ad avere una rappresentante nelle corse più importanti grazie a Valentina Venerucci, che farà il suo esordio al Giro dopo aver firmato con Aromitalia 3T Vaiano.
La storia di Valentina Venerucci
Tra le 153 storie di questa Corsa Rosa, quella della sammarinese è una di quelle più interessanti da seguire nel corso della settimana. Classe 1993, Venerucci ha iniziato a correre solamente quest'anno, dopo aver gareggiato nel Trail Running nel recente passato. La passione per la bicicletta ha sempre però fatto parte della sua vita, prima con la mountain bike e poi da qualche mese anche su strada.
“Ho sempre fatto bici, tuttavia non mi sono mai buttata a fare le gare, poi ho voluto provare. Grazie alle persone che ho accanto e alle squadre che credono in me, sto realizzando, passo dopo passo e pedalata dopo pedalata, un grande sogno", ci ha raccontato sabato durante la presentazione delle squadre a Bergamo. Dalla corsa in montagna è passata molto rapidamente a ottenere risultati in salita con la maglia della A.R. Monex, squadra di San Marino composta principalmente da atlete messicane, che con la controparte maschile ha lanciato un certo Isaac Del Toro.
Nei suoi dieci giorni di corsa in gare UCI, i migliori risultati sono stati un quinto posto alla Alpes Gresivaudan Classic (1.1) e il decimo posto in classifica generale al Tour des Pyrénées, con ottavo posto sul Col du Sulour. “I risultati non partono da me, ma grazie alla squadra. Le ragazze che ho accanto sono sempre riuscite ad aiutarmi e portarmi nelle condizioni più favorevoli. Poi ovviamente le gare in cui c'è molto dislivello e salita mi divertono tanto e mi trovo bene.”
Lo scorso 31 maggio Venerucci è anche salita sul podio nella gara in linea dei Games of Small States of Europe, disputati ad Andorra, a 1'52" dall'oro ex aequo (si, evidentemente è possibile) delle lussemburghesi Marie Schreiber e Nina Berton, entrambe atlete di livello World Tour. “Piazzarmi in terza posizione è stato un orgoglio per me e una soddisfazione anche per il mio Paese, rappresentare una piccola repubblica di poche persone ma arrivare lì e dare il meglio di noi.” L'idea è anche quella di rappresentare San Marino ai campionati europei a fine stagione, ma ancora non c'è ancora la certezza assoluta.
Da San Marino al Giro d'Italia
“Sta succedendo tutto molto in fretta”, dichiara Venerucci alla partenza del suo primo Giro d'Italia. La firma con Aromitalia, squadra Continental, è arrivata infatti a pochi giorni dalla partenza dall'esordio in una corsa World Tour. “Sono molto emozionata e allo stesso tempo un po' di paura c'è, ma ce la metterò tutta.”

L'ultimo posto nella cronometro inaugurale non è un ostacolo per una debuttante che proverà a testarsi giorno per giorno, con un occhio sulle tappe con più dislivello. “In questo momento ho un mix di emozioni, faccio fatica a dire cosa mi aspetto. So solo che cercherò di dare il massimo e di divertirmi. Quella è la cosa importante pedalare e divertirmi.”
Ogni giornata di corsa e di allenamento è un'occasione per esplorare i margini di un'atleta che sta ancora scoprendo i suoi limiti. “Continuo ad allenarmi come ho sempre fatto, cerchiamo di migliorare dove sono più carente. Ogni giorno si scoprono cose nuove, continueremo a lavorare. Si fa fatica a dire dove si hanno più margini, si cerca di migliorare tutto. Ci sono abilità che ancora devo scoprire e altre che ho già scoperto ma che vanno migliorate. Lavorerò, so che il ciclismo è uno sport che comporta sacrificio e fatica e sono disposta a farlo.”