
Juan Ayuso lascerà la UAE Emirates-XRG alla fine della stagione
Il catalano dovrebbe diventare l'uomo di punta della Lidl-Trek
Che stia correndo la Vuelta di Spagna da separato in casa è un fatto a dir poco lampante: dopo aver perso le ruote del gruppo nella tappa di Pal, Juan Ayuso ha corso all'attacco fin dai primi chilometri della frazione di Huesca La Magia, dove ha conquistato il primo successo della sua carriera sulle strade spagnole. L'Ayuso bifronte di questi giorni è tornato d'attualità nella tappa di Valdezcaray, irritando non poco il suo compagno di squadra João Almeida, che non ha nascosto il suo risentimento per l'atteggiamento rinunciatario del compagno. Un episodio che ha preceduto l'inevitabile epilogo della tormentata liaison tra la UAE Emirates-XRG e il corridore spagnolo, scaricato con tre anni di anticipo sulla scadenza naturale del contratto.
Divorzio tra Juan Ayuso e la UAE Emirates-XRG
L'annuncio della rottura arriva alla fine del primo giorno di riposo della Vuelta, con una nota pubblicata sui social network della formazione bianconera: «La UAE Emirates-XRG e Juan Ayuso hanno deciso di risolvere consensualmente l'accordo in scadenza nel 2028». I vertici del team hanno altresì aggiunto che la decisione è maturata «a seguito delle divergenze di vedute in merito ai piani di sviluppo e alla condivisione della filosofia sportiva della squadra».
Una perifrasi garbata per spiegare che Ayuso era ormai diventato un cliente scomodo della formazione diretta da Mauro Gianetti, che non ha mai digerito le continue esuberanze del 22enne spagnolo, accompagnato alla porta senza particolari rimpianti dal team manager svizzero: «Juan ha un grande talento e, dal canto nostro, siamo davvero contenti per quello che abbiamo costruito insieme. Tuttavia, il nostro progetto tecnico si basa sulla continuità, sull'armonia del gruppo e sulla costruzione di una squadra vincente. Pensiamo che, nell'interesse di tutti, questa decisione sia del tutto coerente con i valori del nostro team. La UAE Emirates-XRG continuerà a percorrere il sentiero della crescita e dello sviluppo, certi che l'identità e la forza della squadra rimarranno i nostri principi-cardine».

La madre di tutti i dissidi si consuma al Tour de France 2024 sulle rampe del Galibier: Almeida - al lavoro per Tadej Pogačar - invita Ayuso a portarsi in testa al gruppo, ricevendo un due di picche che manderà il portoghese su tutte le furie. Il ritiro per la positività al COVID-19 dopo 13 tappe della Grande Boucle non attenuò la sempre più vivace diatriba tra il giovane catalano e i vertici della fuoriserie del ciclismo internazionale, che decise di non selezionare Ayuso per la successiva Vuelta di Spagna.
La contesa - seppure in tono minore - si è ripetuta in primavera al Giro d'Italia: nonostante il successo di tappa a Tagliacozzo, Ayuso ha sofferto la concorrenza dell'altrettanto emergente Isaac del Toro, che ha ribaltato le gerarchie interne ai bianconeri con un vero e proprio agguato sulle crete senesi, indossando quella maglia rosa che avrebbe poi perso sul Colle delle Finestre per mano di Simon Yates. Un colpo durissimo per Ayuso che, dopo aver abdicato in salita per un problema al ginocchio, è stato infine costretto a lasciare la corsa rosa per la puntura di un calabrone.
La Lidl-Trek all'orizzonte
E ora? In base alle indiscrezioni raccolte dal quotidiano sportivo «As», Ayuso proseguirà la sua carriera alla Lidl-Trek, dove sarà l'uomo di punta per le corse a tappe. Uno scenario che sconfesserebbe le rigide clausole fissate dalla UAE Emirates, che aveva acconsentito al trasferimento di Ayuso purché non accettasse le offerte delle formazioni di vertice del World Tour. Tuttavia, le circostanze hanno imposto una scelta diversa. Per il bene del corridore, certo. Ma anche per il bene di una squadra che non ha mai amato le primedonne.